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Cattolicesimo e omossessualità: eterosessuali e cattolici discriminati
Comunicato Stampa diffuso da Tradizione & Identità a seguito del caso Buttiglione e ovviamente da tutti censurato

A cura di Matteo Castagna

Grassetti, colori e sottolineature sono nostri
(Il fondo giallo è riservato alla Redazione)

       Per una volta che perfino Rocco Buttiglione ha dimostrato un barlume di lucidità e coraggio nelle dichiarazioni in difesa della famiglia, le vestali del politicamente corretto (radicali, comunisti, socialisti e liberali dimentichi di come vengano trattati gli omosessuali, per esempio, in molti paesi islamici), aperte al dialogo con chiunque, fatta eccezione per i cattolici, lo hanno violentemente censurato. La nomenklatura della Rivoluzione laicista ha, così, dimostrato il suo volto intollerante e totalitario. Possiamo parlare, oramai, di autentico "integralismo laicista", che ammantandosi di una presunta democraticità, tutela ogni "diversità" ed emargina i normali.
       Il Ministro Tremaglia, investito dalle polemiche per le sue dichiarazioni:"Purtroppo, Buttiglione ha perso. Povera Europa: i culattoni sono in maggioranza", è la seconda vittima dell'inquisizione degli eurocrati di Bruxelles. Queste lobbies hanno un obiettivo preciso: la distruzione della concezione tradizionale della famiglia, difesa da sempre, dalla Chiesa Cattolica. Il pensiero dominante all'interno di questi circoli, dal Parlamento Europeo al Grande Fratello italiano, è quello elaborato nelle logge massoniche: demolire la cellula fondamentale della società, per ottenere una schiera di automi, schiavi più o meno consapevoli, delle logiche mondialiste. Non stupisce che i figli della cultura sessantottarda reagiscano in questa maniera: ricordiamo che il loro guru, Daniel Cohn-Bendit, già capo dei Verdi al Parlamento Europeo, nel 1976 descrisse come "naturali" le esperienze erotiche tra adulti e bambini su "Das Da", allora influente rivista progressista tedesca.
       Chiunque si opponga anche solo verbalmente al "pensiero di Platinette" viene ritenuto indegno di ricoprire incarichi istituzionali. E poi, tacciano di fascismo coloro che si rifiutano di adeguarsi alle prospettive di depravazione del pensiero unico dominante.
       La Chiesa ricorda come l'omosessualità o sodomia sia sempre stata considerata dalla coscienza degli uomini, un vizio obbrobrioso: "Non accoppiarti con un maschio come si fa con la donna: è cosa abominevole" (Lev. 18,22). L'apostolo S. Paolo esclude i sodomiti dalla salvezza "Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, fino al punto di disonorarsi a vicenda i corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna… allo stesso modo gli uomini, lasciando l'unione naturale con le donne, si sono accesi di passione fra maschi… eppur conoscendo il diritto di Dio, che condanna a morte chi commette tali azioni, essi non solo le commettono, ma persino approvano chi le compie" (Rom. 1,24-32). S. Agostino, S. Gregorio Magno, S. Giovanni Crisostomo, S. Pier Damiani, S. Tommaso d'Acquino, S. Caterina da Siena, S. Bonaventura, S. Bernardino da Siena, S. Pietro Canisio, S. Pio V ("…Reprimere tale crimine col massimo zelo possibile" - Costituzione Cum Primum e Costituzione Horrendum illud scelus), S. Pio X ("il peccato contro natura grida vendetta al cospetto di Dio") si uniscono idealmente alla condanna di questa pratica sancita dai Concili di Elvira (305), di Toledo (693), di Naplusa (1120), di Lateranense III (1179) e dal Catechismo della Chiesa Cattolica (can. 2357), promulgato nel 1992 da S.S. Giovanni Paolo II.
 

       Dalla città di Romeo e Giulietta, non Romeo e Giulietto, né Romea e Giulietta esprimiamo solidarietà a tutti coloro che sempre e comunque hanno ribadito senza timore verità elementari sulla famiglia, sulla natura dell'uomo e sui diritti di Dio.

Matteo Castagna

   


   
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