Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

[Indice degli articoli]   [Home]


Conosciamo i Testimoni di Geova?


di Cesare Fontana

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature
e quanto scritto nello spazio giallo sono della Redazione

        Se consideriamo solo i nostri connazionali, i Testimoni di Geova rappresentano in Italia la seconda religione, con una comunità di riferimento di circa quattrocentomila persone (ma ancora per poco, dato l’incalzare dei musulmani…). Il nostro Paese è il quarto al mondo per numero di membri di quest'associazione, dopo Stati Uniti (loro patria d'origine), Messico e Brasile.

   

       Ormai quasi tutti abbiamo ricevuto una loro visita in casa o in regalo una copia delle loro riviste, «La Torre di Guardia» e «Svegliatevi», ma siamo ancora in pochi a conoscere la loro dottrina o ad essere in grado di dare loro risposte concrete.

   

        Per prima cosa bisogna tener presente che i TdG sono un gruppo molto chiuso, come dimostra anche il fatto che un loro membro, quando comincia a dubitare della fede geovista o decide di uscire dal gruppo, viene immediatamente disassociato (cioè espulso) e considerato dal resto dei seguaci una persona morta, alla quale nessun membro deve assolutamente rivolgere la parola. «Quando ad uno dei loro anziani fu comunicata per telefono la morte del fratello disassociato da due decenni, la sua risposta fu: “Per quanto mi riguarda, è morto già venti anni fa. Arrivederci”».(1)

   

        Gli affiliati a questo gruppo si dividono in tre categorie, ognuna delle quali ha funzioni e compiti diversi in base al numero di ore che mensilmente dedicano alla predicazione: proclamatori (semplici componenti del gruppo con poche ore al mese), pionieri ausiliari (con non meno di 50 ore al mese), pionieri regolari (con non meno di 70 ore al mese).

   

        Ogni Sala del Regno (il loro luogo di culto, la loro chiesa) ha un Sorvegliante in Capo che controlla il lavoro svolto dai membri, come la predicazione o altro ed ha anche il compito di espellere qualcuno che non rispetti l’ortodossia geovista.

   

        Ai testimoni di Geova è assolutamente vietato scrivere libri, saggi, articoli e altro che contengano il frutto di una loro ricerca o di un loro pensiero. Quelli che lo fanno vengono puniti con la disassociazione.

   

        Un altro punto estremamente importante è che nella “Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture” (la loro Bibbia), vengono omessi ben sette libri dell’Antico Testamento: Tobia, Giuditta, Siracide, Baruc, 1° Maccabbei , 2° Maccabbei e Sapienza, mentre nel Nuovo Testamento hanno inserito arbitrariamente il nome di Geova, lo hanno fatto per ben 273 volte lì dove il nome del Signore non era assolutamente riportato.

   

        Una nota curiosa e condivisibile è che i TdG considerano molto negativo il fumare tabacco, in quanto sarebbe indice di scarso rispetto per il dono della vita dataci da Dio, perché il fumo comporta vari e gravi pericoli per la salute.

   

        Altro aspetto interessante è l’elogio del lavoro part-time per avere più tempo a disposizione per predicare ed è ricorrente nelle pubblicazioni dei Testimoni di Geova; per es. in La Torre di Guardia, nr.13/1.5.1990, nr.27/15.9.1992, nr.18/1.11.1992.

   

        I Testimoni di Geova identificano Gesù con l’Arcangelo Michele e le cose –ci raccontano, loro– sarebbero andate nel modo seguente: Dio Creò direttamente una creatura spirituale, l’Arcangelo Michele, dandogli l’incarico di creare tutto il resto. Satana, un angelo potente, ma ribelle, lanciò a Dio una sfida che sostanzialmente diceva:
        – Io so governare l’universo meglio di te!
        Geova dovette accettare tale sfida, per evitare che si pensasse di essersi sottratto per paura. Perciò diede pieni poteri a Satana, perché dai guai da lui procurati apparisse chiaro che non sapeva governare in modo appropriato. Da allora l’umanità è sotto il potere satanico.

   

        Fino a quando in molte chiese i preti daranno più importanza alle tematiche sociali e non approfondiranno la parola di Dio, non si dovranno meravigliare di chi passa ad altri gruppi o a sette religiose, perché chi è causa del suo male pianga se stesso!

   

        Noi molto umilmente dovremmo emulare il tanto zelo e la tanta dedizione che questi nostri ex confratelli mettono nell’insegnare (purtroppo erroneamente) la parola del Signore.

   

 

        Vediamo un po’ la loro storia.
        Il loro fondatore è stato Charles Taze Russel che cominciò a studiare la Bibbia interpretandola in modo del tutto personale. Nacque in Pennsylvania nel febbraio del 1852 e nel 1870 organizzò un gruppo di studio a Pittsburgh, dove dopo sei anni venne nominato pastore. Nel 1879 finanziò la Zion's Watch Tower (La Torre di Guardia di Sion), un periodico che entro quello stesso anno salì alla tiratura di seimila copie e nel 1961 raggiunse la quota di 3 milioni e 800 mila.
        Dieci anni dopo, Russell diede inizio alla Società dei Trattati della Torre di Guardia che tuttora pubblica i loro stampati. In seguito all’accusa di avere una relazione al di fuori del matrimonio e di avere commesso irregolarità nell'amministrazione delle attività della Zion, Russell fu lasciato dalla moglie, che nel 1887 si separò da lui e nel 1906 ottenne il divorzio (già questo dovrebbe smontare ogni integralismo biblico dei TdG! Vedi Mt V,31-32, Mt XIX,5).
        Nel primo decennio del nostro secolo Russell mise in vendita del “grano miracoloso” al costo di un dollaro la libbra, promettendo dei raccolti cinque volte superiori a qualsiasi altro. Un giornale, il Brooklyn Daily Eagle, denunciò la truffa in un suo articolo e Russell chiese, per questo motivo, un risarcimento di 100 mila dollari per diffamazione; ma perdette la causa, quando i periti dichiararono di non aver trovato alcuna superiorità in quel grano.
        Infine predisse prima per il 1914 e poi per il 1918 la fine del mondo, e questo basta per riconoscere che era un falso profeta e che le sue teorie erano e sono infondate e pericolose, perché nel Vangelo sta scritto: “Quanto al giorno e all’ora nessuno lo sa, neppure gli Angeli del cielo, ma solo il Padre” (Mt XXIV,36).
        Il 16 ottobre 1916, sul treno, mentre ritornava in Texas da uno dei suoi giri di conferenze, Charles Taze Russel morì. Il 1° dicembre del 1916 su La Torre di Guardia di Sion (pp. 366, 367) furono riportate le seguenti frasi con le quali Russel viene addirittura innalzato in modo blasfemo allo stesso livello di Gesù: «Charles Taze Russell, tu sei stato incoronato come re dal Signore; e per i secoli dei secoli il tuo nome sarà conosciuto fra le genti e i tuoi nemici verranno e adoreranno ai tuoi piedi».

   

        Il suo successore fu Joseph Franklin Rutherford che “pensò subito ad aggiornare le profezie del suo predecessore. Basandosi su cervellotiche combinazioni esegetiche, dedusse che il 1925 sarebbe stata la nuova data della fine del mondo. Lanciò lo slogan: milioni di uomini, che oggi vivono, non moriranno mai!
        Ma giunse il 1925, ed il fiasco si rinnovò! Egli non si perse d’animo. Sopportò, in silenzio, le critiche e gli schemi degli amici delusi. Quindi riprese coraggio e preannunciò nuovi eventi per l’anno1930. Per l’occasione fece costruire una villa a S. Diego, in California, per accogliere i patriarchi e i profeti dell’Antico Testamento; per rendere più confortevole il loro soggiorno dotò la villa di una macchina fuoriserie. Ma la fine del mondo non avvenne…
        Rutherford morì nel 1942.” (2)

   

        Il terzo presidente fu Nathan Homer Knorr. Ai suoi tempi fu insediato un comitato al quale da allora in poi spetta il compito di provvedere direttive all'intera organizzazione e che tutt'oggi è conosciuto come Corpo Direttivo: è soltanto ad esso che spetta il compito di far fluire le verità divine all'intera associazione mondiale dei Testimoni, e a nessun altro. È quest'organismo, che detta le regole sull'abbigliamento, sulle abitudini sessuali nel matrimonio, sull'organizzazione delle adunanze, sul numero di ore da dedicare al proselitismo e sulla scelta dello svago, etc...
       A partire dal 1945 giunse alla conclusione, annunziata nella Torre di Guardia, che le trasfusioni di sangue sono contrarie alla legge divina. Questa convinzione deriva da un'interpretazione chiaramente arbitraria ed errata di Levitico XVII,14.

   

        L’attuale presidente è Fridric W. Franz. Questi, a differenza degli altri, ha subito un grosso colpo nell’organizzazione. Suo nipote Raymond già membro del Corpo Direttivo nel 1980 abbandonò questa associazione e di Lui abbiamo due scritti molto interessanti (Alla ricerca della libertà cristiana e Crisi di coscienza, ediz. Dehoniane), che permettono al lettore di collocarsi in un privilegiato punto di osservazione degli atteggiamenti e delle azioni del ristretto gruppo di persone del Corpo Direttivo, che agisce con potere giudiziario, legislativo ed esecutivo su tutti i testimoni di Geova del mondo.

   


        Le domande che i TdG pongono per mettere in difficoltà molti cattolici sono spesso le seguenti:

1) Cosa intendeva Gesù quando disse nel Padre nostro sia santificato il tuo nome? (Mt VI,9) Quale è il nome di Dio?

2) Lo sai che la Trinità è un’invenzione dei preti? Se fosse una verità, con chi parlava Gesù quando disse “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito” (Lc XXIII,46)

3) Lo sai che Cristo non è morto sulla croce ma su un palo?

4) Lo sai che l’inferno è un’invenzione della Chiesa Cattolica?
   


        Ora accenniamo una risposta a tali quesiti.

1) La Bibbia attribuisce a Dio parecchi nomi; nell’Antico Testamento ne troviamo cinque: Adonai (il Signore), Elion (l’Altissimo), El-Shaddai (l’Onnipotente), Elohim (Dio infinito), Jahweh (Colui che sono). Il nome che più ricorre nella Bibbia è Jahvè. E’ questo il nome che Dio ha rivelato a Mosè, in mezzo al roveto, sulle alture del Monte Sinai, o almeno ciò che consideriamo nome, perché in realtà è un predicativo, come i primi sono degli attributivi. Per capirci con un esempio: nessuno sa quale sia il vero nome della pia donna che asciugò il volto di Gesù sulla via del Calvario, ma noi la chiamiamo “Veronica”, nome che significa “vera icona”, cioè “vera immagine”, a ricordo del miracolo che Gesù fece in ringraziamento alla pia donna, facendole comparire la Sua “vera immagine” sul tovagliolo col quale ella Gli aveva deterso la faccia
   


2) Nella Bibbia tre Persone vengono riconosciute come divine: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Basta vedere le numerose ed esplicite testimonianze di Genesi I, 26; Matteo XXVIII, 19; 1ª ai Corinzi XII, 4-6; 1ª Pietro I, 2; Iª Giovanni V, 7-8.
Il negare la divinità di Gesù Cristo e la Sua essenziale uguaglianza a Dio Padre pone i testimoni di Geova al di fuori del Cristianesimo. La Parola di Dio dichiara riguardo a Cristo: “Poiché in Lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità" (Colossesi II, 9). "Nel principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio” (Giovanni I, 1). "Poiché Egli, che era sempre stato Dio per la Sua natura, non si tenne stretto alle Sue prerogative di uguaglianza con Dio, ma si svestì di ogni privilegio acconsentendo d'essere uno schiavo e di nascere come un uomo mortale" (Fil II, 6-7).

   


3) Ci teniamo a sottolineare che per noi non è estremamente importante che Cristo sia morto sulla croce o su un palo, ma il fatto importante è che è andato al Calvario per i nostri peccati e per la nostra salvezza. Il testo originale greco del Nuovo Testamento circa lo strumento di morte su cui Gesú offrí la propria vita, usa abitualmente stauròs e cinque volte xỳlon. Ora, prima che la croce venisse inventata come strumento di supplizio, i termini greci anzidetti avevano anche il significato di «palo» (presso Omero, cioè nel V sec. a.C.), ma quando i popoli (persiani, greci, cartaginesi, romani), cominciarono ad usare la croce come supplizio di morte per i condannati, gli stessi termini assunsero anche il significato di «croce». Inoltre tutte le croci trovate nelle più antiche catacombe sono raffigurate a doppio braccio e come il graffito del Palatino (risalente al II sec. d.C.) o la croce di Ercolano, che la quasi totalità dei più insigni archeologi ha riconosciuto essere la raffigurazione di una croce cristiana del 79 d.C., e quindi a meno di 40 anni dalla morte di Cristo.
Altra “nuova perla” geovista: il cartello con la causa della condanna nella rappresentazione geovista è posto nelle mani di Cristo, mentre la Bibbia afferma che esso Gli fu posto sopra la testa e non nelle mani: «Al di sopra della sua testa avevano apposto la scritta della sua condanna: “Costui è Gesú, il re dei Giudei” (Mt XXVII, 37).

   


4) La domanda dei TdG ci sembra a dir poco strana, dato che Gesù parlò più dell'inferno che del paradiso e ci informa che l'inferno è una fornace di fuoco (Mt XIII, 49-50); un luogo per Satana e i suoi emissari (Mt XXV, 41); e un fuoco inestinguibile (Mc IX, 42-48). Inoltre, Egli insistette sul fatto che l'inferno è eterno. La parola greca tradotta con "eterno" è aiònios, che significa "eterno, perpetuo, senza fine". Significativamente, questa parola è anche usata per descrivere la vita eterna menzionata in Giovanni III, 16. L'eternità di Dio in Romani XVI, 26 è deliberatamente usata da Cristo per descrivere la durata dell'inferno (Mt XVIII, 8), e anche da Giovanni in Apocalisse XIV, 11. Aionios non ha un doppio significato. Se significa che Dio è eterno e che la vita che il credente riceve è eterna, allora significa che anche l'inferno è eterno. Credo infine che a tutti noi, quando si parla dell’inferno, viene in mente il versetto: “Le porte dell’inferno non prevarranno” (Mt XVI, 18).

   

Cesare Fontana

   

(1) Pollina Sergio, I nostri "amici" Testimoni di Geova, pag. 13.
(2) Rossi Pietro: Chi sono i testimoni di Geova, pag. 6.
 
[Indice degli articoli]   [Home]