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Il Card. Tarcisio Bertone contro Medjugorje
di Francesco Battistini

Tarcisio Bertone, arcivescovo di Genova, frena in tv sulle apparizioni di Medjugorje e Civitavecchia. Protestano preti e fedeli. Radio Maria in rivolta contro il cardinale. L'Arcivescovado interviene con un comunicato: eccessi di fanatismo che assicurano la possibilità di assistere a una visione.

Segnalato da Rafminimi
Fonte:http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/02_Febbraio/24/medjug

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione
GENOVA, 24 febbraio 2005
       Uno che da ragazzino era diffidato dai carabinieri perché collezionava pistole Mauser, mozzava le canne ai fucili 91 e sparava con gli Stein nelle cave di pietra del Canavese. Uno che da giovane, per sfamare la famiglia, sfidava i tedeschi e rubava zucchero e gallette dai camion militari. Uno che ha affrontato i segreti di Fatima e di Alì Agca, la setta di Moon e l'eresia di Milingo. Uno che la domenica va a Marassi e, sordo ai fischi da curva, fa le cronache di Genoa e Samp per una tivù locale. A uno così, che si chiama Sua Eminenza Tarcisio Bertone arcivescovo di Genova e ha guidato il Sant'Uffizio e porta il nome d'un protomartire cristiano e difende la fede con la porpora sanguigna dei cardinali, «figurarsi se si spaventa per qualche critica» (commento raccolto in Curia), anche a uno così, qualche volta, capita che gli girino.
       Sì, Sua Eminenza è furibondo. E risponde al fuoco. Perché a tirarlo per la veste fino a costringerlo a un comunicato ufficiale, quasi una diffida, non sono stati gli eretici o i tifosi. Sono stati proprio i fratelli di fede, gli ultrà della Madonna che qualche sera fa l'hanno sentito parlare da Bruno Vespa, a «Porta a porta», non hanno gradito il suo scetticismo sulle apparizioni di Civitavecchia e di Medjugorje e hanno sparato alzo zero, via mail o dai microfoni di Dio: «Reazioni scomposte e offensive –ha censurato lunedì il cardinale– di fedeli e sacerdoti che si definiscono "medjugorjani"», attacchi inaccettabili «anche da Radio Maria, non certo compatibili con i fautori di un'autentica devozione mariana».
       Della polemica forse non si sarebbe accorto quasi nessuno, se Bertone non avesse deciso di renderla pubblica. «E' stato un sacerdote a segnalarci per primo quello che accadeva venerdì sera su Radio Maria» spiegano in Arcivescovado. Ore 21, novanta minuti in diretta con gli ascoltatori, a condurre negli studi di Erba il direttore della seguitissima emittente mariana, padre Livio Fanzaga. «Sconcerto», è la parola più frequente di chi interviene: com'è possibile che un arcivescovo vada su Raiuno a dire che per la Chiesa, al momento, non c'è stato nessun evento soprannaturale né a Civitavecchia, né a Medjugorje? (1) In realtà, Bertone sa quel che dice: braccio destro di Ratzinger, accademico di diritto canonico ed ecclesiastico, inviato del Papa a Fatima per i funerali di suor Lucia, ha seguito tutta l'istruttoria sulle apparizioni in Erzegovina e conosce la storia della Madonnina che lacrima sangue nel Lazio. Non nega il diritto a pregare la Vergine in quei luoghi, ci mancherebbe, ma «deplora gli eccessi di fanatismo, come i manifestini distribuiti in diverse chiese, nei quali si assicura anche la possibilità di assistere a un'apparizione della Madonna, il 18 marzo, a ora stabilita» (2).
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(1) Non sa Sua Eminenza che bisogna dire soltanto quello che le folle amano sentirsi dire? Non sa che bisogna accontentare le folle, anche quando si tratta soltanto degli esagitati creduloni di Medjugorje? Ai medjurorjani non interessa la verità, ma soltanto che si dica quello che loro credono.

 

 

(2) Tutto come da programma. Un programma fatto da chi?

      Apriti cielo. I devotissimi dei miracoli si scatenano in radio e in una quindicina di mail alla Curia di Genova: «Non condivido minimamente quanto si è detto sul fatto che le apparizioni siano programmate come uno show» (Aldo); «Bertone ha detto che non ha mai incontrato di persona i veggenti, almeno su questo non risulta informato» (Efisio) (3); «il cardinal Bertone non è stato per niente chiaro» (4); «ne sapeva più il giornalista Socci di lui»; «i luoghi dove affrontare certi argomenti non sono certi salotti televisivi, non mi pare che quello di Vespa sia la Cattedra di Pietro» (salomone@m...)... (5)    Da Civitavecchia ci si mette anche un altro vescovo, Girolamo Grillo: «Se Bertone avesse letto il mio dossier –commenta velenoso–, avrebbe appreso che non ho mai parlato di evento soprannaturale, bensì di evento inspiegabile (6), per cui ritengo che l'arcivescovo di Genova abbia scoperto soltanto l'acqua calda».

 

(3) Perché, se li avesse incontrati, cosa sarebe cambiato?

(4) Ma con i medjugorjani non si può essere chiari, è impossibile, infatti appartengono a quella specie di ciechi peggiori, proprio perché non vogliono vedere.

(5) Sì, ma non lo è neanche Radio Maria!

(6) Com'è sottile il Grillo! Ma la gente comune può afferare la differenza tra inspiegabile e soprannaturale? o è portata a credere che il fatto è inspiegabile proprio perché soprannaturale? Consigliamo quindi al Grillo di usare l'acqua calda per sé: al Cardinale, almeno in questo caso non serve.

      Nella Genova fidelis, anche fra i preti ribelli poco amati in Curia, si sta con l'arcivescovo. «Già i Dogi dedicavano i loro atti alla Madonna –dice don Andrea Gallo, l'amico di De André e dei poveri–, qui s'è incoronata la Vergine "Regina della città". Ma la tradizione è più sobria: alla Madonna della Guardia, dove ci fu un'apparizione, i genovesi vanno di nascosto, magari di notte. Io poi, s'immagini, non vado nemmeno a Lourdes (7). Ha ragione il cardinale a prendersela con Radio Maria: fa propaganda martellante, una crociata. Ma che cosa aspettano a richiamarla? (8) Se io raccomando ai ragazzi il preservativo (9), mi convocano subito in tribunale ecclesiastico. Se loro usano la Madonna per chiedere soldi, nessuno fa nulla (10). Quella radio è una patata bollente. E non è la voce di Maria, perché approfitta d'un certo fanatismo, un po' come i maghetti in tv che sfruttano il dolore della gente» (11). Meno severo don Gianni Baget Bozzo, che di Radio Maria è collaboratore: «La Chiesa non è obbligata (12) ad accettare un fatto miracoloso e, su Medjugorje, Bertone dice le cose legittime che dice anche il vescovo di Mostar (13). È eccessivo che l'attacchino così. Però, hanno anche qualche ragione...». Chi? «Quelli che vanno a Medjugorje o a Civitavecchia. Magari non è vero nulla. Ma perché avvilire gente, in fondo, che vuole solo pregare la Madonna?».

Francesco Battistini

 

(7) Perché il Gallo non è devoto alla Madonna? e se ne vanta?

(8) Giusta osservazione. Speriamo che chi ne ha il dovere, si decida finalmente.

(9) Lo sa il Gallo che certo linguaggio non sta bene in bocca au un prete, anche se si chiama Gallo? Sa di parecchio sporco e volgare.

(10) Quando si dice la potenza dei soldi!

(11) Per quest'ultima frase il Gallo merita un sincero "bravo!", infatti tanti poveracci seguono Radio Maria credendo che sia la radio della Madonna. Povera Madonna!

(12) Il famoso e potente BB si esprime maluccio, perché accettare un'apparizione vera non è affatto facoltativo, non è un fatto soggettivo, essa s'impone oggettivamente con la forza della verità, e la Chiesa non può rifiutare la verità.

(13) Non soltanto il Vescovo attuale, ma anche il suo predecessore, non solo, ma anche tutta la Commissione Episcopale Jugoslava.
Si tenga presente che il Vescovo di Mostar è finora l'unico canoni-camente leggittimato ad esprimere un giudizio su Medjugorie
e che tale suo giudizio è NEGATIVO. Ma tutto questo i medjugorjani non lo vogliono capire, si rifiutano di accettarlo e velenosamente si scagliano contro chi non la pensa come loro: questa volta è toccata al Card. Bertone.

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