I nodi al pettine?

Segnalato da Little Jo

L’avvocato Stanley Hilton, conservatore doc, consigliere del candidato repubblicano del 1996, Bob Dole, ha chiesto l’incriminazione dell’Amministrazione Bush che, sostiene, avrebbe pianificato e realizzato gli attentati dell’undici settembre

Noreporter.org

       «Bush e le sue marionette, Rice, Cheney, Mueller, Rumsfeld e Tenet sono implicati nell’undici settembre; non soltanto perché ne avrebbero aiutato, incoraggiato e facilitato la realizzazione, ma perché ne hanno teleguidato lo svolgimento… Tutto è stato programmato… Si tratta di un’operazione governativa. Bush ne ha dato l’ordine e ha personalmente autorizzato l’attacco. È colpevole di strage e di alto tradimento. Al Qaeda è una creazione della sua amministrazione. Quest’entità gli è strettamente collegata.”

       L’uomo che si esprime così si chiama Stanley Hilton. Fu consigliere di Bob Dole, il candidato repubblicano battuto da Clinton nel 1996. Uomo di destra, dunque, è anche l’avvocato che reclama all’amministrazione Bush 7 miliardi di risarcimento per conto delle quasi quattrocento vittime dell’undici settembre.
       Questa denuncia si fonda su tre punti.
       1. L’amministrazione Bush, scatenando quest’atto di pirateria, ha violato la costituzione.
       2. Presentando al Congresso delle prove false al fine di giustificare l’attacco all’Iraq, è passibile di fraudolenza, Crime Acte, titolo 31.
       3. Essa ha giustificato una guerra argomentando un’inesistente responsabilità di Saddam Hussein nell’undici settembre.

       Hilton sostiene di conoscere perfettamente molti neocons e di aver studiato all’università di Chicago insieme a Wolwovitz e Feith.        «Discutevamo spesso su come trasformare gli Usa in una dittatura presidenziale mediante una falsa Pearl Harbour».
       Hilton rileva anche che nei due mesi che precedevano l’attacco ci sono stati ben 35 esercizi d’allerta sui cieli di New York che avevano come scenario “il rapimento di aerei di linea e il loro abbattimento sulle Torri Gemelle e sul Pentagono”.
       Fa anche notare che l’undici settembre mattina la maggior parte degli aerei di protezione, così come i servizi di controllo, erano impegnati in cinque esercizi simultanei di simulazione.        Tutto questo – continua Hilton - non impedì a Bush, Cheney e Condoleeza Rice di sostenere, sotto giuramento, di non aver mai sentito parlare di aerei piratati e usati come missili.
       “Questi aerei, sostiene Hilton, vennero manovrati con controllo a distanza. Il sistema si chiama Cyclops: Si tratta di un microcomputer impiantato nella prua dell’aereo che permette a un tecnico militare al suolo di cortocircuitare il pilota e di dirigere l’aviogetto direttamente sul bersaglio. È la tecnica utilizzata dai droni e nota come Global Hawk”.
       “Tutto il resto – prosegue l’avvocato – i pirati, i taglierini, non sono che uno stratagemma, una trappola delle più classiche. Si fa in modo che la gente si focalizzi sulle escheper impedire che venga ricercato il vero criminale”.
       Hilton sostiene anche che di questo siano convinti un numero sempre più ampio di funzionari dell’Fbi e della Cia che ne avrebbero abbastanza di tacere per obbligo e che prima o poi la verità verrà fuori per intero.
       In seguito alla sua denuncia il suo studio è stato devastato e Hilton vive sotto minaccia.

France Presse e PlanetPrison.com

 

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