Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

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Pensieri strampalati di un Amato qualunque...

       Ma son proprio strampalati? Niente niente abbia ragione?
       E chi è mai questo Amato? È Giuliano o Cesariano? o Antonino?

Segnalato dall'Autore

       Le domande del sottotitolo non sono né strane né fuoriposto: prima di dare dello strampalato occorre che si rifletta; se l'Amato fosse Giuliano tanti ne accetterebbero i pensieri come condensato di superiore sapienza politica; ma pure nel caso in cui si chiami Antonino porterrebbe un nome illustre nella storia... Per cui quei "tanti" proni ai pensieri di un Giuliano Amato riflettano un tantino prima di storcere il muso e volgere sprezzante il capo.
       Giudichi l'attento lettore.

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazion

      L’ebreo "inglese" Bernard Lewis scrive una pagina intera discettando di una "resa dell’Occidente" a beneficio di "fanatici mussulmani".
      Fanatici mussulmani collaborati da "destra" e da "sinistra".
      E, poiché l’affermazione è forte, ne riporto testualmente le parole:
      "C’è un fascino sinistroide esercitato sugli elementi di antiamericanismo presenti in Europa, che funge, per così dire, da epigono dell’URSS. E c’è una malia destroide che agisce, sempre in Europa, sugli elementi di antigiudaismo surrogato dell’Asse" (1).

      Curioso che lo studioso "ebreo inglese" parli di un "Occidente" minacciato perché "in Europa" bla, bla, bla. Segno che ha chiaro che i due concetti "Occidente" ed "Europa" non collimano. [...]
      Bernard Lewis parla con cognizione di causa della Sharia, ma quando parla di Europa fa lo gnorri. E, poiché non è "gnorri", ne deduco che lo stesso fa l’impostore.
      Ce lo diciamo in tanti: noi Europei abbiamo fatto due guerre mondiali che sono state delle autentiche guerre civili.
      E questo a causa dello "sciovinismo". E che in Europa ci fosse dello sciovinismo (o preferite dire nazionalismo?) lo sanno perfino i bambini delle Elementari.
      Solo che dal 1945 in poi, da quando l’Europa è stata "liberata" siamo diventati "multietnici", "multiculturali" e "multireligiosi". [?!?!?!]
      Il nostro impostore attribuisce la perdita della identità europea e l’apertura ai "fanatici mussulmani" alla destra e alla sinistra.
      Niente di più falso.
      In Europa, dal 1945, spadroneggia il partito americano/sionista che ha varato molte leggi liberticide volte a farci scordare la nostra identità europea e ad aprire le frontiere alla immigrazione selvaggia.
      Tanto per dire la "Legge Mancino" è stata scritta dall’ebreo Modigliani e firmata dal democristiano Mancino.
      Corsi e ricorsi storici.
      I "fanatici mussulmani", spalleggiati da USA/Israel, hanno combattuto in Bosnia e in Kossovo contro i Serbi. Ed hanno vinto grazie all’intervento degli USA, della NATO e dei servi di USA/Israel.
      Anche in Afganistan i "fanatici mussulmani" hanno combattuto i Russi grazie alle armi e ai soldi degli USA. Solo che, dal 2001, i fanatici mussulmani hanno preso le armi contro USA/Israel.
      E, allora, lo studioso "ebreo/inglese" vorrebbe narrarci la storia a modo suo.
      Con l’avallo del "Corrierone".
      Solo che la storia la sappiamo anche noi.

   

       A noi tutti ripugna l’invasione dell’Afganistan e dell’Iraq. Così come ci ripugnano le continue vessazioni ai quali Israele sottopone i Palestinesi.
      Anche perché noi Europei, educati dall’Iliade, dall’Eneide e dai Nibelungi, non riusciamo a capire ed a giustificare delle guerre portate avanti con questa sproporzione di mezzi.
      E condanniamo le guerre.
      Nel "Palazzo", invece, si fa a gara a chi è più filo USA/Israel. E a chi agita più bandiere di USA/Israel.
      Senza alcuna vergogna.
      E’ tempo di prendere le distanze e di denunciare il servilismo di Berlusconi e di Prodi, del centrodestra e del centrosinistra nei riguardi di USA/Israel.

NO all’invio all’estero dei nostri soldati [che oltretutto costano una cifra, pagata da noi, poveri tartassati contribuenti!].
   

     Americani ed Inglesi stanno in quei lontanissimi posti per "esportare la democrazia".
      E a chi esporta la democrazia tutto è consentito:
      bombardare i civili in Afganistan e in Iraq,
      controllare il traffico navale da e per l’Iran
      et similia.
      Ergo hanno torto gli Iraniani e ragione i politici e i commentatori che si indignano per le…. provocazioni iraniane.
      Siamo o non siamo al servizio del "BENE"?

   

       "L’Europa è diventata la più pericolosa fabbrica di kamikaze islamici…" (1).
      Lo afferma il ministro della sicurezza americana, Michael Chertoff, che dichiara di "temere che un nuovo 11 Settembre negli Stati Uniti potrebbe essere scatenato da terroristi islamici suicidi con cittadinanza europea" (1).

      Magdi Allam, un africano ex cittadino egiziano diventato "cittadino italiano" per concessione amministrativa e "pensatore" per concessione yankee sionista, gli dà ragione (1).
      Ed enumera i numerosi casi in cui i "terroristi", che hanno operato negli USA, sono partiti dall’Europa (1).
      Quello che sfugge a Chertoff e a Magdi Allam è il "fattore etnico".
      E, difatti, nei casi citati da Magdi Allam, i "terroristi" non sono "europei", ma "stranieri", diventati europei per concessione amministrativa e/o perché nati in Europa.
      Altro fatto su cui sorvolano sia Chertoff che Magdi Allam è che la massiccia immigrazione di stranieri in Europa è stata voluta da USA/Israel.
      In ogni caso a prescindere dai pregressi torti, da attribuire alla politica antieuropea di USA/Israel, c’è il pericolo che gli USA vedano nell’Europa la "culla dei kamikaze". E, in nome della "guerra preventiva" decidano di bombardarci e/o di invaderci.
      Specie se l’economia europea continua a tirare, mentre l’economia americana va male.
      E continuando la solita "politica di rapina" recentemente applicata in Afganistan e in Iraq.

      Soluzioni?
      Io avrei una soluzione per risolvere il problema, facendo la felicità di Chertoff e di Magdi Allam: varare una legge per espellere tutti gli stranieri residenti in Europa. A cominciare da Magdi Allam, che andrebbe restituito all’Egitto, sua patria naturale.

(1) "La fabbrica dei kamikaze" in "Corriere della Sera" del 6 aprile 2007, pagina 1.

 

 

 

 

 

 

 

       Dico e scrivo da sempre che gli USA "predicano bene", quando c’è da fissare le norme di comportamento per gli altri; ma "razzolano male", quando c’è da applicare le regole che essi stessi hanno proposto.
      L’esempio classico di questa schizofrenia è dato dall’ONU, che è una creatura degli USA.
      Ebbene, le direttive dell’ONU sono state disattese
      • sia quando ci fu da bombardare la Serbia (provvide la NATO senza delibera dell’ONU)
      • sia quando s’invase l’Iraq (si chiamò una "coalizione di volenterosi", visto che ONU e NATO nicchiavano).

       Recentemente gli USA hanno chiesto ed ottenuto dall’ONU che si varasse un "embargo sulle armi che la Nord Corea vendeva in giro".
       Detto e fatto: l’ONU sottoscrisse.
       Solo che, necessitava armare l’esercito etiopico che si apprestava ad invadere la Somalia per conto degli USA.
       E, allora, gli USA "chiusero un occhio" sulle armi che la Nord Corea inviò all’Etiopia (1).

                                           
       Conclusione?
       Fanno tanto ridere i nostri italyoti quando giustificano con l’avallo dell’ONU il fatto che l’Italia tiene fuori dei confini più di 10.000 soldati per combattere le "guerre amerikane".

(1) "Armi dalla Nord Corea col consenso degli USA" in "Corriere della Sera" dell’8 aprile 2007, pagina 12.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

       Da alcuni giorni seguo le vicende relative ai fattacci di Chinatown di Milano. E mi astengo dal pronunciarmi per timore di dire le parolacce.
       Anche perché la Legge Modigliani/Mancino ci sta giusto per proibire "rigurgiti nazionalistici".
       E, poiché io sono ossequioso verso gli Ebrei (Modigliani) e verso quei democristiani che, pur di comandare, sono anche disposti a sputare sulla Trinità (Mancino), me ne sto zitto ed ubbidiente. [...]

       Solo che oggi, dopo aver letto le dichiarazioni del Console cinese sui fatti, ho deciso di rompere il silenzio.
       No, io non mi lagno se il console cinese dice, afferma e sostiene che, nell’applicare le leggi italiane sul territorio della Repubblica Italiana, occorre "moderazione" e "colloquio". Su questo gli do ragione, sapendo con quanta gentilezza i carri armati cinesi sono soliti sparare [fiori] contro chi si ribella.
       Né mi lagno che lo stesso, spalleggiando i suoi compatrioti, adombri delle "discriminazioni razziste" sul fatto che i vigili urbani di Milano hanno elevato una multa ad una commerciante cinese che contravveniva. Anche questo, in Cina, non si usa: i contravventori vengono spediti [con estrema gentilezza] in "campi di rieducazione".

       Solo che, avendo letto, di "mafia cinese", di "cinesi che non muoiono mai perché i certificati anagrafici passano dai morti ai clandestini sopraggiunti" e di "soldi sporchi da lavare", convengo sulle discriminazioni razziali.
       E, difatti, quando si tratta di italiani, intercettazioni ed accertamenti a non finire; ma, quando si parla di cinesi…. Tutto passa in cavalleria. Compresa la scrupolosa inosservanza delle norme previdenziali che tutti denunciano sui giornali ma che nessuno persegue nelle sedi appropriate.
       Mentre, agli Italiani che contravvengono, multe da levare il pelo.

       "Italiani", ci dice il console cinese, "se proprio volete applicare le vostre leggi, fatelo coi vostri connazionali. Se cercate di applicarle ai cinesi, vi accusiamo di razzismo".

      
       E su questo non mi resta che convenire. Hanno voluto tanti stranieri in Italia? Ed allora ne rispettino usi e costumi.

Antonino Amato

   
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