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Un estranio giovinetto
Si posò sul monumento:
Era folgore l'aspetto,
Era neve il vestimento:
Alla mesta che 'l richiese
Diè risposta quel cortese:
È risorto; non è qui. .
O fratelli, il santo rito
Sol di gaudio oggi ragiona;
Oggi esulta ogni persona

[Ma...]
Lunge il grido e la tempesta




De' tripudi inverecondi:
L'allegrezza non è questa
Di che i giusti son giocondi;
Ma pacata in suo contegno,
Ma celeste, come segno
Della gioia che verrà.

[Perché]
Nel Signor chi si confida
Col Signor risorgerà.


(A. Manzoni, La Risurrezione, 64-70,               85-86, 88, 99-105, 111-112)

La nostra Redazione augura a tutti coloro che credono
nella Resurrezione di N.S. Gesù Cristo, l'unico e solo vero Dio e vero uomo, una

Santa Pasqua 2019
www.salpan.org

 

       La Pasqua non è la festa dell’uovo o della colomba, non è la festa della vacanza per la vacanza.
       La Pasqua è una festa cristiana che celebra la Risurrezione di Gesù Cristo: chi non crede a Gesù e alla sua risurrezione non dovrebbe festeggiarla né riceverne gli auguri.
       Non si tratta di esagerazione, ma di realtà.
       La Pasqua è una festa religiosa, essenzialmente religiosa, nella quale il credente, morto al peccato, vuole risorgere con Cristo alla vita della grazia; una festa nella quale il credente, liberato dalla schiavitù a Satana, festeggia la sua nuova condizione di «libero», cioè di «figlio» di Dio. Questa è la realtà e il significato della Pasqua: il «passaggio» da schiavi di Satana a «figli» di Dio [in latino “figli” si dice “liberi-liberorum”].

       Pertanto soltanto il credente può festeggiare a buon diritto la Pasqua e può esprimersi così nella preghiera: «O Vergine Addolorata, ottienimi di risorgere dai miei peccati e dalla tiepidezza per vivere nel fervore, alimentato dal ricordo continuo, indelebile e amoroso della Passione di Gesù e delle tue lacrime» [vedi Catechismo di San Pio X, IIIª ediz. Salpan 2010, pag. 282].

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