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Mandela e il Sudafrica,
un tempo paese dell'arcobaleno

di Ercolina Milanesi

Fonte: http://www.associazionelatorre.com/2013/12/mandela-e-il-sudafrica-un-tempo-paese-dellarcobaleno/
Segnalato da: Andrea Giovanazzi

 

       Tutti osannano Mandela e tacciono della triste e misera realtà del Sudafrica, ma ecco quanto scrive Ercolina Milanesi in un suo articolo di qualche anno fa. Si legga anche la lettera di Gian Franco Spotti.

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

       Kyenge: "I valori di Mandela arriveranno anche in Italia"… "Nelson Mandela, ogni volta che si presenta in pubblico inizia a cantare la sua canzone prediletta, seguito da chi lo ascolta: " KILL THE WHITES" [Uccidi i bianchi]

 

 
Sudafrica, un tempo paese dell'arcobaleno
       Il Sud Africa sembra scomparso dall'atlante, come se non esistesse più o mai esistito. Non se ne parla, i giornali non fanno mai un accenno a questa parte d'Af rica, come timorosi di dare notizie del lento genocidio che si sta compiendo verso gli "Afrikaners", ossia tutti i bianchi di lingua afrikaans.        Il silenzio internazionale ed in particolare delle associazioni per i diritti umani è solo motivato dall'adesione ad una visione globalista.        La presenza bianca nei paesi africani è considerata come impropria, innaturale, da dimenticare. Poco importa che i boeri abitino in Sud Africa da secoli, forse anche da più tempo di una parte degli attuali neri della punta estrema del continente. Non importa se i morti bianchi non siano solo boeri, basta non parlarne o parlarne poco: sono solo bianchi in un continente che deve essere solo dei neri e poco interessa che vengano uccisi vecchi di 80 anni e neonati.
 
       La persecuzione razziale in Sud Africa esiste ancora , ma si è capovolta, la praticano i neri nei confronti dei contadini bianchi o "Boeri" e sono oggetto di una pulizia etnica silente quanto scientifica e brutale. I morti ammazzati, arsi vivi, segati a metà, violentati e contagiati (bimbi e anziani inclusi) dall'Aids (che sta decimando migliaia e migliaia di neri; in alcuni paesi la popolazione passa il tempo a seppellire infetti dall'Aids).

 
       Dalla fine dell'apartheid nessuna promessa di Mandela è stata mantenuta, e i media fecero santo Nelson Mandela, un terrorista dichiarato che fu imprigionato dai bianchi, ma che divenne Presidente nel 1994, non appena i bianchi capitolarono.
 
       Da allora l'incidenza degli omicidi non ha più freno, specie nelle città. Solo a Johannesburg se ne contano 500 al mese. Il Sud Africa è pure la capitale dello stupro, ogni 23 secondi viene violentata una donna e un minore ogni 30 minuti. Questo record è stato raggiunto per l'innata ferocia di Neri liberati dal controllo delle "persone civili" ed in parte grazie alla credenza , fra i Neri, che violentare una vergine li guarirà dall'Aids.
 
       A Città del Capo pervertiti da tutto il mondo arrivano per fare sesso con bambini che vengono sponsorizzati da alcuni imprenditori ed il governo non vede nulla, non vuol vedere, perché i turisti portano soldi.
 
       Vi sono check point notturni dove le donne bianche sono autorizzate a passare col rosso per non venire assaltate da bande di stupratori neri.
 
       Impossibile raccontare ciò che succede in quel lontano paese, scrive Cornelius X di Johannesburg, un perito agrario, con moglie e due figli, che ha dovuto lasciare la sua casa per attacchi violenti dei neri sempre davanti al suo cancello. E' stato imprigionato con altri boeri e tenuto a lungo in carcere e seviziato brutalmente. Da alcuni mesi non ha più contattato gli amici italiani e non risponde né via email, né con lettere, come faceva solitamente per dare notizie sue e di cosa succedesse nella sua città.
 
       Vi è stato un grande esodo, si parla di un milione di bianchi, che hanno abbandonato il Sud Africa e molto difficilmente torneranno indietro.
 
       Coloro che hanno sofferto più di tutti e se ne sono andati in altri stati come: Canada, Inghilterra, Stati Uniti, Olanda, Belgio, Australia , Nuova Zelanda, Spagna, Argentina e Messico, sono gli agricoltori bianchi Afrikaaner, discendenti di Boeri olandesi e ugonotti francesi, abbandonati a se stessi dal crollo del regime bianco. Per loro fu coniato il motto: "Un Boero, una pallottola", e "Uccidi il Boero, uccidi l'agricoltore".
 
       In questi ultimi mesi in Sud Af rica vi sono molti scioperi che comprendono il settore medico, scolastico e altri per ottenere migliori stipendi. Anche i lavoratori non legati al sindacato COSATU sono obbligati a non lavorare tramite intimidazioni.
       10 persone sono morte negli ultimi dodici giorni perché i paramedici non sono riusciti a trovare un ospedale in grado di prendere in cura i pazienti; non ci sono dottori; e gli scioperanti lanciano sassi contro le ambulanze.
       La criminalità è in continuo aumento, si viene violentati, rapinati e uccisi. Un ragazzino è stato ucciso pochi giorni fa per 5 Rand (circa 0,75 dollari), 50 persone vengono uccise in tutto il paese ogni giorno. I crimini a sfondo sessuale sono altissimi. I bianchi si spostano continuamente o si nascondono nelle cantine delle loro case, tutte sbarrate di ferro.
 
       Il presidente dichiara che non esiste un problema criminalità, però ha eretto un muro di fabbricazione straniera attorno alla sua residenza, ad un costo di 40 milioni di Rand [pari a circa 4 milioni di dollari]!
 
       Sulla stampa locale si legge che: "una persona bianca si reca ad una cassa, saluta la persona di colore ed è ringraziato con un grugnito. Quando passa una persona di colore riceve un grazie ed un sorriso". Non è forse razzismo questo?
 
       A criticare qualunque politica governativa o denunciarli di un crimine o di altra colpa, si passa per bianchi razzisti.
 
       Il principale centro economico del paese è Johannesburg ed in questi giorni la zona orientale della città è senza energia elettrica, una zona di 20 km quadrati. Le attività commerciali della zona stanno perdendo miliardi di Rand. Questo è il secondo grande black-out in meno di 4 mesi. Da tre giorni manca l'acqua e il gas sta esaurendo l'erogazione.
 
       L'African National Congres vede un crimine in modo diverso da come lo vedono i bianchi. La politica dell'ANC è, è stata e lo sarà sempre quella di ri-distribuire i beni di quelli che ce l'hanno a quelli sprovvisti. BEE ed "Azione Affermativa" sono modi palesi e legalizzati per arricchire i loro sostenitori e per consentire che il crimine aumenti, incontrollato, in modo che l'ANC possa ri-distribuire i beni dei bianchi ai suoi sostenitori. I neri vogliono ogni cosa, non qualche cosa o quasi tutto, bensì loro vogliono assolutamente tutto! [...]
 
       I neri ritorneranno al loro stato naturale e pure contenti, perché rimpiangono i bianchi che davano loro lavoro ed ora sono alla disperazione ed alla fame. Solo con i bianchi i neri hanno iniziato a lavorare, sino ad allora le aziende agricole erano gestite dalle donne, come tutto. Gli uomini smettevano l'ozio solo per andare a saccheggiare e violentare nelle tribù vicine.
 
       Ultima novità: gli africani hanno portato la questione in tribunale e la corte ha concluso che la frase "Uccidi i bianchi" non è razzista.
 
       La canzone preferita dal prossimo Presidente Jacop Zuma (accusato di stupro di una giovane donna…) è "My Machinegum" (la mia mitragliatrice), che canta e fa cantare ad ogni comizio politico che tiene. Potrebbe divenire il futuro Presidente nel 2009. E tutti sono d'accordo.
 
       Nessuno si sorprenda di quanta violenza esiste in questo paese, grazie all'ANC. I loro leader, i loro membri e perfino i bambini possono cantare: " Uccidi i bianchi", "Uccidi i Boeri", "Uccidi i tuoi nemici politici."
 
       Eppure all'estero chiamano il Sud Africa: "Il paese dell'arcobaleno", mentre, in verità, vivono in una tempesta senza fine!

Ercolina Milanesi

 
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