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Cordiale incontro di Benedetto XVI con i rabbini-capi di Israele.
Chiesta a Benedetto XVI l'istituzione di una giornata contro l'antisemitismo
(AsiaNews del 15 settembre 2005)

Segnalato da Centro Studi Giuseppe Federici

       Una cordialità privilegiata è riservata all'accoglienza degli ebrei in Vaticano. Gli ebrei ricambiano imponendo programmi e feste che celebrino il loro fruttuoso vittimismo.

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature
e quanto scritto nello spazio giallo sono della Redazione

       Castel Gandolfo (AsiaNews) - E' «un ulteriore passo verso il processo di costruzione di relazioni religiose più profonde tra cattolici ed ebrei» la visita dei due rabbini capo di Israele a Benedetto XVI, nelle parole che lo stesso Papa ha rivolto a Shlomo Moshe Amar, rabbino capo sefardita e Yona Metzger, rabbino capo askenazita, accolti con "cuore aperto" da Benedetto XVI a Castel Gandolfo.
       L'incontro, legato alle celebrazioni per i 40 anni della Dichiarazione conciliare Nostra Aetate, sui rapporti con le religioni non cristiane ed in particolare con l'ebraismo, ha dato anche occasione ai due religiosi ebrei di rinnovare al Papa l'invito a visitare Israele, che già gli era stato rivolto, a luglio dal primo ministro israeliano Ariel Sharon.
       Nel corso dell'incontro che i rabbini nel corso di una conferenza stampa hanno definito "molto cordiale", Benedetto XVI ha rivolto un pensiero anche alle comunità cristiane di Terra Santa, che ha definito «presenza e testimonianza vivente fin dagli albori della cristianità e attraverso tutte le vicissitudini della storia. Oggi, questi fratelli e sorelle nella fede –ha aggiunto– si trovano di fronte a sfide sempre nuove».
       Dal canto loro gli esponenti religiosi ebrei hanno chiesto al Papa che la Chiesa cattolica dedichi una giornata alla condanna dell'antisemitismo, in particolare all'illustrazione dei contenuti della Nostra Aetate.(1) E proprio nel ricordo di quella dichiarazione del Vaticano II, la giornata potrebbe cadere il 28 ottobre, giorno nel quale il documento fu firmato.

AsiaNews del 15 settembre 2005

(1) Da quanto detto sembra evidente che la Nostra Aetate piaccia tanto agli ebrei e illustri bene la condanna dell'antisemitismo antiebraico e niente affatto quello anticristiano.
E se il 28 dovesse coincidere (come spesso accade) con la festa liturgica di Cristo Re, che bisognerà fare? Cancellare la festa antirepubblicana di Cristo RE oppure tralasciare una ricorrenza tanto cara agli ebrei?
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