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L'AMERICA E I BAMBINI
di Marco Della Luna

Nihil sub sole novi: bombe giocattolo, carestie programmate, armi di distruzione di massa. Ieri come oggi: ecco il vero volto del Nuovo Ordine Mondiale.

Segnalato da Associazione “La Torre”
Fonte: http://marcodellaluna.info
, 24 aprile 2009

       Bombe-giocattolo, carestie programmate, armi di distruzione di massa usate dagli americani contro i civili a Hiroshima, a Nagasaki, a Dresda, a Gorla, a Grosseto, in Iraq, in Serbia... Innocenti bambini massacrati dalla spietata mano dello zio Sam, da quella stessa mano che oggi noi vergognosamente e senza alcuna dignità baciamo con gratitudine...
       Nihil sub sole novi: bombe giocattolo, carestie programmate, armi di distruzione di massa. Ieri come oggi: ecco il vero volto del Nuovo Ordine Mondiale.
       Eppure i signori (si fa per dire...) del N.O.M., USA in testa, gli sterminatori degli Indiani d'America, gli sterminatori di Hiroshima e Nagasaki, i bombardatori di Dresda, hanno avuto la faccia tosta di assidersi giudici in Norimberga, la faccia tosta di fare una guerra contro Sadam Hussein per presunte armi di distruzione di massa (mentre era certo, e non presunto, che erano proprio loro che avevano e USAVANO quelle armi).
       Ieri, per liberarci dal nazi-fascismo, usarono la bomba atomica e bombardarono a più non posso le popolazioni civili (proprio quelle stesse che dicevano di voler liberare!), oggi, per portare democrazia bombardano e massacrano civili, usano armi chimiche e di distruzione di massa.
       Loro se lo potevano e se lo possono permettere: loro non erano assassini, erano liberatori; loro non sono assassini, sono portatori di democrazia e di nuovo ordine mondiale! Gli efferati crimini contro l'umanità li commettono gli altri!
       E tutti noi, riconoscenti e proni, li ringraziamo!

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono gen
eralmente della Redazione

I miei genitori, i miei nonni, altri parenti e conoscenti che avevano vissuto la Seconda Guerra Mondiale, mi narravano di gesti generosi e premurosi dei G.I. americani verso la popolazione civile italiana –donare cibarie, dolciumi, vestiario, sigarette.
       Mi riferivano però anche che, prima dell’arrivo degli Alleati, gli aerei americani lanciavano sui campi delle nostre zone padano-venete piccole mine antiuomo per mutilare od uccidere i contadini (1), nonché giocattoli, matite e penne esplosive per mutilare e accecare i bambini. Ricordo di aver giocato a lungo con pezzi di quelle mine, da piccolo.
 

 

 


(1)
In Sicilia i bambini, vedendo un aereo, cantavano: "Apparecchiu americanu jetta bummi e sinni va" (=L'apparecchio americano getta bombe e se ne va). Veramente sarebbe il caso di ripetere con Lacoonte "Timeo Americanos, et dona ferentes"!...

 Raccontavano anche che gli Americani avevano lanciato dai loro aerei la dorifora  –un coleottero giallo e bruno che mangia le foglie di patata–  e altre specie animali per danneggiare i raccolti. (2)
Tutte le notti, nei cieli, incrociava Pippo, un cacciabombardiere che mollava una bomba su ogni luce che vedesse dall’alto. Colpiva quasi solo civili (3)  –soprattutto agricoltori che accendevano una candela o una lanterna per mungere o nutrire il bestiame prima dell’alba.
 

 


(2)
Anche questo fa parte del progresso: i nemici, anche se "civili" vanno bombardati e affamati con ogni mezzo.

(3) Tutto lecito per i liberatori!

Mia madre, nel 1944, all’età di 12 anni, al ritorno da scuola, fu mitragliata da due caccia americani Lightning, e si salvò gettandosi in un fosso. Ho sentito altri racconti di bambini mitragliati. (4)  

(4) Evidentemente quei bambini erano biechi fascisti o... lo sarebbero diventati...: Fedro, il lupo e l'agnello, le ragioni del prepotente e dell'assassino.

Mi sovviene dei 300.000 morti civili (5) del bombardamento americano su Dresda, città non industriale, che essi distrussero col fosforo, il quale si attacca alla pelle e ai vestiti e brucia le persone. Lo hanno usato anche in Iraq (6). Hanno usato sostanze ancor più micidiali contro i civili serbi. Hanno usato armi di distruzione di massa dovunque abbiano combattuto (7). E hanno combattuto per costruire e mantenere un loro ordine mondiale. Certo, ciò vale per la classe dirigente, non per la popolazione, per i soldatini che, in parte, credevano e credono di esportare la democrazia, anche se talora non disdegnano di sterminare i civili e i bambini.  

(5) Tanto i tedeschi sono numerosi, che volete che siano 300.000 morti? e poi una città in più o una in meno non cambia loro la vita.

(6) Sì, ma per evitare che lo usassero gli iracheni.

(7) Ma lo hanno fatto sempre per nobili scopi: per evitare che le usassero irresponsabili iracheni o serbi... e per portare la democrazia!

Mi sovviene anche della strage dell’asilo infantile di Gorla, con circa 100 bimbi morti sotto le bombe, e la strage della giostra di Grosseto (8), dove piloti americani fecero carneficina dei bambini che si trovavano su una giostra, mitragliandoli a bassa quota, il giorno di Pasquetta del 1943.
      Alla memoria di tutti questi bambini, che non ebbero la fortuna di poter giurare eterna riconoscenza agli USA (9), come invece fece il piccolo Silvio, va questa poesia (10) scritta poco dopo l’eccidio di Grosseto da Maria Baroncelli, poetessa popolare fiorentina:
 

(8) Noi però abbiamo generosamente dimenticato, anche perché tutta la nostra memoria la riserviamo alla Fosse Ardeatine...

(9) Noi invece siamo più fortunati: la riconoscenza agli USA è lo scopo della nostra vita.

(10) Una poesiola da dimenticare... non vorremmo turbare i nostri amati liberatori, non sarebbe bello.

Sulla giostra convegno s’eran dati
uno sciame di bimbi spensierati,
uno sciame di garruli uccellini.
Riccioli d’oro, amor di cherubini

rideano ignari della mala sorte,
rideano ignari di dolor, di morte,
tutti protesi nel gioco innocente
ché vita è lieta al cuor che non sa niente.

Gli occhi estasiati fissavano il Sole,
come può farlo chi ancor non si duole,
occhi sereni che non sanno il pianto
quando la madre si sentono accanto.

Ed ecco: da quel Ciel tanto ammirato
piombò la morte, mostro scellerato, (11)
dal sacrilegio d’empia man portata (12)
piombò sovr’essi livida, spietata.

E sopra alla giostra distrutta, contorta,
ogni creatura giacque inerte, morta,
con dentro agli occhi un baglior di sorriso
che vive eterno adesso in Paradiso. (13)

Sulla giostra convegno s’eran dati,
ma li hanno uccisi quelli scellerati. (14)
Eran bambini, erano innocenti
niente avean fatto eppur furono spenti.
                              Maria Baroncelli, 1943.

 

 

 

 

 

 

 

 

(11) Ovviamente il "mostro scellerato" è la morte, non sono gli americani.

(12) Si tratta di una svista della poetessa: la mano degli americani liberatori non è empia, ma liberatrice, non è spietata, ma dolce e comprensiva.

(13) Che vogliamo di più? Grazie agli americani quei bimbi sono in Paradiso!

(14) Chiediamo scusa per questo brutto termine ai nostri amati liberatori: la poetessa si sarà confusa, scellerati erano forse quei bambini..., infatti gli americani sono sempre e soltanto EROI.

Marco Della Luna
24 aprile 2009
 
Si veda anche il commento a I soliti colpi da "orbi" contro la Chiesa su questo sito
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