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Niente Comunione ai Divorziati
Finalmente un po' di luce
di Bruno Volpe

Segnalato da Little Jo
Fonte:http://www.pontifex.roma.it/
Martedì 02 Febbraio 2010

       Il Messia degli ebrei: il denaro.
       La preghiera del Venerdì Santo: da rinnegare in pubblico, ma detto in un orecchio, risponde alla realtà.
       Non dare la comunione ai divorziati.
       Satana causa dei divorzi
       È con vero piacere che proponiamo ai nostri lettori questo secondo articolo di Bruno Volpe. Ribadiamo qui le nostre considerazioni per il primo articolo e facciamo qualche piccola riserva per qualche passo del presente, come a proposito del dover cervare quello che unisce e non ciò che divide o a proposito del deicidio: sembra che la luce faccia fatica a irrompere nella Chiesa, ma qualche barlume lo si intravvede. Deo gratias!

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

       Gli ebrei? Il loro Messia é arrivato da tempo.    
       Lo afferma, suscitando un certo stupore, Sua Eccellenza Monsignor Felice Leonardo, novantacinque anni lucidamente portati , Vescovo Emerito di Telese, Cerreto e Sant'Agata, ordinato Vescovo da Pio XII.
   
       Eccellenza, il Messia degli ebrei sarebbe arrivato?
   
       Certo. Il denaro, il potere, la ricerca del successo tecnologico nel quale trionfano. Dunque sia gloria al loro messia. Per la verità un idolo comune anche a noi cristiani. Il suo fascino riguarda anche noi e non solo loro.
   
       Lei, ordinato Vescovo da Pio XII, come giudica le invasioni di campo degli ebrei nella sua causa di beatificazione?
   
       Ma si occupino dei fatti loro! Mi domando: che cosa ne sanno della sensibilità di quell'uomo santo? Che cosa capiscono loro della idea stessa della santità che gli é del tutto estranea? Nessun vescovo cattolico si é mai intromesso nelle loro cose e quindi facciano la stessa cosa. ...
   
       Eccellenza, qual é la sua idea sulla tanto contestata preghiera del venerdì santo con la quale li si chiamava perfidi?
   
       Penso che la Chiesa abbia fatto bene, per la ricerca di un dialogo, ad eliminarla. Questo da un punto di vista pastorale, perché la Chiesa deve cercare quello che, nei limiti del possibile (1), unisce e non quanto divide. Ma se ce lo diciamo in un orecchio, quella invocazione era rispondente al vero, perché, sebbene non fu tutto il popolo giudeo ad uccidere Cristo, la decisione venne presa dal Sinedrio. (2)
 
(1) Questo inciso, "nei limiti del possibile", salva un po' la situazione e corregge un pensiero che per noi non è affatto condivisibile.
(2) Ed il Sinedrio era ebreo e capo degli ebrei, per cui l'accusa di deicidio è giusta e lecita.
       Poi precisa:
   
       Innegabilmente i giudei non si sono comportati bene nei riguardi di Cristo. Non condivido l'accusa di deicidio (3), ma la storia e la scrittura non possono essere cancellate e tanto meno manipolate a fini diplomatici. Bisogna confidare nella loro conversione, lo diceva anche San Paolo: alla fine dei tempi loro si convertiranno.
 
(3) Noi sì, con San Pietro (vedasi Atti degli Apostoli). Certo, per gli ebrei di oggi, il deicidio è la colpa dei loro padri; ma quegli ebrei (non tutti) di oggi, che nutrono contro Gesù gli stessi sentimenti ostili e deicidi dei padri, fanno propria anche la colpa, e sono quindi deicidi!
       Il Papa ha giustamente richiamato a maggior attenzione in tema di annullamento dei matrimoni cattolici e sulla comunione ai divorziati...
   
       Ha fatto bene. Credo che generalmente vi sia una rilassatezza preoccupante. Le tentazioni di Satana sono molte e pericolose e penso che Satana sia dietro ai tanti divorzi.
       In quanto al diniego della comunione ai divorziati non significa esclusione dalla Chiesa, ma salutare medicina.
   
       Tutto forse é cominciato con la legge che ha ammesso il divorzio in Italia.
   
       Vero, qualcuno disse che si apriva una porta. In verità si spalancò un portone sul relativismo e tutto, anche l'ingiusto divenne possibile. (4)
 
(4) Questa è la prova che la formula massonica libera Chiesa in libero Stato non va bene: il laicismo è un errore.
       Che cosa bisogna fare per evitare di dare la comunione ai divorziati?
   
       Precisato che questa non va mai data, neppure con scuse di sensibilità pastorale, bisogna fare in modo di prevenire.
   
       E come?
   
       Certamente chi divorzia é in stato di peccato. Ma occorre fare di tutto per non farlo arrivare all'altare. Intento dire che occorre educare il popolo cristiano, le grazie del popolo le fanno solo i preti e talvolta noi abbiamo perso il controllo. Se avvengono tanti scandali, bisognerebbe fare dell'autocritica.
   
       Aggiunge:
   
       L'uomo vive in un ambiente non cristiano o poco cristiano, fate voi. Faccio un esempio. Gli anglicani hanno un Vescovo omosessuale e a Los Angeles una lesbica fa da vescovo. La cosa riguarda gli anglicani, ma la gente comune ricava messaggi sbagliati e fuorvianti.
       La legge civile mai deve urtare la legge naturale eppure questo accade.
       Ecco l'importanza di una buona catechesi. Ma questa comporta lavoro e sacrificio e non tutti sono ormai disposti.
       Il sacerdote si dedichi alle anime e meno alla mondanità o alla politica, o alla sociologia.
       Combattere il peccato comporta lavoro e sacrificio. Ma alla fine di una carriera mi rendo conto di aver studiato tanto e raccolto poco. Non date importanza alle parole di un povero vescovo anziano di provincia.
   
       Eccellenza, non dica questo e ci parli del suo primo incontro personale con Pio XII.
   
       Fu a Castel Gandolfo, di solito non ricevava nessuno. Probabilmente mi diede udienza perché il suo segretario era appartenuto alla mia diocesi. Io non avevo gli abiti e me li prestarono.
       Il cerimoniere mi riempì la testa con la storia degli inchini ed io andai in confusione.
       Quando si aprì la porta e mi trovai davanti Pio XII, mi buttai in ginocchio e lui umanamente mi disse: "Ma che fai? alzati".
   
Bruno Volpe
   
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