Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.


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Ancora su Medjugorje:
Ci scrivono.... Rispondiamo

Marianus

       Egr. Sig. Vlr Dst,
già tempo fa una certa Sig.ra Paola De Lillo ci scrisse una lettera molto simile alla sua e noi incaricammo della risposta un nostro redattore, Marianus. Data la similarità abbiamo ripregato il nostro Marianus di rispondere anche a lei.
       Su fondo verdino riportiamo integralmente la sua lettera, mentre su quello celestino la risposta di Marianus; lo sfondo giallo è riservato all'Editore.
       Le facciamo altresì presente che, per ragioni d'impostazione editoriale, riportiamo la sua lettera anche nella nostra rubrica "Riceviamo e rispondiamo", unendovi qualche appunto che la preghiamo di considerare integrativo della presente risposta.
       Che Dio ci illumini, lei e noi, e la Vergine Santissima ci assista.


Cordialmente, in Gesù, Maria e Giuseppe,
l' Editore

[Sottolineature, grassetti e colori sono generalmente della Redazione, per il resto la lettera è riprodotta
fedelmente, con inclusi eventuali errori di punteggiatura, di ortografia...; non abbiamo riprodotto soltanto
il nome di un sito (evidenziato da due parentesi quadre) per non fargli propaganda a buon mercato]

19 Settembre 2005,
Lunedì della XVIII Settimana dopo Pentecoste,
ricorrenza di San Gennaro il Grande, Vescovo e Martire,
primo Patrono della Città di Napoli, nonché protettore degli orafi ed invocato contro le calamità pubbliche,
ed anche XVII Centenario del suo martirio.

       Onnipotente Sempiterno Iddio, che avete dato al popolo napoletano San Gennaro, quale protettore contro le fiamme del Vesuvio, noi vi supplichiamo, per i suoi meriti di allontanare da noi le fiamme infernali, le calamità pubbliche e di infiammarci del vostro Amore. Amen

       Egregio Signor Vlr,
       dopo aver chiesto, per intercessione di San Gennaro, lumi allo Spirito Santo, vado a fare) al suo testo qualche modesta chiosa (e speriamo, per quel che ci concerne, che sia una CHIUSA, anche se siamo sempre a disposizione per ogni ulteriore chiarimento).
       Le premetto che la mia risposta si poteva aprire e chiudere con poche parole, del tipo: «Leggendo il suo testo, ho avuto la netta impressione che l'occhiata che ha dato ai contenuti di www.salpan.org è a dir poco superficiale, grossolana e frettolosa. Legga tutto con attenzione e troverà chiarito ogni singolo punto della sua lettera. Distinti saluti. Con osservanza etc.». Ma per non lasciare dubbio alcuno, ad abudantiam, ho voluto scriverle queste righe, che, ripeto e ribadisco, a rigor di termini sarebbero addirittura superflue.
       Fatta tale premessa, le debbo chiedere:
              1) Il testo è lungo, però, avendo io durato la fatica di scriverlo, Le chiedo di durare la fatica di leggerlo con ATTENZIONE;
              2) Mi raccomando, vi legga ciò che vi sta scritto, non ciò che NON vi è scritto.

       

All'attenzione della redazione di "Salpan",
passando di "link in link" sono arrivato sul vostro sito. Con alcuni degli articoli contenuti in esso posso anche essere d'accordo (ad esempio quello contro l'entrata in una sinagoga da parte di due pontefici o quello sull'assurdo comportamento di Ruini - giustificabile "in extremis" soltanto con l'ignoranza,da parte sua, di chi realmente fosse Nichi Vendola, io stesso, infatti, anch'essendo Pugliese, non ho mai conosciuto gli orientamenti del governatore della mia regione, fino a quando non se ne è straparlato dopo i fatti del Congresso Eucaristico),
 

 

Risposta:
       Questo è un aspetto, tutto sommato marginale del suo testo, ma merita che si dicano due parole al riguardo. Nichi Vendola, non solo non ha mai fatto mistero delle sue "preferenze", ma, in tempi in cui i comunisti si facevano ancora un vanto del loro trattare con sufficienza i "diversi", non solo già le ostentava, ma altresì se ne faceva "apostolo". Come scrive un suo conterraneo, Vendola non è "solo" (si fa per dire) omosessuale, ma è anche "omosessualista". In tempi in cui tante sensibilità (o forse tante ipocrisie) riguardo la salvaguardia dell'infanzia non c'erano, Vendola si è fatto interprete dei sentimenti di certe lobbyes di apologeti della pedofilia, con tanto di proposte di legge. Ora, ripeto, se queste cose potrebbero essere ignorate per è un "semplice" omosessuale qualunque, non lo possono essere per un propagandista pubblico di tale vizio contro natura. Il presidente della CEI (non dimentichiamo che, tramite le parrocchie, il clero è ancora oggi la più importante agenzia d'informazioni al mondo) se le ignora NON È ALL'ALTEZZA DI TALE INCARICO! Ma pur ammettendo per assurdo che Nichi Vendola fosse un morigerato papà di famiglia o addirittura un chierichetto zitellone che abbia fatto la scelta di giungere vergine al matrimonio, motivi (forse persino ben più gravi) per negargli lo stesso i Sacramenti ce n'erano a iosa. Ha letto sul nostro sito che la scomunica ai comunisti è ancora in vigore?
 

 

       

ma non vi sembra di esagerare un po' parlando in modo oltraggioso e offensivo nei confronti di quelli che sono pur sempre Vicari di Cristo, nominati da cardinali, ma scelti dallo stesso Cristo (certo a meno che non siano simoniaci)?
 

 

Risposta:
       La devo correggere. Anche l'eventuale simonia, non annulla l'elezione pontificia. Nella storia c'è almeno il caso di un Papa che non solo comprò l'elezione al Soglio, ma che per procurarsi il danaro necessario allo scopo, contrasse debiti che, eletto Pontefice, non onorò. Tuttavia le sue leggi ed i suoi provvedimenti, furono benefici per la Chiesa e la Messa che celebrava (dicono dei cronisti non adulatori) elevava lo spirito ed edificava i presenti. La simonia ed i debiti non pagati sono suoi peccati personali che non inficiano l'elezione.
 

 

       

Voi arrivate ad affermare che Giovanni XXIII e Paolo VI fossero massoni e che Giovanni Paolo II fosse un eretico, ma quali prove avete eccetto un libro (La scomparsa della Chiesa Cattolica) di evidentissimi falsi cristiani (tra le caratteristiche di quelli veri, infatti, ci sono l'umiltà e il rispetto, che però, certamente, non vuol dire sottomissione alle gerarchie)?.
 

 

Risposta:
       Per prima cosa, ci faccia la carità di un piccolo chiarimento: che vuol dire lei quando usa i termini "umiltà e rispetto"?
       Circa Roncalli, chi scrive non nasconde di essere un roncalliano "pentito", le consiglio una bibliografia, non sterminata come quella che ne esalta la "bontà", ma non piccolissima:
              — "Nikita Roncalli, controvita di un Papa", memorie del suo Cameriere Segreto Franco Bellegrandi (Edizioni EILES, Roma), si tratta di un libro scritto a metà degli anni '60, ma che ha potuto vedere la luce solo a fine anni '90;-
              — il lunghissimo articolo uscito nel 1975 su "Rivista di ascetica e mistica", scritto dall'amico personale di Roncalli Padre Innocenzo Colosio O.P., con il quale quest'ultimo spiega perché non si è mai associato alle tante richiesta di raccolte di firme per la sua beatificazione. Proprio lui, più volte ospite alla sua tavola, che lo ricorda sempre nelle sue preghiere scrive che non lo reputa "Beatificabile" e spiega i mille perché di tale suo parere. Sarebbe troppo lungo parlarne in questa sede, mi limito a ricordare l'avallo, quanto meno di fatto, dato alla persecuzione a Padre Pio, il non muovere un dito contro i propri collaboratori sacrileghi e spioni, che nascosero nel confessionale del povero frate dei registratori e poi ne fecero circolare i nastri. A proposito, lo sa lei che, circa Roncalli, il Promotore di Giustizia (il c.d. "Avvocato del diavolo"), caso più unico che raro, nella storia delle Cause dei Santi, si è RIFIUTATO di esaminarne gli scritti, adducendo di non avere tempo, ed ha delegato tale esame, ad una commissione di laici?
       Circa Montini, la bibliografia è ben maggiore. Mi permetto di rimandarla alla trilogia
              " Paolo VI beato?"
              "Processo ad un Papa"e
              "La nuova Chiesa di Paolo VI" (Edizioni Civiltà, Via Galilei, 121 -25123- Brescia, Tel/ Fax 030 3700003, lire 20.000 cadauno i primi due ed Euro 15 il terzo).
       Concludo queste note su Montini riportando ciò che un amico scrisse al Postulatore, (l'apertura della Causa di beatificazione, fu un vero e proprio colpo di forza di Ruini, accolto dalle risate degli episcopati di mezzo mondo) quando quest'ultimo lanciò un appello pubblico circa la notizia di miracoli attribuiti a tale "intercessore". Scrisse questo amico:"Ha compiuto due miracoli, uno, MIRACOLO PIÙ GRANDE DALLA RESURREZIONE DI NOSTRO SIGNORE, transustanziare la Chiesa in una setta come tutte le altre, ed un altro, più piccolo, far zoppicare un cieco".
       Circa il recentemente scomparso Wojtyla, più che parlare di "beatificazioni", sarebbe il caso di organizzare turni di preghiere in suffragio, nella speranza che si sia salvato. Temo che ne abbia necessità estrema. Se clicca un qualsiasi motore di ricerca la frase "101 ERESIE di Wojtyla", ne vedrà delle belle. Veda anche la nostra sezione "Giovanni Paolo II"
 

 

       

In quale documento o in quale udienza papa Wojtyla avrebbe mai affermato che l'inferno sia solo uno "stato d'animo"?
 

 

Risposta:
       Qui cominciano le dolenti note! Già solo queste due righe confermano quanto scritto in apertura e cioè che "Leggendo il suo testo, ho avuto la netta impressione che l'occhiata che ha dato ai contenuti di www.salpan.org è a dir poco superficiale, grossolana e frettolosa. Legga tutto con attenzione e troverà chiarito ogni singolo punto". Negli articoli relativi può trovare tutti i singoli riferimenti ad ogni discorso e documento relativo.
       Quando Wojtyla si espresse in quei termini, ci fu un rumore immenso. Ne parlò la grande stampa. Posseggo la pagina 10 de "Il Giornale" (ex di Montanelli, dopo di Feltri ed oggi di Belpiero), in cui Marcello Veneziani (altro pugliese) scrive un lunghissimo articolo, il cui senso è "Ringrazio Dio che sono ateo, altrimenti, Santità, Ella mi farebbe perdere la Fede. Nel momento in cui svuota l'inferno, si rende conto che fa la stessa cosa anche con il Paradiso?"
       I TdG (proprio in Puglia, negli anni '80, divennero TdG SEI preti) su "Svegliatevi" gongolarono e commentarono "Santità, noi lo sapevamo già" (e fa anche la rima).
       Anche il prete che si sentì in dovere di emulare i figli di Noè, si arrampicò sugli specchi per negare l'evidenza, cercando delle spiegazioni, che fossero conformi alla dottrina, ma non poté ( e del resto, neppure ci provò) negare il fatto in sé.
 

 

       

Forse alcuni dei suoi atteggiamenti erano fraintendibili, se non proprio sbagliati, come l'eccessiva apertura nei confronti delle altre religioni.

 

 

Risposta:
       La Chiesa è sempre stata attenta a questa sorta di Magistero "parallelo", che sono gli atteggiamenti e le attitudini pratiche
 

 

       

Ma scrivere che lui considerasse salvifiche anche le altri religioni è proprio falsissima testimonianza, ispiratavi da satana!
 

 

Risposta:
       COMPLIMENTI! Si vede che lei ha il carisma del "discernimento degli spiriti" e, quindi, senza averci neppure mai visti ci dà dell'indemoniato! A questo punto cosa le dovremmo rispondere? Se la pensa così, perché perde tempo a scriverci? Non farebbe meglio a pregare per noi o, meglio ancora, a farci esorcizzare a distanza? Non potrei scrivere io che i suoi paraocchi sono diabolici? Anzi, glielo dovrei augurare, così ne sarebbe meno responsabile, ma non lo faccio e, ripeto ad abudantiam, continuo a rubare tempo alle mie faccende per risponderLe.
 

 

       

Sbaglio o l'approvazione alla bolla "Dominus Jesus -Circa l'unicità e l'universalità salvifica di Gesù Cristo e della Chiesa", redatta da Ratzinger, l'ha data proprio lui (Il Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, nell'Udienza concessa il giorno 16 giugno 2000 al sottoscritto Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, con certa scienza e con la sua autorità apostolica ha ratificato e confermato questa Dichiarazione, decisa nella Sessione Plenaria, e ne ha ordinato la pubblicazione.). E vi consiglio vivamente di leggervela questa dichiarazione (la trovate sul sito del Vaticano, come anche il testo integrale del Catechismo, del quale una lettura approfondita non fa mai male a nessuno), in particolare i punti 21 e 22, dove viene sottolineato che "sarebbe contrario alla fede cattolica considerare la Chiesa come una via di salvezza accanto a quelle costituite dalle altre religioni, le quali sarebbero complementari alla Chiesa, anzi sostanzialmente equivalenti ad essa, pur se convergenti con questa verso il Regno di Dio escatologico" e che "la Chiesa consideri le religioni del mondo con sincero rispetto, ma nel contempo esclude radicalmente quella mentalità indifferentista «improntata a un relativismo religioso che porta a ritenere che "una religione vale l'altra"»".
 

 

Risposta:
       Non riporto, neppure per sommi capi, il lungo studio del nostro amico, don Eugenio Lauda di Avellino, che non si limita a sostenere, ma dimostra come la bolla "Dominus Jesus" è, nonostante il linguaggio apparentemente pio e tradizionale, forse uno dei documenti più modernisti prodotti dal Nuovo Corso, più pericoloso di "Nostra Aetatae" e di "Unitatis Redintegratio", proprio perché la moneta falsa più pericolosa è quella che più somiglia alla vera, ma anzi, facendo uso di ciò che i teologi chiamano argomento ad hominem, cioè ammettendo ciò che non è, ovvero che la "Dominus Jesus" realmente condanni «quella mentalità indifferentista "improntata a un relativismo religioso che porta a ritenere che "una religione vale l'altra"», ma mi sa dire uno, un solo caso concreto in cui tale bolla sia stata non dico applicata,ma almeno citata? Quali comportamenti pratici sono scaturiti dal fatto che condanni "quella mentalità indifferentista «improntata a un relativismo religioso che porta a ritenere che "una religione vale l'altra"»"? Che io sappia le celebrazioni ecumeniche sono continuate tali e quali a prima, non ultima quella della Comunità di Sant'Egidio che è stata ripresa in diretta da RAI 2 sabato scorso, con cardinali, rabbini, imam, lama, bramini, sciamani pellerossa, sciamani siberiani e sciamani africani, sacerdotesse di Iside, bonzi, GONZI e ANACORETI. Non so se erano presenti anche gli adoratori delle Cipolle, invitati da Martini quando tali eventi li organizzava a Milano.
       Come fa Ratzginger a scrivere che "esclude radicalmente quella mentalità indifferentista «improntata a un relativismo religioso che porta a ritenere che "una religione vale l'altra"»", quando il mondo intero lo ha visto dare la Comunione, ai funerali di Wojtyla, a Fr. Roger, protestante?
       Quali rimproveri, non dico censure, ha avuto il recentemente scomparso Cardinale Corrado Ursi, (altro pugliese) per aver dato al compagno di Fr. Roger, Max Thurian, addirittura il sacerdozio? Qualcuno potrebbe obbiettare che tale evento si verificò prima della "Dominus Jesus". Ma nel 2002 si è ripetuto: un pastore calvinista francese è stato ordinato prete, senza diventare prima cattolico.
       Nel caso di Max Thurian, speriamo che rispondano a verità le leggende urbane secondo le quali la forza del Sacramento abbia agito, convertendolo eche addirittura abbia celebrato una Messa Tridentina in articulo mortis.
 

 

       

       Se passo poi a parlare delle vostre calunnie nei confronti della realtà di Medjugorje, non riuscirei a contestarle tutte prima di essere diventato cieco davanti allo schermo del computer. Cercando di essere breve (Dio mi aiuti!), tento di elencarvi quelli che sono i miei pensieri ed opinioni, basandomi anche sulle risposte da voi date alla lettera della signora de Lillo, e quello che so intorno all'argomento:
       -a me non risultano sospensioni "a divinis" a carico di nessun prete di Medjugorje (chi vi ha detto e provato simili cose)?
 

 

Risposta:
       Allora, quanto scrive mi conferma, di nuovo, che, leggendo il suo testo, ho avuto la netta impressione che l'occhiata che ha dato ai contenuti di www.salpan.org è a dir poco superficiale, grossolana e frettolosa. Legga tutto con attenzione e troverà chiarito ogni singolo punto della sua lettera. Lei ci fa dire ciò che non abbiamo detto e poi mostra di ignorare cose di dominio pubblico. Premesso che NON abbiamo scritto che ci sono state sospensioni a divinis a carico di Preti di Medjugorje (che però, è universalmente risaputo, sono oggetto di censure da parte di tutti e due i vescovi di Mostar), se legge bene, vedrà scritto che le sospensioni sono a carico dei preti che accompagnano i pellegrinaggi.
       Anche i più accesi apologeti di Medjugorje, non solo non hanno mai negato tale fatto, ma anzi, uno di loro ha messo in rete con sommo gaudio la notizia che il 25 marzo 1999 il Vaticano annulla i relativi provvedimenti , con un atto in cui esplicitamente si scrive che NON deve essere letto come un'approvazione surettizia delle apparizioni stesse.
 

 

       

       -non ho informazioni precise, ma mi pare che nessun Vescovo di Mostar si sia mai rifiutato di cresimare a Medjugorje (negare il Sacramento che conferisce lo Spirito di Verità, dovrebbe essere una grave mancanza),

 

 

Risposta:
       il testo la cui traduzione figura nel sito www.salpan.org è un testo scritto dall'attuale Vescovo di Mostar
 

 

       

ne peraltro
 

 

Risposta:
       Perdoni la pignoleria, ma quel ch'è troppo è troppo! Io pure faccio degli orrori di ortografia, ma so che "ne", quando è negazione, si scrive né, con l'accento acuto.
 

 

       

che i preti di lì abbiano chiesto di cresimare ad un vescovo eretico;
 

 

Risposta:
       Per la cronaca, in verità era solo un diacono che si fingeva vescovo. Lo RIPETO, giri la domanda all'attuale vescovo di Mostar, che, anche se lei NON lo ha letto, è l'autore di quel testo cui sta facendo le "bucce".
 

 

       

tra le notizie più recenti che ho, infatti, c'è questa: 24/04/2005 Cresima a Medjugorje e Santa Messa per il Papa Benedetto XVI - Domenica 24 Aprile 2005, 93 cresimandi hanno ricevuto a Medjugorje il Sacramento della Santa Cresima dalle mani di Mons. Ratko Peric, Vescovo di Mostar. La Celebrazione Liturgica è iniziata con la Processione e il solenne ingresso in Chiesa del Vescovo, dei Sacerdoti e dei cresimandi. La Santa Messa è stata celebrata da Mons. Ratko Peric e concelebrata da fra Branko Rados, Parroco, da fra Petar Vlasic, vicario parrocchiale e da quattro altri Sacerdoti. Il grande coro parrocchiale ha accompagnato la Liturgia. A nome dei Cresimandi, una di loro ha salutato il Vescovo e a nome della parrocchia lo ha salutato fra Branko Rados. Questa Santa Messa è stata anche celebrata in ringraziamento per l' elezione del nuovo Papa Benedetto XVI, che è stata anche il tema dell'omelia di Mons. Peric. La Santa Messa si è conclusa col canto del Te Deum. Dopo la Messa, Mons. Ratko Peric è rimasto a pranzo nella casa parrocchiale. E se ciò vi pare falso chiedetelo direttamente a S.E. mons. Peric
 

 

Risposta
       Se è vero ciò che lei scrive (cosa vuole? Dubbio per dubbio: da noi gira un proverbio, forse poco cristiano, ma senz'altro saggio "Amor con amor si paga"), non vedo cosa ci sia di strano nella celebrazione della Messa e delle Cresime, mentre circa il pranzo si potrebbe pensare ad un'opportunità di circostanza... che non cancella fatti miserevoli ed eclatanti.
 

 

       

       -quanto alle conversioni, non ho molto da dire, tranne che, se non fosse per la Vergine di Medjugorje, io non sarei cristiano; prima di venire a conoscenza delle apparizioni, io, benché battezzato e cresimato (con grande indifferenza da parte mia) ero lontanissimo dalla Chiesa, da Gesù, mi interessavo all'occultismo e i miei valori erano l'odio e la vendetta:
 

 

Risposta:
       Deo gratias! Le vie del Signore sono infinite, a volte possono passare anche attraverso le opere del demonio.
       Prima di continuare il discorso, sana dottrina e buon senso esigono che si metta in chiaro ciò che la Chiesa ha sempre insegnato in materia di rivelazioni private. La Rivelazione indispensabile all'economia della Salvezza eterna, l'unica che è oggetto di Fede, è la Rivelazione pubblica, costituita da Sacra Scrittura. Tale Rivelazione si è chiusa con la scomparsa dell'ultimo Apostolo, San Giovanni Evangelista, ai tempi dell'imperatore Adriano. Da allora, il deposito della Fede si può approfondire, esplicitando ciò che era implicito, esempio, tutti e singoli i dogmi mariani, in realtà sono implicitamente presenti in quello della maternità divina, definito ad Efeso, ma vivo nel popolo cristiano già ai tempi in cui la Madonna non aveva ancora completato il suo pellegrinaggio terreno. Le rivelazioni approvate, come Lourdes e Fatima, ad esempio, NON possono costituire materia di fede. È perfettamente lecito, e non costituisce peccato, dubitare, purché in modo rispettoso, anche pubblicamente di Fatima o di Lourdes o de La Salette e subito dopo ricevere la Comunione. L'eventuale approvazione ecclesiastica, (che, nel caso di Medjugorje, non solo non c'è, ma anzi viene esplicitamente negata) è garanzia di ciò che più dovrebbe interessare il credente, e cioè che non vi è nulla di contrario alla Fede e/o alla morale.
       Tale premessa dovrebbe essere più che sufficiente per disinnescare tutta la polemica.
       Il fatto stesso che gli apologeti di Medjugorje, si sbraccino tanto per voler dimostrare l'autenticità dei messaggi e polemizzino con tanto livore contro chi non crede a Medjugorje (un tale addirittura ci ha scritto di non volere più avere assolutamente a che fare coni sol perché siamo contrari a Medjugorje!), è dimostrazione della loro scarsa conoscenza della dottrina cattolica al riguardo.
 

 

       

vi domando dunque, premettendo che, come dice il Catechismo della Chiesa Cattolica, satana è origine e causa di ogni peccato (quindi anche e soprattutto di Medjugorje, se le apparizioni fossero false), che vantaggio ne avrebbe tratto il maligno nel farmi avvicinare a Medjugorje?

 

 

Risposta:
       non posseggo gli arcani di DIO, ed a maggior ragione non so quali possano essere i moventi delle azioni altrui umane, figuriamoci di quelle diaboliche, ma mi permetto, a livello salottiero, di avanzare una modesta ipotesi, che, però, non è del tutto impossibile: e se il diavolo avesse organizzato (direttamente o tramite la collaborazione, sia essa esplicita o implicita, volontaria o involontaria di stregoni e/o di abili truffatori) tutto l'ambaradan, proprio alla scopo di diffondere un insano apparizionismo, che spinga le persone a basare la propria Fede essenzialmente sulle rivelazioni e non sulla Rivelazione?
 

 

       

Adesso prego, mi affido sempre alla Madonna (senza però essere mariolatra),
 

 

Risposta:
       Mi fa piacere per Lei. Chiedo alla Vergine debellatrice di tutte le eresie che, fatto cento, le faccia fare centouno e purifichi la sua Fede da tutto ciò che potrebbe essere non buono
 

 

       

vado a Messa, cerco di essere sempre più caritatevole e, come Gesù, "mitis et umilis corde", mi sforzo di vivere in profondità e di far conoscere agli altri il Vangelo e di fuggire il peccato; non ero allora più utile a satana prima?
 

 

Risposta:
       Ripeto, non so, essenzialmente perché non è possibile scendere nel singolo caso, ma immaginate che per un nemico è più utile avere una "quinta colonna", magari involontaria, che spinga in una falsa direzione, anzicché avere un soldato in più della propria armata. D'altra parte Dio può scrivere dritto anche su righe storte. Sant 'Agostino si è santificato, nonostante prima fosse stato un gran peccatore e avesse frequentato infedeli e donnine, ma d'ordinario frequentare infedeli e donnine facili non è il modo migliore per santificarsi. ATTENZIONE! Ho fatto solo un paragone, non mi attribuisca cose che non ho scritto.
 

 

       

Nel vangelo sta scritto:"Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere."(Luca 6, 43-45).
 

 

Risposta:
       Nel libro antologico "L'ora di satana" (Edizioni "L'Altra Voce", Via Sant' Andrea,10- 82036- SOLOPACA, Fraz. Pozzocampo tel e fax 0824 971655 Email laltravoce@aliceposta.it ) che può vedere pubblicizzato in questo sito, figura un lungo testo opera del teologo ferrarese don Giorgio Maffei, che fa una lunga e particolareggiata esegesi proprio di tale versetto e lo applica contro Medjugorje e, comunque, contro tutto l'ambiente che di Medjugorje fa una bandiera.
 

 

       

Io, con tutta umiltà, penso di essere un frutto buono, posso dunque essere stato generato da un albero cattivo?
 

 

Risposta:
       Premesso che, come già detto, DIO può scrivere dritto su righe storte, lo ripeto, lo zelo, degno di miglior causa, che mette nel dare dell'indemoniato a delle persone che non conosce e che in ultima analisi non fanno altro che esprimersi in una materia libera, onestamente mi sembra lontano da ciò che dovrebbe essere il vademecum di tutte le discussioni tra credenti espresso nella celebre frase di Sant' Agostino: "Nelle cose certe, unità, nelle cose dubbie libertà, su tutto carità". Con questo non voglio mettere in dubbio la "bontà" del suo frutto, però le inviterei a fare un piccolo esame di coscienza.
 

 

       

Cristo dice di no!
 

 

Risposta:
       Rimando al citato testo di don Giorgio Maffei: al riguardo è davvero illuminante.
 

 

       

E voi? Non si direbbe. Voi potreste dire che a Medjugorje satana opera "transfiguratus in angelum lucis", ma se davvero così fosse quale vantaggio ci ricava, quello di auto-distruggersi? Quando, sempre nel Vangelo, accusarono Gesù di cacciare i diavoli in virtù del principe dei demoni, lui rispose:"Come può satana cacciare satana? Se un regno è diviso in se stesso, questo regno non può reggersi. E se satana si solleva contro se stesso, e si divide, non può sussistere, ma sta per finire".
 

 

Risposta:
       A QUESTO PUNTO DEBBO PROPRIO trascrivere parte delle considerazioni di don Giorgio : "Quando i farisei accusavano Gesù di cacciare i demoni con l' aiuto di Belzebul, non dicevano una cosa assolutamente impossibile per se stessa. Era impossibile in Gesù, perché era evidente la falsità dell'accusa che Egli fosse un peccatore. MA SE UN MAGO RIUSCISSE A CACCIARE UN DEMONIO, di lui sì che si può dire che l'ha scacciato con l'aiuto di Satana. Il demonio ha potere di fare anche questo. È un mentitore e lavora sempre per fare il male. MA NON SEMPRE LO FA DIRETTAMENTE, spesso lo fa fingendo di fare del bene" (da don Giorgio Maffei "La setta carismatica" ne "L'ora di Satana", pagina 57).
 

 

       

Quella terra benedetta produce buoni frutti da 25 anni, non può essere opera del maligno, perchè sarebbe, per lui, più grande la perdita del guadagno (e ciò non si addirebbe ad una creatura della sua furbizia).
 

 

Risposta:
       Nel XVI Secolo, per quaranta anni, una suora al centro di doni mistici straordinari, Comunioni che le volavano in bocca, produsse conversioni solenni di grandi peccatori, spinse ad organizzare processioni e novene ed altre opere pie, prima che San Filippo Neri la sbugiardasse.
Veda anche il caso più eclatante di Nicole Tavernier.

 

 

       

       -per quello che riguarda i gruppi di preghiera ispirati a Medjugorje, ne parlate con toni parecchio diffamatori,
 

 

Risposta:
       Qui, se permette, mi fa grattare la testa. Onestamente cosa trova di diffamatorio in ciò che sta scritto? Anzi, ringrazio Dio perché c'è chi prega, in questo mondo secolarizzato. Proprio la sua reazione, mi conferma nei miei dubbi e mi fa porre qualche altra domanda.
 

 

       

e io, che faccio parte di uno di essi, posso dirvi che, contrariamente a quello che ho trovato scritto nel vostro sito, non sono per niente simile ad un testimone di geova, ne che, se dovessi scegliere tra la Chiesa e Medjugorje, rinnegherei la Chiesa. Io non farò mai una cosa simile, per il fatto stesso che non mi troverò mai in una tale circostanza, in quanto l'una non preclude l'altra: ne la Chiesa nega Medjugorje, ne Medjugorje rinnega la Chiesa; e se c'è della diffidenza da parte di alcuni vescovi, vi ricordo che fu la stessa cosa per Fatima
 

 

Risposta:
       Mi fa piacere per lei. Ciò non toglie che vi siano altre persone che hanno di tali atteggiamenti e che si lascino andare a tali esternazioni. È questa sua non richiesta difesa d'ufficio di tali personaggi, che, mi consenta, mi fa porre ulteriori domande. Sono altresì commosso per il suo attaccamento alla Chiesa.
       Una osservazione e una domanda:
       a) c'è chi la pensa diversamente;
       b) Ragioniamo per assurdo: Se un domani il Vaticano, in forma ufficiale, pubblica e solenne, condannasse le "apparizioni", lei si sottometterebbe subito a tale giudizio o emulerebbe Lutero, appellandosi al Papa futuro contro il Papa presente, quindi al Concilio contro il Papa, eccetera? E quanti tra i suoi amici, chiamati a scegliere tra la Chiesa e Medjugorje, opterebbero per Medjugorje?
 

 

       

       - la posizione ufficiale della Chiesa su Medjugorje, poi, a me risulta essere

 

 

Risposta:
       Bravissimo! Lei ha avuto l'abilità dialettica, usando l'espressione "a me risulta essere", di porre tutta la questione sul piano soggettivo. Complimenti. Soggettivo per soggettivo, le potrei solo dire: "Si informi".
 

 

       

questa: Papa Giovanni Paolo II a proposito di Medjugorje

1.Nel corso di un colloquio privato, il Papa disse a Mirjana Soldo: "Se non fossi il Papa, sarei già venuto a Medjugorje a confessare". (1987)

2. Mons. Maurillo Krieger, ex vescovo di Florianopolis (Brasile) è stato a Medjugorje quattro volte. Scrive: "Nel 1988, dopo una Messa privata col Pontefice, egli, sebbene nessuno gli avesse chiesto nulla disse: "Pregate per me a Medjugorje". In un'altra occasione dissi al Pontefice: "Vado a Medjugorje per la quarta volta". Il Papa si raccolse un po' e disse: "Medugorje, Medugorje. E' il centro spirituale del mondo." Lo stesso giorno, a pranzo, parlai col Pontefice insieme ad altri vescovi brasiliani e gli dissi: "Santità, posso dire ai veggenti di Medjugorje che manda loro la sua benedizione?" Egli rispose: "Sì, sì e mi abbracciò".

3. Ad un gruppo di medici, che si occupa in particolare della dignità delle vite non ancora nate, l'1 agosto 1989 il Papa disse: "Sì, oggi il mondo ha smarrito il senso del soprannaturale. A Medjugorje in molti hanno cercato e trovato questo senso nella preghiera, nel digiuno e nella confessione".

4. Il settimanale coreano cattolico "Informazione cattolica" l'11 novembre 1990 pubblicò il seguente articolo, scritto dal presidente della commissione episcopale coreana, Mons. Angelo Kim: "Al termine dell'ultimo sinodo dei vescovi a Roma, i vescovi coreani furono invitati a pranzo dal Pontefice. In quella occasione Mons. Kim si rivolse al Papa con le parole: "Grazie a Lei, la Polonia è stata liberata dal comunismo". Il Papa replicò: "Non sono stato io. E' opera della Vergine Maria, come ha affermato a Fatima e Medjugorje....Ci sono vescovi contrari... ma bisogna anche guardare la moltitudine di persone che lo garantisce, le numerose conversioni.... Tutto questo è nella direzione del Vangelo; bisogna valutare seriamente tutti questi fattori.

5. Il 20 luglio 1992, il Papa disse a fra Jozo Zovko: "Prendetevi cura di Medjugorje, proteggete Medjugorje, non stancatevi, perseverate. Coraggio, io sono con voi. Difendete, seguite Medjugorje".

6. Nel novembre 1994, l'arcivescovo del Paraguay, Mons. Felipe Santiago Benetez chiese al Santo Padre se fosse giusto autorizzare i fedeli a radunarsi nello spirito di Medjugorje, in particolare con un sacerdote di Medjugorje. Il Santo Padre rispose: "Autorizzi tutto quello che è legato a Medjugorje".

7. Nel corso di un incontro non ufficiale tra il Santo Padre e rappresentanti civili e religiosi croati, tenutosi a Roma nell'aprile 1995, il Santo Padre tra le altre cose disse che c'era la possibilità di una sua visita in Croazia. In quell'occasione menzionò anche la possibilità di recarsi a Spalato ed ai santuari Mariani di Marija Bistrica e Medjugorje. (Slobodna Dalmacija, 8 aprile 1995, pagina 3.)

9. Il marzo 1997 il Dott. Franjo Tudman, presidente della Repubblica croata, disse quanto segue: "Ripeto che, in occasione nel mio ultimo colloquio con Papa Giovanni Paolo II durante la visita in Bosnia Erzegovina, egli ha espresso anche il desiderio di visitare Medjugorje.

Inoltre, come riporta l'articolo del Messagero che vi ho allegato, papa Wojtyla ha pregato davanti alla statua della Madonna di Civitavecchia, della quale mons.Grillo ha riconosciuto l'autenticità degli eventi. Ma lo sapete che quella statua rappresenta la Madonna di Medjugorje e che proviene da Medjugorje? Se lui o le gerarchie ecclesiastiche fossero statiostili alla Vergine di Medjugorje, ciò non sarebbe mai stato permesso. Non so, però, quanto vi possa importare delle opinioni di Giovanni Paolo II, visto il vostro disprezzo nei suoi confronti (non vi avrebbe fatto male, invece che criticarlo, pregare per lui), per tanto su quello che lui disse non aggiungo altro, vi allego soltanto una foto, che lo ritrae insieme a padre Jozo di Medjugorje e, se ne avete il coraggio, se non siete operatori di satana, vi prego di pubblicare.

 

 

Risposta:
       Premesso che chi scrive, da quando è morto Giovanni Paolo II, ha fatto aggiungere al Rosario della sua famiglia un Requiem per la sua anima (onestamente, come ho scritto più sopra temo che non sia temerario pensare che ne abbia molto bisogno), tornando al tema di oggi, debbo dire che, caro signor Valerio, lei non ha le idee chiare su cosa sia una "posizione ufficiale". Le opinioni personali di un prelato, fosse pure il Sommo Pontefice, sono, appunto, opinioni personali, giammai "posizioni ufficiali". Circa Medjugorje c'è la sentenza della Conferenza Episcopale Jugoslava del 3 gennaio 1991, secondo la quale a Medjugorje non appare la Madonna, e ci sono altri provvedimenti che lei stesso cita nel prosieguo del suo scritto: ci vuole davvero molta fantasia, per reputarli giudizi positivi. Infine, secondo il mio personale punto di vista, (rispondo per me, non per la redazione) non pubblicare quella foto di GPII con Padre Jozo, sarebbe un atto di carità verso entrambi, in particolare verso il defunto. Un tale accostamento non farebbe onore a nessuno dei due.
 

 

       

       La posizione di Ratzinger invece è presentata in questo articolo:

22.04.2005 - "Habemus Papam - Abbiamo il Papa!" Questo annuncio ha rallegrato la Chiesa intera, i credenti e il mondo. Ma succede che – per alcuni - l'annuncio che abbiamo un Papa non è sufficiente. Alcuni vorrebbero avere e infiammare conflitti nella Chiesa. Un settimanale croato in prima pagina, insieme alla notizia sul nuovo Papa Benedetto XVI, ha pubblicato l' asserzione secondo cui il nuovo Papa sarebbe un oppositore di Medjugorje. Certamente, secondo lo scenario consueto, il testo in sé non contiene argomenti per questo giudizio ma solo una posizione della Congregazione per la Dottrina della Fede pubblicata l'8 Novembre 1995 estrapolata dal suo contesto. Essa così recita: "Per i luoghi di apparizioni che sono ancora sotto indagine i pellegrinaggi sono proibiti". E questo è tutto. Non c'è nulla che riguardi l'attitudine del nuovo Papa su Medjugorje. Potremmo dire l'esca è tirata. Qualche giorno fa, un rinomato giornalista croato mi ha detto che la Chiesa in questi giorni deve fare attenzione perché essa dovrà pagare tutto il bene scritto su di lei quando Giovanni Paolo II è morto. Accade che il pagamento arriva e quel giornalista non si è sbagliato.

Al fine di difendere la Verità, è bene dire che questi tipi di articoli sono maliziosi e scritti non a caso. Imputare al neoeletto Papa qualcosa che egli non ha detto, significa offendere il suo ufficio. Siamo logici e guardiamo la cosa in questo modo: se qualcuno sottolinea in modo così spettacolare che il nuovo Papa è contro Medjugorje, secondo la logica delle cose, significa che ci sono alcuni cambiamenti in Vaticano. L'affermazione che il Papa è un oppositore di Medjugorje è qualcosa di nuovo e perciò interessante. Ciò ci conduce a pensare che il precedente Papa fosse favorevole a Medjugorje. Questo fatto tocca anche la personalità e l'autorità del neoeletto Papa che - finora - è stato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede e, come tale, avrebbe potuto dire chiaramente innumerevoli volte che era contrario a Medjugorje, se lo fosse. Il nuovo Papa, dunque, è stato ipocrita? Certamente no.

 

 

Risposta:
       se legge il testo su Fatima che le Edizioni Salpan hanno tradotto, potrà toccare con mano quanta "diplomazia" (per usare un eufemismo) gira tra i Sacri Palazzi. Diamo tempo al tempo e, penso proprio che se ne vedranno delle belle.
 

 

       

La cosa è chiara per coloro che vogliano andare alle fonti della verità su Medjugorje. L'Ufficio della Congregazione per la Dottrina della Fede ha confermato diverse volte che i fedeli si devono attenere alla Dichiarazione su Medjugorje pubblicata dai Vescovi a Zara il 10 Aprile 1991 basata sul lavoro delle commissioni che hanno esaminato gli eventi di Medjugorje. Mons. Tarcisio Bertone, Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede (di cui era Prefetto il Card. Ratzinger) nella Dichiarazione Prot. Numero 154/81-01985, pubblicata il 23 Marzo 1996, scrive: "...Sulla base delle ricerche sin qui compiute non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali. Tuttavia, i numerosi credenti che arrivano a Medjugorje provenienti da vali luoghi e spinti da motivi religiosi e di altro genere hanno bisogno dell'attenzione e della cura pastorale innanzitutto del vescovo della diocesi e poi anche di altri vescovi così che a Medjugorje e con Medjugorje si possa promuovere una sana devozione verso la Beata Vergine Maria, in armonia con l'insegnamento della Chiesa".

Oltre a ciò, possiamo citare numerose altre dichiarazioni ufficiali nelle quali non c'è la proibizioni dei pellegrinaggi privati a Medjugorje. Per ciò che concerne Medjugorje, il Cardinale - ora Papa - Jozef Ratzinger ne ha parlato molto positivamente nel suo libro intervista "Zur Lage des Glaubens", pubblicato nel 1986. C'è un'intervista sulla situazione della fede nella Chiesa e nel mondo, dove egli parla positivamente di Medjugorje come luogo di preghiera, un luogo dove l'uomo si converte al Signore, spinto dalla Madre Maria. Quando, qualche tempo fa, fu diffusa la notizia che il Vaticano aveva proibito i pellegrinaggi a Medjugorje, il portavoce della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls, dichiarò: "Non si può dire alla gente che non possono andare là finché non si dimostra che le apparizioni sono false. Questo non è ancora stato dimostrato. Dunque, chiunque può andare, se vuole" (Catholic News Service, 21.8.1996).

Commentando in questi giorni la scelta del nuovo Papa Benedetto XVI, il dr. Fra Tomislav Ivancic, professore alla Facoltà di Teologia Cattolica a Zagabria, che conosce personalmente il Cardinale Ratzinger e con cui si è spesso incontrato nella Commissione Teologica Internazionale, ha detto che non si dovrebbe dimenticare che il nuovo Papa sa prendere una buona posizione nei confronti di Medjugorje. Fra Tomislav Pervan, che ha tradotto i libri del Cardinale Ratzinger e ha scambiato lettere con lui lo conferma. In definitiva Medjugorje non si può né dimostrare, né negare con scritti o discussioni. Gesù ha detto: "Dai loro frutti li riconoscerete" e questi frutti della grazia di Dio e della guida della Madonna nella conversione delle persone sono evidenti di giorno in giorno.

 

 

Risposta:
       Ecco, Come Volevasi Dimostrare! In ciò che lei ha citato, io ci leggo solo pronunciamenti contro le presunte apparizioni di Medjugorje:
       — "i fedeli si devono attenere alla Dichiarazione su Medjugorje pubblicata dai Vescovi a Zara il 10 Aprile 1991 basata sul lavoro delle commissioni che hanno esaminato gli eventi di Medjugorje";
       — "Sulla base delle ricerche sin qui compiute non è possibile affermare che si tratta di apparizioni e fenomeni soprannaturali".

 

 

       

       Non credo che vada aggiunto altro sui due pontefici e se non credete a quello che ho scritto potete informarvi in Vaticano, dove potrete sapere che ufficialmente, la Congregazione per la dottrina della fede, ha emanato una sola bolla nella quale si dice che non ci si è ancora espressi su Medjugorje.

       -quanto all'ipotesi di fare un esorcismo solenne durante le apparizioni, io dico soltanto: magari!

 

 

Risposta:
       Mi auguro che dei Vescovi si mettano all'opera.
 

 

       

Così tutti i dubbi sarebbero dissolti. E mi stupisco che la Chiesa non abbia già stabilito di fare una cosa simile. Se spettasse a me decidere, io manderei a Medjugorje 4 o 5 cardinali o semplici vescovi, tra quelli più contrari a tale realtà, e farei celebrare da loro l'esorcismo. Non vi pare strano che se i vescovi di Medjugorje fossero stati assolutissimante ostili a tale evento, ci avrebbero pensato da soli a fare un esorcismo, cosicché, da buoni pastori, avrebbero allontanato il "male" dalle loro amate pecorelle? Ma vista la politica negativa della Chiesa sugli esorcismi, dubito che lì ne faranno mai uno.
 

 

Risposta:
       Sì è mai posto qualche domanda su ciò che chiama "politica negativa"? Le è mai venuto il dubbio che qualcuno non vuole essere disturbato?
 

 

       

A tal proposito vi invito a leggere qualche scritto di padre Gabriele Amorth (penso che anche voi lo conosciate), il quale è un esorcista e crede in Medjugorje.
 

 

Risposta:
       Premesso che mi auguro che per padre Amorth la faccenda non stia in tali termini, le faccio notare che un esorcista (anche se famoso e, addirittura, anche se santo) non è fonte d'infallibilità e di certezze assolute.
 

 

       

Se dunque Medjugorje fosse sinonimo di peccato, come potrebbe riuscire ad esorcizzare con successo ancora oggi padre Amorth? Se padre Amorth fosse in uno stato peccaminoso non potrebbe più cacciare i demoni, perchè, come scritto su, satana non si fa guerra da solo.
 

 

Risposta:
       Mi perdoni, ma forse mi è sfuggito qualche cosa. Quando mai, in quale pagina del sito, ha trovato espressa l'equivalenza Medjugorje = peccato? Chi mai ha scritto una cosa simile? Io non mi permetto di sostituirmi a Dio, pertanto, circa Medjugorje, se c'è qualcuno in peccato, premesso che è problema suo, non mio, forse, non è temerario pensare che si tratta dei frati che rifiutano di ubbidire al Vescovo, che li ha mandati via da tempo. Le basti pensare che io sono incline a credere nella buona fede altrui, infatti se ad esempio avessi il benché minimo dubbio sulla sua buona fede, non sarei andato oltre le solite poche parole di circostanza. Pertanto, il credere di padre Amorth a Medjugorje potrebbe essere una leggerezza, ma non necessariamente un peccato.
       Circa il resto, ecco, debbo dire che, se mai mi poteva venire qualche dubbio sulla bontà di Medjugorje, e/o, a maggior ragione, dei gruppi che ha ispirato, ciò che scrive me li ha tolti tutti.
      Quale catechismo le insegnano? Vero è che l'esorcismo è un Sacramentale, la cui efficacia è ex opere OPERANTIS, ovvero in relazione delle disposizioni di chi lo dà e di chi lo riceve, e non un Sacramento che invece è efficace ex opere OPERATO, e cioè di per sé, ma l'essere in peccato, non ne impedisce la riuscita.
      Inoltre, per uno scopo superiore, satana può anche farsi guerra da solo (o fingere di farsela), come abbiamo visto più sopra.
      Nella vita dei Padri del deserto, si narra di un anacoreta che si macerava nella grotta in digiuni e penitenze feroci. Un giorno commise un peccato di pensiero, forse indulse in un dubbio volontario sulla Fede o in un pensiero d'impurità o in un rancore. Certo è che , a quel punto si disse che doveva tornare in città, per confessarsi. Temendo il giudizio altrui non ci andò. Ci andò in seguito. Fu un consolatore dei perseguitati, un martello degli eretici; fu al centro di doni mistici straordinari. Fece miracoli. Risuscitò morti, cacciò diavoli, guarì ogni genere di malati. Nel frattempo si confessava, però non del peccato di pensiero commesso nel deserto, che, però, neppure dimenticava ("Peccato dimenticato, peccato perdonato", insegnavano una volta i confessori). Giunto in punto di morte, voleva finalmente confessarsi. Cominciò con il definirsi grande peccatore. Il prete lo zittì, dicendo che si trattava di scrupoli, di pseudo-perfezionismo diabolico e simili, proprio lui che con la santità della sua vita era stato punto di riferimento per tanti. L'orgoglio lo spinse a tacere. Morì. Dopo morto, in circostanze che sarebbe troppo lungo narrare, apparve al Vescovo svelando che si era dannato. Però i diavoli li aveva davvero scacciati. Del resto non lo dice il Vangelo, che Gesù si rivolgerà a coloro che diranno "Signore, non abbiamo noi profetato in tuo Nome? E non abbiamo noi nel tuo Nome cacciato i demoni? E non abbiamo nel tuo Nome fatto molti miracoli? Ma io risponderò loro: "Ritiratevi tutti da me, voi operatori di iniquità" (Matteo VII, 21-23). Parole che fanno pensare, perché il Signore parla di miracoli operati nel suo Nome, ma non a Lui graditi. Con questo mi guardo bene dall'esprimere giudizi su padre Amorth, e, quindi, non mi attribuisca, adesso, cose che non ho scritto.
 

 

       

       -come ultima cosa vi scrivo questo: in uno dei suoi numerosi messaggi ai veggenti di Medjugorje, Maria Santissima ha affermato che quelle sono le sue ultime apparizioni sulla terra e tale messaggio non è affatto sconosciuto:
 

 

Risposta:
       "Chi vivrà, vedrà". Quante cose sono state dette nei primi anni di Medjugorje, che ora sono dimenticate. Vedrà che saranno dimenticate anche queste, e/o si troverà un' arrampicata sugli specchi che consentirà di salvare capra e cavoli, e/o si dirà che le preghiere dei veggenti o di chi per loro sono state in grado di far cambiare idea alla Madonna.
 

 

       

vi chiedo, allora, se lì, a Medjugorje, si fossero inventato tutto quanto, sarebbero stati davvero così sconsiderati da dire che quelle sono le ultime apparizioni della Madonna? E se qualcuno si fosse inventato altre apparizioni, anche messe meglio in scena, cosa avrebbero fatto? Scatenare una guerra tra più Madonne? Sostenere che la loro è la vera Vergine e gli altri sono degli impostori. Non credo che tali episodi avrebbero fatto una buona pubblicità, ma avrebbero creato solo confusione. Meglio dunque non dirla una cosa simile e non rischiare. Ma poiché le apparizioni sono vere, quelle sono state proprio "verba Mariae".

Non aggiungo altro perché ce ne sarebbe ancora da dire sulle mostruosità che scrivete nel vostro sito e su Medjugorje. Quanto al caro Frère Michel de la Sainte Tninité, il demonio non poteva trovare un servo migliore, disposto come è alle illazioni, alle manipolazioni e alla menzogna.

 

 

Risposta:
       Senta, Frére Michel è un religioso, punta di diamante di una giovane ma combattiva congregazione, mai colpita da censure Vaticane, i Piccoli Fratelli del Sacro Cuore. Ultimamente, alla ricerca di ulteriore ascesi, ha lasciato con il permesso dei Superiori tale congregazione e si è ritirato a vita eremitica.
       Questa è la carità che le insegnano a Medjugorje (e/o nei gruppi collegati)? Lo sa che il Comandamento "Non dire falsa testimonianza", proibisce anche i giudizi avventati? E che il Catechismo dice che si deve dare sempre per scontata la buona fede altrui, fino a prova contraria (e quando arriva la prova contraria, va discussa nei limiti di un ragionevole dubbio)?
       Contro i fatti non ci sono argomenti, e quando non ci sono argomenti si cerca di denigrare non le tesi altrui, ma le persone. Inoltre, anche per forma mentis (nella vita civile era un insigne matematico, l' equivalente di un docente della nostra Normale di Pisa), non è persona da correre dietro alle illazioni, alle manipolazioni e alla menzogna. Per curiosità, prebbe dirci una sola di tali "illazioni, manipolazioni e menzogne"?
 

 

       

Se volete informatevi, quantomeno per sola curiosità sugli eventi e per la ricerca della verità, sul sito italiano di Medjugorje [-] Vi sollecito anche a dire quello che pensate a chi di dovere: se avete qualcosa contro papa Benedetto, contro Ruini, se avete dubbi sugli atteggiameni della Chiesa, finitela di criticare, finitela di offendere; perchè non mandate una lettera alla segreteria di Stato vaticana? Lo sapete, poi, che anche il Papa ha il suo indirizzo e-mail? Parlate con lui e credo che vi possa chiarire le idee (e magari già che c'è esorcizzarvi). Io, nella speranza che mi diate una risposta decente, senza affermazioni sostenute da false prove, chiedo allo Spirito Santo di illuminarci tutti e alla Vergine Santa di...Nazareth (così mettiamo d'accordo tutti quanti!) di benedirci e proteggerci;
 

 

Risposta:
       Circa il comunicare con il Vaticano, un nostro amico ha un'esperienza personale al riguardo: ha scritto al postulatore della causa di beatificazione di Giovanni Paolo II, per chiedere l'indirizzo del Promotore di Giustizia (il c.d. "Avvocato del diavolo"); ebbene, gli è stato risposto, di andarselo a cercare da solo sul sito del Vicariato.
 

 

       

per il resto non resta che dire "dignare me laudare te Virgo Sacrata, da mihi virtute contra hostes tuos".

Valerio

 

 

Risposta:
       Il testo esatto sarebbe... virtutem (accusativo)... Ma fidando nella sua buona volontà, le rispondiamo:
       Hodie et semper nos cum Sponso et Prole pia benedicat Virgo Maria.

Marianus

 

 

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