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Mons. Carraro in sinagoga:
ha ricevuto i 30 denari?


“Pellegrinaggio” in sinagoga del Vescovo Carraro,
con eretici e scismatici vari,
dagli ebrei che non riconoscono la Divinità di Gesù Cristo
A SCUOLA DAL RABBINO!

      

Gesù Cristo, la Chiesa e gli ebrei increduli. La vera carità verso di essi.
Qual è il tradizionale insegnamento della Chiesa a proposito dell’ebraismo? Che dopo la crocifissione di Gesù Cristo, è la Chiesa ed essa soltanto l’autentica erede delle Scritture e delle profezie messianiche dell’Antico Testamento, realizzatesi poi nel Nuovo Testamento. Che solo in Gesù Cristo vi è la salvezza; che ricade sui giudei la colpa, sia soggettiva che oggettiva, di non aver voluto riconoscere il Messia (“Se non fossi venuto e non avessi loro parlato, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa per il loro peccato … Se non avessi fatto tra loro le opere che nessun altro ha fatto, non avrebbero colpa; ma ora, benché abbiano veduto, pure odiano me e il Padre mio, Gv. 15, 22-24); che il deicidio è fondato, si pensi solo alle parole di San Pietro il primo Papa, rivolte al Sinedrio: “Sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele che nel nome di Gesù Cristo Nazareno, che voi crocifiggeste e che Dio resuscitò dalla morte … quest’uomo sta davanti a voi risanato”, Atti 4, 10 e ancora “e tutto il popolo rispose: «Ricada il suo sangue su di noi e sui nostri figli»” Mt. 27, 25); che persecuzioni, battiture, tentativi di assassinio erano esperienza quotidiana degli Apostoli e dei primi cristiani da

 


La sinagoga con la benda sugli occhi, a significarne l’incredulità. In una mano ha le Scritture con le profezie sul Cristo che non seppe leggere, nell’altra la lancia spezzata con cui lo trafisse.
Anonimo borgognone, 1280-98. Strasburgo. Cattedrale. Portale Sud.

parte israelitica (“I giudei dell’Asia, veduto Paolo nel tempio, sobillarono tutta la folla … e impadronitisi di Paolo … tentavano di ucciderlo. .. Togli dal mondo costui: non è degno di vivere … I giudei ordirono una congiura e si votarono con anatema a non mangiare e non bere, finché non avessero ucciso Paolo”, Atti 21, 27-31; 22, 22; 23, 12; 26, 21); che gli ebrei postbiblici sono “rami stroncati … dalla santa radice; recisi per la loro incredulità” (Rm. 11, 17-17, 20), giudei che “uccisero il Signore Gesù e i Profeti e ferocemente hanno perseguitato noi; a Dio spiacenti e nemici del genere umano, impedendoci di predicare ai Gentili per salvarli; colmando così sempre più la misura dei loro peccati. Ma l’ira di Dio è ormai su di essi totale e definitiva” (1a Tess. 2, 14-16); che Dio conserva gli ebrei in testimonianza delle Sacre Scritture e che l’irrevocabilità delle promesse di Dio verso di essi, di cui parla San Paolo, non si applica però a coloro che continuano a rifiutare Gesù come Dio: infatti solo “se non persistono nell’incredulità [saranno] innestati di nuovo” (Rm.11, 23); che la conversione in massa degli ebrei è prevista alla fine dei tempi, di cui costituisce uno dei segni più importanti, cfr. Monsignor Pier Carlo Landucci, La vera carità verso il popolo ebreo, in Renovatio n. 3, 1982, pp. 349-363. Per non parlare delle filiazioni moderne del giudaismo, a cominciare dalla massoneria fino al sionismo.



Giotto:
Il tradimento di Giuda


San Zeno, Vescovo e Patrono di Verona (360-380 d.C.), e gli ebrei.
“Le parole umane vengono meno di fronte all’empietà del popolo giudaico che superò con l’intolleranza del suo cuore ostinato la pazienza di Dio. La sua, infatti, non è una colpa lieve, dal momento che se ne lamenta Colui che avrebbe anche potuto punirlo all’istante. […] Il Signore decise di bollarli con la testimonianza del cielo e della terra, affinché soggiacessero al giusto giudizio per la loro inescusabile scelleratezza. Ciò appunto ebbe compimento con la Passione del Signore: il cielo a mezzogiorno perdette la sua luce, la terra alla sera la sua stabilità per l’eccessivo tremore. […] Esperti della Legge, apprendete dalla parola di Dio stesso che i Giudei non possono celebrare legittimamente la Pasqua. Dio chiama la Sinagoga spelonca di briganti, la cattedra dei sacerdoti peste, il sacrificio macello canino, i digiuni odio, il popolo razza di vipere”, San Zeno, I Discorsi. Biblioteca Ambrosiana. Città Nuova Editrice. 1987 Milano-Roma. Discorso n. 47 (II, 25) p. 189 e Discorso n. 25 (II, 68) p. 297.



San Zeno.


“Io sono la risurrezione e la vita;
chi crede in me, anche se muore, vivrà;
chiunque vive e crede in me,
non morirà in eterno”
(Gv. 11, 25-26).

Le orribili bestemmie vomitate dal Talmud ebraico contro Gesù, la Madonna e i cristiani. Per il Talmud, che è il codice dell’ebraismo, Gesù sarebbe stato figlio di una meretrice, un mago, crocifisso e sepolto nell’inferno. Altrove la Madonna è chiamata anche escremento. I cristiani sono ritenuti idolatri, peggiori dei Turchi, immondi, impuri, omicidi, figli del diavolo ecc. Si ha il dovere di evitarli e di fare loro del bene, anche se ammalati; devono stare al servizio degl’israeliti, che



Gesù cade sotto il peso della croce, in penitenza delle molte cadute nel peccato degli uomini.

possono fingersi cristiani (marrani) per lucrare posti e prebende, col che si capiscono gli antichi bandi di espulsione degli ebrei, a causa delle loro usure e conversioni per interesse. In un passo viene addirittura promesso a coloro che uccidono i cristiani il paradiso nel posto più elevato, cf. “Zohar I, 38 b. e 39 a.”; “Hilkhoth Akum X, 1”; “ibidem X, 7”. Cfr. altresì Mons. Giovambattista Pranaitis, Christianus in Talmude Judaeorum, Tumminelli e C. editori, Roma - Milano, 1939. Naturalmente di questi orribili insulti contro la santità di Gesù Cristo e della Vergine Immacolata nessun rabbinochiedescusa.
17 gennaio 2005: Carraro va per la prima volta in sinagoga a rinnegare Gesù Cristo.
Quel giorno il settimanale diocesano del telegenico don Bruno Fasani raccomandava ai cattolici cha accompagnavano Carraro in sinagoga, di entrarvi a capo devotamente coperto con la chippà, di non vestire scollacciati (come i parrocchiani usano fare in chiesa, di fronte al vero Dio), di non portare crocifissi, di non farsi il segno di croce, in una parola di abiurare alla propria Fede nell’unico Salvatore, come poi avrebbe fatto il loro “Pastore”, il “saggio” Vescovo Carraro, fra gli applausi di mondani, carrieristi e nemici della Chiesa. Di fronte ai rancorosi attacchi del Rabbino alla Chiesa sullo stesso foglio diocesano, Carraro chiedeva scusa agli ebrei, vergognandosi dei suoi predecessori Vescovi, colpevoli di avere molta più Fede di lui nel Dio vero della Santissima Trinità, Padre, Figliuolo e Spirito Santo e nell’unico Salvatore e Signore nostro, Gesù Cristo. Anziché richiamare i

giudei all’indispensabilità di credere in Gesù Cristo per salvarsi, Carraro andava in sinagoga a confermarli nell’incredulità, scandalizzando per di più i buoni cristiani. Per riparare a un così grande tradimento della Fede e per stornare gl’inevitabili castighi dal Cielo, i cattolici tradizionalisti di Sacrum Imperium organizzavano, in concomitanza, una Santa Messa di riparazione in lingua latina e in rito romano antico.

17 gennaio 2006: Carraro di nuovo in sinagoga. Perseverare diabolicum! Un anno dopo Carraro ci riprova e, come ha dichiarato don Sergio Gaburro (delegato episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso), torna in sinagoga per mettersi in ascolto della “lettura ebraica” del primo Comandamento, “Io sono il Signore Dio tuo”. Cioè desidera apprendere dalle vive parole del Rabbino che il vero Dio non è il nostro Redentore Gesù Cristo, anche se poi pregheranno assieme (chi?). Segue la lettura di un brano veterotestamentario, dove si afferma che “nel tempio anche i nemici possono entrare per pregare”, con probabile allusione, forse, tra i nemici, ai cristiani. Segue ancora la presentazione di un volume commemorativo dello “storico” atto apostatico del 2005.




Cristo, Salvatore del mondo
Sec. XVI. Dipinto di scuola renana.

Via A. Pisano, 16 - 37131 Verona - Tel. 347/3603084
Sito: www.traditio.it - E-mail: sacrum.imperium@katamail.com

Verona, 14 gennaio 2006 Sant’Ilario Vescovo
Confessore e Dottore della chiesa
Sub Christi Regis vexillis militare gloriamur

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