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VIA CRUCIS
OTTAVA STAZIONE
GESÚ E LE PIE DONNE

di S.P.

Come preannunciato, continuiamo con una brevissima meditazione sull'Ottava Stazione della Via Crucis.

La Redazione

       Un gruppo di donne ebree è in attesa del passaggio di Gesù.
      Come sono afflitte! Hanno seguito il divino Maestro sin dalla Galilea, hanno ascoltato la sua dolce parola ed assistito ai suoi miracoli. Al vederlo ora carico della croce, insanguinato, sotto la sferza dei soldati, preso a calci e sputi e deriso da una folla delirante e blasfema... sentono nel loro cuore una forte stretta ed erompono in pianto.
       Piangono, gemono, hanno pietà!
       Gesù non resta indifferente e "allora si voltò verso di esse e disse: "Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli. Perchè ecco verranno dei giorni in cui si dirà: Beate le sterili e quelle che non hanno generato e le mammelle che non hanno allattato! Allora si metteranno a dire alle montagne: Cadete sopra di noi! e alle colline: Ricopriteci! perchè se tali cose vengono fatte al legno verde, che avverrà del legno secco?" (Luca 23,28-31)
       Il legno verde era Lui, Gesù; il legno secco il mondo. Il legno verde era Lui, il Santo, l'Innocente; il legno secco era il peccatore.
       Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per i vostri peccati: io sono innocente eppure sono trattato cosi! Ma come sarete trattate voi dal Padre mio? voi che avete peccato?
       Le donne e gli altri presenti non comprendono le parole di Gesù, o le comprendono poco. Sono parole di terribile predizione dei castighi divini, preparati a Gerusalemme, la città che nega e uccide Dio! Parole terribili per noi peccatori e per la nostra società, che in nome di una falsa civiltà e di un falso progresso, con la superba presunzione di un sapere moderno e scientifico, neghiamo e crocifiggiamo Dio!

       O anima che ti commuovi, ti intenerisci e piangi al sentire la narrazione della Passione, che ti commuovi intenerisci e piangi partecipando a questa Via Crucis, pensa e rifletti sull'ammonimen-to di Gesù: Piangi per i tuoi peccati, se non vuoi che il Padre mio ti tratti più duramente di quanto sia stato trattato io!
       Quanti peccati hai commesso tu nella tua vita!
       Quanti peccati hanno commesso gli altri per colpa tua!
       Quanto veleno hai sparso coi tuoi scandali!...
       Hai pianto mai, ripensando ai tuoi peccati?
       Domanda a Gesù il vero dolore per le tue colpe!
       Chiedi al Padre la forza di volontà per non continuare a commetterne!

       Delle donne piangono vedendo soffrire Gesù. Come si chiamano queste buone donne? Il Vangelo non lo dice. Come le trattano i soldati e la plebaglia inferocita? Anche questo il Vangelo non lo dice. Ma tu, o Signore, accetta e benedici queste lacrime, che per te sono versate. Tu hai dato a queste pie donne un comando: "Piangete". La vocazione di piangere per i castighi che giusti e innocenti soffrono in conseguenza dei peccati collettivi, è la loro grande vocazione.
       Signore, pensiamo in questo momento ai tanti peccati collettivi della nostra società;
       pensiamo ai governi che fanno leggi contrarie alla tua legge;
       pensiamo alla tua Chiesa equiparata a quella degli dei falsi e bugiardi;
       pensiamo ai tuoi negatori, agli atei, onorati e messi in condizione di negare la tua esistenza e di diffondere 1'errore;
       pensiamo alla bestemmia e al turpiloquio non più puniti, ma consentiti in nome di una falsa e malintesa libertà;
       pensiamo alle tue feste cancellate e bistrattate, alle tue chiese profanate e deserte, alla famiglia distrutta e vanificata, al peccato impuro pubblicizzato sui giornali e sullo schermo, alla proprietà privata derubata dall'esproprio e dalle tasse, al divorzio, alla droga e (soprattutto) al più vergognoso, più disumano e più barbaro dei delitti, all'aborto reso lecito e legale; all'aborto, a questa barbarie con la quale la madre strazia e uccide il suo bambino, all'enorme strage degli innocenti dei nostri giorni....

       Il pianto delle pie donne, Signore, che tu hai sollecitato, unito ai meriti della tua Passione, per l'intercessione della Madre dei Dolori, ci ottenga il perdono e allontani da noi il giusto e terribile castigo. Convertici, o Signore, e fa' che le tue chiese siano rigurgitanti di autentici devoti, cioè di beati di tutte le età e condizioni sociali, nobili, ricchi, potenti, poveri, cenciosi. Signore, dall'alto della croce, abbraccia tutti i peccatori e convertili, attira a te tutte le anime.
       E noi, sull'esempio delle pie donne, piangiamo per i nostri peccati.

S.P.

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