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UNA TIRANNIDE CHIAMATA “DEMOCRAZIA”

di Antonino Amato

Fonte: Ciaoeuropa, 20/04/2007

       La cosa più stupida che si possa immaginare è il volere stabilire per legge se un "fatto" è vero o falso: la verità non dipende dalla legge, ma, al contario, è la legge che dipende dal fatto: il "fatto" si impone da sé e per sé.
      
La peggiore delle tirannidi è il volere imporre per legge quel che bisogna ritenere come vero: è un'imposizione gravemente immorale, perché viola e violenta la libertà personale.

       Attenzione: l'affermare questi principi, non significa essere contro un fatto storico realmente avvenuto, ma semplicemente che i fatti non si possono affermare o negare per decreto-legge: farlo sarebbe tirannide!
      Governanti e ministri (comunque si chiamino) anche se si freggiano del titolo di democratici, imponendo per legge le verità che fan loro comodo, sono tiranni, sono dittatori, e dei peggiori, e dimostrano che la democrazia è una dittatura in nome della quale si possono fare le leggi più assurde, più liberticide e più antistoriche.

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazion

       Il “Corriere” ci informa che i Ministri della Giustizia(???) dei 27 Stati aderenti alla UE hanno varato l’ennesima leggina liberticida (1). Così come si conviene ad una “EUROPA”, libera di nome, ma di fatto suddita di USA/Israel.
       Il “Corriere”, troppo impegnato nelle sue campagne di denuncia per le “libertà civili”, conculcate in Russia, in Cina e nei Paesi islamici, non spende neppure una riga per denunciare la sconcezza di simili norme. Più che giusto. Anzi, a scanso di equivoci, pubblica una lunga articolessa (2) nella quale si dà voce a chi sostiene che “siamo tutti antisemiti[A]. Perché tutti abbiamo un qualche barlume di verità. Anche Fausto Bertinotti, anche Massimo D’Alema, anche Barbara Spinelli, anche Alberto Asor Rosa, anche Gianni Vattimo. E dire che credevo di essere l’unico “antisemita” in circolazione. Mi accorgo, invece, che le vie dell’antisemitismo sono infinite. E che la compagnia dei reprobi è presente sia “a destra” che “a sinistra”. Chissà, forse per par condicio.

 
[A] Da dove l'autore deriva questa sua verità? Noi, ad esempio, noi cattolici  tradizionalisti di Salpan.org, non siamo affatto né antisemiti né antinessuno, e non per vili paure, ma per quella carità predicata da Nostro Signore Iddio Gesù Cristo, che ci impone di amare il prossimo per amore di Dio, e tra il prossimo noi includiamo tutti, anche gli ebrei. È ovvio comunque che amare il prossimo non significa chiudere gli occhi per non vedere la storia, i fatti di ieri, di oggi e di domani, non significa  vedere in ogni prossimo un santo, un puro, un immacolato, privo di qualunque colpa. Infatti noi crediamo che IN VERITATE SUMMA CARITAS. Quindi, pur amando i musulmani, non negheremo, ad esempio, il genocidio armeno o il loro assassinio di tantissimi cristiani, pur amando gli ebrei, non negheremo che sono i crocifissori di N.S. Gesù Cristo...

       Qualche dubbio lo esprime Tony Zermo (3). Mah! Costui sarà anche un bravo giornalista. Ma non è per niente smaliziato. E difatti si chiede: come regolarsi con il genocidio degli Armeni, visto e considerato che la Turchia condanna chi ammette il genocidio degli Armeni, mentre la Francia punisce chi nega il genocidio degli Armeni?
       Ecco: si potrebbe adottare il principio che “ogni Stato adotta il suo genocidio”. Il genocidio dei Pellerossa, degli Aborigeni australiani e degli
Ottentotti/Boscimani? Mai avvenuti [B]. E, difatti, nessuno ne parla. Il genocidiodegli Armeni? E’ avvenuto in Francia; non è avvenuto in Turchia; chissà, forse, altrove.
       E’ certo, invece, che il genocidio degli Ebrei è avvenuto. Ed è avvenuto secondo le modalità imposte dalla propaganda di USA/Israel: 6 milioni di uccisi, tutti morti mediante camere a gas [C]. E che i fatti sono veri e reali lo dimostrano alcune leggine illiberali che sanzionano il carcere per chi nega le cifre oppure le modalità. Oggi, finalmente, abbiamo anche la direttiva europea.
       Diciamolo pure: se ne sentiva la mancanza.
       E, allora, noi tutti battiamo le manine, contenti di vivere in democrazia.
      E pazienza se 2 milioni di Iracheni sono scappati dall’Iraq, liberato nel 2003 dagli USA. Quelli sono semiti. E, dunque, contano poco. Anzi niente.
      Quello che conta è imprecare per la “Shoah” e ripetere, con voce piagnucolosa, “mai più”. In modo che USA/Israel possano continuare a portare la democrazia e la civiltà nel mondo. Ormai sappiamo tutti chi sono i “buoni” e i “cattivi”. E, difatti, se i cattivi usavano il gas; i buoni, invece, usano l’uranio impoverito. A riprova che i “buoni” sono anche “sparagnini”.

Antonino Amato

 

[B]" Mai avvenuti"  perché non è politicamente corretto dover dire che tali genocidi sono stati consumati dai protestanti d'America e d'Inghilterra: la cosa più semplice è negare i fatti, sic et simpliciter, o magari inventarsi genocidi di spagnoli (odiosamente cattololici), che facciano dimenticare quelli USA-Inglesi, nonostante che in America Latina gli indigeni non solo non sono stati mai sterminati, ma tutt'ora costituiscono la stragante maggioranza della popolazione, mentre nella civilissima America del Nord (leggi USA) per trovare un pellerossa occorre il lanternino e una buona lente d'ingrandimento.

[C] A questo proposito non facciamo nessuna critica e non diciamo la nostra, non perché non abbiamo argomenti, ma perché quel grande cattolico [?] e democristiano [!]  di Mastella ci obbliga a non dissentire: crediamo così come ci impongono Mastella e l'Europa Unita, in nome della libertà, della democrazia e degli interessi di chi ci sgoverna.
Diciamo è vero, non perché ci crediamo, ma perché ce lo impone la legge:
anche nel caso in cui il nostro credere collimasse con la legge, esso non avrebbe alcuna importanza, perché quel che realmente conterebbe sarebbe soltanto la legge.

       (1) “Fino a 3 anni di carcere per chi nega l’Olocausto” in “Corriere della Sera” del 20 aprile
2007, pagina 15;
       (2) “Sinistra antisemita” in “Corriere della Sera” del 20 aprile 2007, pagina 53;
       (3) “Il genocidio degli Armeni? Mai esistito” in “La Sicilia” del 20 aprile 2007, pagina 2.

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