Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

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Liberi e pagati dallo Stato:
la dura vita degli ex br


di Gian Marco Chiocci e Stefano Zurlo

Segnalato da Centro Studi G. Federici
Fonte: il Giornale, 4 novembre 2006

       Non esiste certezza alcuna del diritto, non esiste la certezza della pena, non esiste riconoscimento al merito! Infatti la legge viene disattesa, i processi (quando si ha la fortuna di essere ascoltati) sono lunghissimi e spesso viziati dalla politica o dalla potenza del denaro (la giustizia per i poveri è soltanto un sogno!), una delle tante strade per una buona sistemazione può essere quella del terrorismo (spara, ammazza... tanto la pena di morte non esiste, l'ergastolo è solo nominale e il carcere un'ipotesi breve e passeggera!)...
       E tu, cara estra-comunitaria, vuoi avere subito il permesso di soggiorno? E' sufficiente che faccia ...la prostituta [la grande trovata del grande genio di Amato!].
       Vuoi un po' di attenzione e qualche privileggio? Drogati.
       Vuoi diventar "famoso", essere al centro dell'attenzione e strapagato? Partecipa al "Grande fratello" [grande nell'immoralità e nello scandalo], vai in qualche "Fattoria" [meglio se ti fermi nella stalla] o in qualche "Isola" [più zozza è, meglio è]...
       Ci siamo mai chiesto perché mai le tante pubbliche denunce, ripetute più e più volte in notiziari e telegiornali, rimangano lettera morta? Cosa aspettano i giudici per intervenire? Aspettano forse che il fesso di turno sottoscriva la denuncia "formale"? Perché? Per loro non è sufficiente che un qualunque giornalista l'abbia resa nota e pubblica?
Come mai nessuno viene mai chiamato a risarcire lo Stato per i tanti miliardi spesi in opere realizzate e abbandonate? Quanto spreco! tanto, paga Pantalone!
      
Come si può avere fiducia nelle Istituzioni?!!! Con che faccia di bronzo da più parti ci viene chiesto di avere fiducia nelle Istituzioni???!

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazion

       ATTENZIONE! In accoglimento della richiesta avanzata da uno degli ex brigatisti nominati nell'articolo originale, di cui alla fonte (ilGiornale del 4-11-2006) e da noi ripreso e pubblicato in data 04-06-2007, abbiamo sostituito tutti i nomi con delle sigle anonime: chi invece volesse conoscere i veri nomi degli exbrigatisti faccia un'attenta ricerca su ilGiornale.
       L'exbrigatista si fa forte delle vigenti leggi liberticide, che gli riconoscono un paradossale "diritto all'oblio", leggi che ammettono un ben limitato diritto di cronaca e ignorano il ben più importante diritto di Storia.

      Chiediamo: l'exbrigatista ha fatto analoga richiesta a ilGiornale? Pare proprio di no! E allora: perché a noi sì e a ilGiornale no?
      Precisiamo che lo stesso articolo si trova facilmente in internet anche ai seguenti indirizzi (oltre che al nostro e a www.il giornale.it), con nomi e cognomi e, in qualche caso, con qualche osservazione in più:
www.indymedia.org (che è quanto dire!), www.poliziotti.it (il nostro ha scritto anche a loro?), www.ladestra.info, digiland.libero.it, easy.libero.it/, forum.chatta.it, forzanuovafaenza.wordpress.com, www.videohifi.com, orpheus.ilcannocchiale.it/, agcrotone.iobloggo.com, www.italiacristiana.it, santosepolcro.splinder.com, vivereultras.forumcommunity.net, www.essereliberi.it, www.studentibicocca.it, www.centrostudifederici.org, www.thankyouoriana.altervista.org -.

      Comunque sia, noi non amiamo inveire contro chi in gioventù ha sbagliato né vogliamo sostituirci ai giudici per stabilire con certezza se e in che misura ha sbagliato, pertanto, non per paura ma per carità cristiana, accogliamo detta richiesta, estendendola anche a chi non ce l'ha rivolta.
       Speriamo che in futuro la Storia non venga sacrificata sull'altare di un presunto quanto infondato e inesistente diritto all'oblio, vergognosamente e paradossalmente riconosciuto dalle democratiche leggi vigenti, nonostante la moda di celebrare varie "giornate della memoria" [forse che le vittime delle BR sono carne da macello, degne soltanto del più profondo dimenticatoio??? Perché dei nazisti si può parlare e dei Br no???], memori che la Storia deriva dalla cronaca e che oscurando la cronaca si uccide la Storia.

       Tanto diciamo e affermiamo per diritto di cronaca, oggi 09-08-2010, festa dei Santi Martiri di Costantinopoli.

La Redazione

       Lavorano in associazioni finanziate dagli enti locali, collaborano con deputati. Alcuni si sono anche candidati alle elezioni e D’Elia è ai vertici della Camera.

   

      Sono usciti alla spicciolata e ora sono quasi tutti fuori. Con qualche restrizione o ormai completamente liberi. Gli ex terroristi dell'ultrasinistra sono rientrati nella società. Ci è andata bene, ha sintetizzato Maurice Bignami, ex comandante di Prima linea. Alcuni lavorano nelle cooperative, che offrono una chance di reinserimento agli ex detenuti; altri hanno preso strade diverse. C'è anche chi è entrato nelle istituzioni, buttando via il passato come uno zaino ingombrante, ed è pagato da quello Stato combattuto in gioventù.
      Recentemente Leonardo Conti, figlio dell'ex sindaco di Firenze Lando Conti, ucciso dalle Br il 10 febbraio 1986, ha posto alla Regione Toscana due domande molto scomode:
     l quanti familiari delle vittime del terrorismo lavorano per la Regione o la Provincia o enti collegati a Firenze e in Toscana?

      l E quanti ex terroristi?
       Nell'attesa è il Giornale a tentare un primo censimento.
      AB. Fondatore Br, 58 anni, arrestato nel 1978 dopo esser passato nelle Formazioni comuniste combattenti. Nel 1980 tenta la fuga da San Vittore insieme a Vallanzasca, nel 2003 scrive un libro con altri autori (La rapina in banca, storia, teoria, pratica), da anni è fuori di galera, lavora in una coop informatica.
      AC. Già responsabile della colonna romana Br, coinvolto sequestro Dozier, arrestato nel 1985, è in semilibertà dal 2000. Ogni giorno entra ed esce di prigione per lavorare all'esterno. Presiede l'associazione culturale Papillon-Rebibbia promotrice della protesta che nel 2004 si è allargata a tutte le carceri d'Italia. Ha avuto l'onore di essere convocato a Montecitorio dalla commissione-giustizia per discutere dei problemi delle galere. Smentì di esser stato perquisito in cella dopo l'omicidio D'Antona.
     AD. Membro esecutivo delle Br nel processo Moro, 62 anni, tre ergastoli, l'uomo che sparò a Montanelli, è libero. Da semilibero ha iniziato a lavorare in una coop che si occupa di non-profit, settore disabili, per la Compagnia delle Opere.
      AE. Svariati ergastoli, ai vertici delle prime Br-Pcc, autrice del libro Compagna Luna per Feltrinelli, ha lavorato con la coop Blow Up di Trastevere specializzata nell'informatica musicale. Arrestata nel 1985 ottiene i primi permessi agli inizi degli anni Novanta.
      AF. Condannata dalla giustizia americana a 43 anni di galera per associazione sovversiva, è uscita per motivi di salute ottenendo, il 27 dicembre 2002, una collaborazione con la giunta Veltroni. A caldeggiare il rinnovo del contratto di consulenza sul lavoro femminile, nel 2003, fu l'assessore Luigi Nieri di Rifondazione comunista. L'associazione delle vittime ha presentato denuncia in procura.
      AG. L'assassino del giornalista Walter Tobagi si è pentito ed è tornato libero. Lavora in una tipografia a Milano.
      AH. Ex componente della colonna Walter Alasia, in manette nel 1980, condannato a 12 anni, libero nel 1989. Presiede un centro di recupero di tossicodipendenti a Nesso che collabora con l'associazione Lila.
      AI. Colonnello delle Br-Partito Guerriglia, è in semilibertà dal settembre 2000. Ha lavorato come operatore informatico alla coop romana Parsec dove ha trovato Pancelli, Piccinino e altri ex irriducibili.
      AL. Brigatista del commando di via Fani, ergastolano, 13 anni di carcere, dissociato, è libero. Ha fatto il grafico in una Coop di Sesto San Giovanni, lavora in una società di servizi ambientali.
      AM. Il suo nome venne fatto dalle Br durante il sequestro Moro, era detenuta, ne volevano la liberazione in cambio del leader dc. Lavora in una cooperativa statistica.

      AN. Ex compagna di Prospero Gallinari, è coinvolta nell'omicidio del giudice Vittorio Bachelet, è la carceriera di Aldo Moro in via Montalcini, nota come signora Altobelli: condannata al carcere a vita. Ha scritto alcuni libri, dal 1994 lavora tutti i giorni all'organizzazione di volontariato vicina ai Ds, Ora d'Aria si interessa alle problematiche dei detenuti. Nel 2002 ottiene la condizionale.

      AO. Esponente tra i più duri del partito armato, raffica di condanne alle spalle, è semilibero da un bel pezzo. Lavora stabilmente alla coop 32 dicembre, collegata al Centro Polivalente circoscrizionale intorno a cui gravitano vecchie conoscenze degli anni di piombo, come Br. S. e C. M.

      AP. Militante delle Ucc, ex insegnante di filosofia, ferita in un conflitto a fuoco nel gennaio del 1987, ha lavorato alla coop romana 32 dicembre, oggi è impiegata al quotidiano Il Manifesto dove lavora anche l'ex bierre F. P., semilibertà dal 1999.

      AQ. Ex bierre del feroce Partito Guerriglia, coinvolta nel sequestro dell'ex assessore dc Ciro Cirillo, arrestata nel 1982, in semilibertà da anni, lavora dal 2002 nella segreteria politica dell'europarlamentare di Rifondazione comunista, Luisa Morgantini.

      AR. Fondatore e ideologo delle Br, gira l'Italia facendo conferenze in scuole, università, consigli comunali, presenta i suoi libri ai festival dei partiti. In tv, sulla berlusconiana Canale 5, è arrivato a dire che le vittime degli anni 70 sono i suoi compagni di lotta morti sul campo. Da dieci anni è a capo della coop editoriale Sensibili alle foglie che si occupa di studi sulla lotta armata, carcere e droga, tema quest'ultimo cavalcato da don Gallo, il parroco antagonista di Genova, che ha presentato il libro edito da Curcio insieme a Dario Fo. Condannato a 30 anni, ne ha scontati 24, è semilibero dal 1993.

      AS. Anche lei brigatista nel processo Moro, è in semilibertà da tempo. È stata candidata col partito di Bertinotti alle regionali del Lazio, ma non ce l'ha fatta.

      AT. Ex brigatista della colonna veneta, condannato a 4 anni e 7 mesi per banda armata, oggi lavora al Viminale come segretario particolare di Francesco Bonato, sottosegretario agli Interni per Rifondazione comunista.

      AU. Dirigente di Prima linea, sconta 12 anni di carcere. Liberato e ottenuta la riabilitazione, entra nel partito radicale. Nel 2006 viene eletto alla Camera nella lista della Rosa nel Pugno e diventa segretario d'aula di Montecitorio. Fra polemiche e proteste.

      AV. Fa parte della direzione strategica delle Br, aderisce presto alla dissociazione guadagnando la libertà. Viene rilasciata nel 1990 e affidata all'opera di don Calabria dove lavora al computer. Scrive libri, ha fatto la fotografa. Finisce al Costanzo Show, e sono polemiche infinite.

      BA. Insieme ad altri ex detenuti è attivo nel non-profit attraverso la cooperativa sociale di prodotti biologici Arete. Guerrigliero di Prima linea, incassa una condanna a 30 anni nel 1983. Libero.

      BB. Fondatore con Curcio delle Brigate rosse, nel 1983 si dissocia. Oggi lavora a Roma con la Braghetti all'associazione per detenuti Ora d'Aria. Condannato a più di 50 anni di galera, esce dal penitenziario nel 1992 dopo 17 anni di reclusione. Scrive libri, partecipa a conferenze.

      BC. Membro del commando che sparò alla scorta di Moro in via Fani, responsabile della prigione del popolo, è libero da tantissimi anni per problemi di cuore.

      BD. Primula rossa delle Unità Comuniste Combattenti subisce una sentenza a 28 anni di prigione per il delitto del generale Giorgieri e per il ferimento dell'economista Da Empoli. È in libertà condizionale dal gennaio 2005. Nel 1991 finisce intercettata mentre parla, in cella, col br Melorio di un tentativo di ricostituzione delle Ucc.

      BE. Brigatista coinvolto e condannato nel processo Moro, è il responsabile della Direzione Affari Generali dell'Università Roma Tre, cura la sicurezza...

      BF. Già capocolonna romano delle Br, ergastolo per vari crimini (tra cui la strage di via Fani) ha lavorato alla Rai come autore a partire dal 1999. Per il Tg3 ha seguito Il mestiere di vivere, Diario Italiano, Residence Bastogi, fa parte dello staff della trasmissione sportiva Sfide. Ha scritto Princesa, libro su un transessuale suicida. Dal 2003 è in condizionale.

      BG. Nome di battaglia Angela, la dura delle Br-Partito Guerriglia che partecipò al massacro di piazza Nicosia a Roma, ergastolana, permessi premio a partire dal 1998, dal 2000 è semi-libera nonostante non si sia mai dissociata.

      BH. Partecipa al delitto Giorgieri (24 anni di pena), viene estradato dalla Francia nel marzo 1988, dopo qualche anno esce ed è assunto alla fondazione Lelio Basso-Issoco come assistente di sala consultazione.

      BI. Ex militante delle Ucc, condanne pesantissime, lavora part time in un ente importante dal 1990. Si è sposato nel 1998 a Ostia con una ragazza della Caritas. Tra gli invitati, il presidente emerito Francesco Cossiga.

      BL. Ex di Prima linea, oggi è direttore della Fondazione Michelucci a Fiesole.

      BM. Dissociata, condannata a 20 anni per appartenenza alle Br, ottiene la condizionale a gennaio '93 quando sconta due terzi della pena. Ex fidanzata di Renato Curcio, è tra le fondatrici dell'associazione per il reinserimento dei detenuti Verso Casa. Il 23 agosto 2004 la sua performance sugli anni di piombo al meeting di Rimini ha riscosso molto successo tra il pubblico di Cl.

      BN. Il numero uno delle Br, leader della direzione strategica, partecipa al sequestro Moro, dopo 17 anni di carcere, 9 di clandestinità e 6 ergastoli, nel 1994 ottiene il permesso di andare alla Scala. Una volta fuori, in lavoro esterno, si occupa di volontariato. Esperto di informatica partecipa alla fondazione della Cooperativa Spes composta da ex irriducibili dissociati. La coop ottiene vari contributi, anche dalla Regione Lombardia, insieme all'associazione Geometrie variabili cerca forme di lavoro non alienanti per i detenuti. Scrive libri.

      BO. L'ex postino delle Br durante i 55 giorni del caso Moro, scontati 17 anni di prigione, dissociato, è libero. Autore di libri di successo (l'ultimo, La peggio gioventù) vincitori di premi letterari con Il collezionista (la VI edizione di Esperienze in giallo) lavora come consulente informatico.

      BP. Gode dei benefici dovuti alla legge sui dissociati e lavora come impiegato al Comune di Bologna.

      BQ. Quest'anno la Provincia di Roma ha assunto quest'ex pentita brigatista, nome ricorrente al processo Moro, come responsabile del centro di Torre Angela, VII municipio della Capitale, che trova lavoro ai disoccupati. Amnistiata nel 1987, nel 2004 la ritroviamo nella lista degli assistenti sociali regionali.

      BR. Killer dell'ala militarista delle Br Colonna 28 marzo, l'ex dipendente delle Poste del sequestro D'Urso, viene bloccato dai carabinieri il 7 giugno del 1982. Pluricondannato, è inserito in una coop sociale (che ha ospitato altri ex terroristi rossi).

      BS. Soldato della colonna sarda delle Br, è vicepresidente della coop ambientale Ecotopia.

      BT. Storica figura del troncone toscano di Prima Linea, lavora al Gruppo Abele di Torino dove ha la responsabilità delle cosiddette Unità di strada. Nel 1987 guadagna il primo permesso-premio per la sua dissociazione. È stata consulente di Asl e Comuni del nord Italia, collabora alla pubblicazione del Rapporto sui diritti globali a cura dell'associazione Informazione&Società per la Cgil Nazionale. Un'interrogazione di Gasparri (An) e Giovanardi (Ccd) la segnalano come beneficiaria di una consulenza da parte dell'allora ministro Livia Turco.

      BU. Il criminologo delle Br-Partito Guerriglia, irriducibile fino al midollo, già sospettato di essere il Grande Vecchio del sequestro Moro, ergastolano per l'omicidio del fratello del pentito Patrizio Peci, esce nel 1999 in semilibertà ma un anno dopo è dietro la scrivania di un centro di documentazione della Regione Toscana denominato Cultura della legalità democratica e inserito nel progetto Informacarcere. Nel 2001 si è scoperto che il centro poteva clonare tutti gli atti, anche quelli segreti, della commissione parlamentare sulle stragi. È coordinatore della casa editrice di sinistra Edizioni Battaglia.

      BV. Ex di Prima linea, oggi è consigliere dei Ds al Comune di Livorno. Da circa dieci anni è assistente volontario al carcere di Livorno come responsabile Arci.

      BZ. Ex di Prima linea, condannato a 22 anni lavora alla Fondazione Michelucci di Fiesole, costituita nel 1982 dalla Regione Toscana e dai Comuni di Pistoia e Fiesole. È stato consulente della Regione Toscana per la nuova legge a tutela dei popoli Rom e Sinti e fra i coordinatori di un campus internazionale nell'ambito dell'iniziativa regionale Porto Franco, per conto dell'Assessorato alla cultura della Regione.

Gian Marco Chiocci e Stefano Zurlo

   
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