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Perché non dovrei denunciare le cose che gli altri non arrossiscono di fare?(San Girolamo)
La conoscenza cresce solo se ama la verità” (Benedetto XVI)
Sono d’accordo, allora parliamo di questa verità
La crisi nella Chiesa
di  Claudia Marus

       La crisi nella Chiesa e l'opera distruttrice di alcuni suoi alti esponenti.

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazion

       Tra il 25 e 27 settembre c.a. si è tenuta alla Facoltà Teologica di Fulda (de.) la riunione autunnale della Conferenza Episcopale Tedesca, presieduta dal suo Presidente Robert Zöllitsch. Tema della riunione: “Analizzare le cause della fuoriuscita di tanti cattolici dalla Chiesa”.

 

 

       Ma chi è Robert Zöllitsch?
       Zöllitsch è stato nominato Arcivescovo di Friburgo nel 2003 da Giovanni Paolo II e nel 2008 Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, come candidato preferito di Lehmann (suo predecessore) contro il desiderio di Benedetto XVI che avrebbe voluto Reinhold Marx.
       Zöllitsch è giudicato “un progressista”. Egli afferma che il celibato dei sacerdoti “dovrebbe essere volontario e non teologicamente necessario” e che accetta le unioni civili degli omosessuali. Compiendo un abuso di potere, ha anche vietato a un sacerdote della sua diocesi di celebrare la Messa Tridentina, “perché non si devono girare all’indietro le lancette della storia”.
       Chiedo: Dr Zöllitsch, ma è sicuro che il suo orologio funzioni bene? E come la mette con i 2000 anni di storia della Chiesa Cattolica?
       Ma proseguiamo.

 

 

       Friburgo 21 Aprile 2009. (Lifesitenews.com ) Secondo il Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca [Zöllitsch], la morte di Gesù Cristo, non è stata un atto di redenzione di Dio per liberare la natura umana dalle catene del peccato e aprirgli la via del Cielo.
       L’Arcivescovo Zöllitsch ha pubblicamente negato il dogma fondamentale cristiano della natura sacrificale della morte di Cristo, anche in una sua recente intervista alla TV tedesca. Zöllitsch ha pubblicamente affermato che “Cristo non è morto per i peccati della gente come se Dio avesse preparato un’offerta sacrificale, un capro espiatorio”. Piuttosto, Gesù ha offerto soltanto “solidarietà” ai poveri e ai sofferenti, e “questa è la grande prospettiva, questa tremenda solidarietà”.

       L’intervistatore ha chiesto: “Dunque lei non descriverebbe più la cosa come se Dio avesse donato Suo Figlio, perché gli uomini erano talmente peccatori? Non lo descriverebbe più così?”
       Monsignor Zöllitsch ha risposto: “NO”.
(dal sito Messainlatino.it )

 

 

       Dunque Zöllitsch non è solo progressista, ma anche eretico.

       Nessuna sorpresa, allora: Zöllitsch è stato il candidato favorito del suo predecessore alla presidenza della Conferenza Episcopale, card. Lehmann, che si è dimesso PRIMA del tempo, proprio per impedire all’appena nominato Arcivescovo di Monaco e Frisinga di essere eletto a quella carica, anche se FAVORITO da Ratzinger. Il card. Lehmann a sua volta era stato assistente ricercatore del teologo (eretico) Rahner, la cui filosofia era stata influenzata dal nazista Heidegger, di quel Rahner con cui il giovane Ratzinger aveva collaborato.
       Dimenticavo: Zöllitsch NON È ANTISEMITA, quindi ha il futuro assicurato.

 

 

       Tema della riunione era dunque “Analizzare le cause della fuoriuscita di tanti cattolici dalla Chiesa”, ma, tradotto in termini più reali, il punto focale era la “mancanza di introiti” dovuti all’abbandono dei cattolici tedeschi, si parla di 120.000 fedeli solamente nel 2008 [in Germania si pagano le tasse per poter far parte della Chiesa Cattolica]. Quindi c'è MOLTA preoccupazione, si è incolpata la crisi finanziaria, ma sappiamo bene CHI sono i colpevoli, e che è stata VOLUTA.

 

 

 

MARX SCRIVE A MARX

       La situazione non sarebbe meno triste e meno penosa se la presidenza delle C.E. fosse andata a Reinhold Marx.
L’Arcivescovo di Monaco e di Frisinga Reinhold Marx ha cecentemente, a metà ottobre, dichiarato durante una intervista alla TV tedesca di aver scritto un libro: “Il Capitale”. In questo libro scrive al suo omonimo che la teoria del  comunismo è in sé buona, ma che non era del tutto d’accordo con il  “modo della sua attuazione”. L’intervista continua sui temi a lui cari: lo stato sociale (facendo da gran cassa alla lobby socialista fautrice della nuova dottrina sociale della Chiesa), il capitalismo e il comunismo, sul quale si interroga se “non sia stato messo da parte troppo presto” [non si preoccupi, è vivo e vegeto, solo ha cambiato faccia, diciamo che si è modernizzato!]. Reinhold Marx ammette che la Chiesa cattolica NON è riuscita a staccarsi del tutto dal comunismo [chissà Roncalli come ne sarebbe contento se lo sentisse…], nel contempo l’attacca con forza perché secondo lui essa DEVE adattarsi alla realtà odierna che contempla le unioni tra i gay e il diritto dei divorziati ai sacramenti. Reinhold Marx spera in “una libertà più ampia” aggiunta a responsabilità del tipo: «È sufficiente che un uomo dica alla compagna “Ti amo”»: è inutile e superfluo il matrimonio.
       A questo punto eliminiamo anche i funerali: un passo oltre la cremazione [come è avvenuto a Torino nel giorno dei morti dove hanno gettato dal colle della Superga –tanto caro ai massoni!– le ceneri direttamente nel Po], data la mancanza di spazio nei grandi cimiteri cittadini, che ne dice, Dr Marx? Ma così non avrete altri motivi di lamentela, anche da parte dei parroci, per mancanza di introiti?

 

 

       Reinhold Marx ammette l’influenza dei Vescovi sui partiti, lamenta la scarsa partecipazione alle elezioni e vede ridursi l’influsso cristiano sulla società.
       C’è da notare che non gli fa difetto l’ipocrisia che condivide ampiamente con i “suoi fratelli”!
       Ma la vera natura del personaggio [figlio di un sindacalista] la si deduce da un suo discorso nell’ambito di una conferenza dell’Opus Dei nei saloni della Deutsche Bank a Berlino il 27-10-2007. Nessuno dei presenti che non fosse stato preventivamente informato del suo stato, avrebbe potuto indovinare quale professione esercitasse, né la sua eventuale appartenenza a qualche partito politico o a qualche istituzione statale.

 

 

       Ecco alcune perle del suo discorso:
       «Sì allo Stato secolare, non vi è altra alternativa. Nessun ritorno.
       Dite di sì a uno Stato con una concezione del mondo aperta.
       Se qualcuno pretendesse da me che il cristianesimo divenisse religione di Stato, gli risponderei: “Lungi da me, Satana” (sic!).

       Un imperatore cattolico-romano non era certamente legato al pensiero evangelico (sic).
       La conversione di un intero popolo è assolutamente inconcepibile.
       Durante l’avvenimento del Golgota, Dio ha certamente permesso che i demoni della paura e altri bassi sentimenti umani, si siano sfogati sotto la Croce per esaurirvisi completamente».
       Sono seguiti motti ironici contro la resistenza di alcune parrocchie lontane (perché ancora cattoliche e contrarie ai nuovi gruppi modernisti!). L’Opus Dei ha applaudito. (Dal bollettino d’informazione della Fraternità San Pio X)

 

 

       Dr Marx, l’ha studiata la storia tedesca, la storia della SUA terra? Se lo ricorda per caso Carlo Magno, l’Imperatore cristiano del Sacro Romano Impero (in seguito Nazione tedesca)? La voglio aiutare.

 

 

       Carlo Magno era anche un gran devoto di S. Michele Arcangelo, ora vigorosamente depennato dal ConcilioVaticano II.        La sua devozione, divenuta in seguito un vero e proprio “patto”, si deve a San Bonifacio, e iniziò la notte di Natale dell’800 quando fu incoronato. PER MILLE ANNI San Michele è stato il protettore e difensore del Sacro Romano Impero, contro l’invasione delle orde mongole, dei Tartari nel 933, degli Ungari nel 955, che minacciavano il cristianesimo in Europa.Le molte chiese dedicategli sul suolo tedesco ne dànno ampia testimonianza.
       Altri tempi, altri UOMINI…

 

 

     

        Oh creature sciocche, / quanta ignoranza è quella che vi offende(Dante, Inferno VII)

       Purtroppo tanta ignoranza offende anche noi cristiani.
      Vogliamo qui in una parola riassumere la causa più grave dell’OFFESA e delle sue tragiche conseguenze. Si chiama MASSONERIA.

 

 

       Cito da “Il vitello d’oro” di Orio Nardi (edizioni Salpan) pag.71.
       «Il fine primario della Chiesa e il fondamento della sua esistenza, cioè la configurazione della umanità con Cristo per la gloria di Dio, non sono in accordo con il fine primario della massoneria, che vuole edificare la società umana come tempio laicista dell’umanità; e l’umanità massonica non coincide assolutamente con l’humanitas cristiana. Esse hanno scopi totalmente diversi. La dichiarazione dei Vescovi tedeschi precisa che dall’agire comune “non… deve però risultare l’impressione che la Chiesa abbia motivo di ritenere superato il suo atteggiamento di messa in guardia e di rifiuto nei confronti della massoneria”.
       Quando si pensa che, per amore di questi scopi comuni, “dovremmo seppellire le vecchie difficoltà”, si deve dire che qui si tratta di difficoltà che hanno fondamento in quel progetto della Chiesa, di cui non possiamo disporre. “Seppellirle“ può certamente significare solo fare come se non esistessero più, benché continuino veramente a sussistere come realtà.
       L’accettazione della visione del mondo dei massoni da parte dei membri della Chiesa, i quali hanno “seppellito queste vecchie difficoltà”, ha prodotto conseguenze nefaste.
       La supposta comunanza non raggiunge velocemente i suoi limiti quando l’aborto è annoverato fra i diritti dell’uomo così come lo è il diritto alla procreazione? Questo però è avvenuto nella tredicesima delle tesi massoniche Tesi fino all’anno 2000». (Stimpfle) (1)

 

 

(1) Citazione in riquadro di pag. 71: Stimpfle Joseph, Arcivescovo di Augusta, presidente della Commissione Episcopale Tedesca incaricata per l’inchiesta sulla massoneria, 1986.

       DUNQUE L’UMANITÀ MASSONICA NON COINCIDE ASSOLUTAMENTE CON L’HUMANITAS CRISTIANA.
       Dunque uno dei due è di troppo e deve cedere il passo.
       Fatto, ma NON è stato come noi cristiani avremmo sperato avvenisse da parte del clero della Chiesa Cattolica Apostolica Romana. HANNO CEDUTO LORO, cioè hanno “seppellito le vecchie difficoltà” disponendo in tal modo di quel progetto della Chiesa del quale non potevano disporre! E gli spaventosi risultati si sono visti e si vedono in un crescendo giornaliero.

 

 

       Se già non bastasse tutto lo scempio compiuto, ecco ora LA (NUOVA) SACRA BIBBIA edita dalla CEI. Sulla copertina azzurra spicca in oro il ramoscello di acacia (2), il logo-distintivo classico dei massoni, con una variante: verso la parte finale due rametti e una stella a otto punte, in più il tutto dà (volutamente) l’idea di una croce rovesciata. IL SIMBOLO MASSONICO SATANICO per eccellenza.

 

(2) Il ramoscello di acacia nel rito dell’iniziazione massonica del 3° grado ha un posto predominante in quanto simboleggia la risurrezione.

 

       Dovremmo parlare ora del “dossier Gagnon”. Gagnon, fu nominato Cardinale da G.Paolo II.
       Sull'ultimo numero della principale rivista cattolica in lingua inglese "Inside the Vatican", il giornalista Robert Moynihan racconta della sua intervista a un "monsignore", anonimo, indicatogli dal Cardinal Gagnon poco prima che quest'ultimo morisse. Il "monsignore" è il depositario del mistero relativo all'affiliazione massonica di Bugnini (noto anche agli addetti ai lavori con nome in codice "BUAN", BU per Bugnini, AN per Annibale).

 

 

       Ma non solo! Sappiamo infatti anche dal libro di Mons. Marinelli (Via col vento in Vaticano) che Gagnon fu redattore di un dettagliatissimo dossier sui Massoni in Vaticano (vedi pagg. 57-59). Commentano i "Millenari": "Il materiale raccolto fu interessante e rivoluzionario. Il presidente della commissione monsignor Gagnon stette per tre mesi impegnato a stendere una voluminosa relazione che alla massoneria vaticana apparve subito scottante e pericolosa: si facevano i nomi e le attività occulte di certi personaggi di curia".

 

 

       Questo dossier fu rubato fra il 31 maggio ed il 1° giugno del 1974 dalla scrivania di Mons. Mester (collaboratore di Gagnon). Il Cardinale così rifece il dossier di suo pugno e chiese udienza. Non gli fu accordata, capì l'antifona e dopo qualche anno se ne tornò in Canada.
       Ma la questione di Bugnini è fondamentale. Le lettere qui citate e indirizzate a Bugnini dal Gran Maestro furono pubblicate da "30 Giorni" nel 1991 in un articolo a firma di Andrea Tornielli.
[Tratto da “Inside the Vatican” a firma del direttore Dr Robert Moynihan citato nel sito “Fides et Forma” ottima fonte per molto altro].

 

 

       Annibale Bugnini, professore di liturgia alla Lateranense dal 1959 al ’62,  fu uno dei principali promotori della rifoma liturgica, autore della Messa del Novus Ordo sostenuto in questo da Paolo VI da cui ne aveva ricevuto l’incarico e con il quale aveva passato “molte ore” per farne la stesura. Fu nominato anche Arcivescovo nel 1972, ma essendo in odore di massoneria, fu inviato come pronunzio apostolico in Iran nel 1976.
       Cito qui dal testo di John Kennet Weisskittel “The Bugnini File: A Study in Ecclesail Subversion” in italiano: “Il dossier Bugnini: uno studio di sovversione ecclesiale”. (Se volete leggere tutto il dossier, lo trovate sul sito “Fides et Forma”)

 

 

Nome in codice:”Buan”

       «Caro Buan [lettera del 14 luglio 1964 che inizia così],
Noi la informiamo del compito che il Consiglio dei Fratelli in accordo con il Gran Maestro e i Principi al trono hanno stabilito per Lei, e La incarichiamo: … di diffondere la de-cristianizzazione confondendo i riti e le lingue, e di aizzare preti, Vescovi e Cardinali gli uni contro gli altri.
La babele linguistica e rituale per noi significa la vittoria, poiché l’unità linguistica e rituale è stata la forza della Chiesa…Tutto deve avvenire entro una decina di anni».

 

 

       Ed ecco la risposta presuntamente data dal Bugnini il 2 luglio1967:
       «Stimatissimo Gran Maestro, …i passi verso la secolarizzazione sono stati compiuti rapidamente […] A questo punto possiamo cantare vittoria, dato che l’uso del vernacolare è sovrano in tutta la liturgia, comprese le parti essenziali… C’è la massima libertà di scelta per le varie formule, permettendo persino iniziative personali… e il caos… Penso di avere seminato bene... in accordo con le Sue istruzioni. Ho dovuto lottare con tutti gli artifici per avere l’approvazione papale, alla faccia dei miei nemici nella Congregazione per i Riti. Fortunatamente per noi, siamo stati spalleggiati dai nostri amici e fratelli della Universa laus , che sono leali. La ringrazio per la somma inviatami… Un  abbraccio.
Suo fratello Buan.»
       Credo che i commenti siano superflui, comunque il dossier intero è a dir poco raccapricciante.

 

 

       Durante la seconda settimana di ottobre 2009 l’Italia è stata spazzata da venti gelidi e fortissimi che hanno provocato danni un po’ dovunque.
       A Roma la grande statua dorata della Madonna che luccicava dal Gianicolo è finita a terra andando a pezzi. Ho avuto immediatamente un bruttissimo presagio, e non sono stata la sola.
       Quello che è avvenuto negli ultimi giorni me ne ha dato la conferma.

 

       In Vaticano, lunedì 19 ottobre 2009, viene annunciata una conferenza stampa in gran fretta, i giornalisti vengono avvisati solo 24 ore prima per cellulare e al loro arrivo non trovano neppure un documento sull’argomento della conferenza. Benedetto XVI annuncia “l’abbraccio ecumenico” con gli anglicani.
       La notizia viene data dalle tre reti TV il 20 Ottobre con poche parole scarne di Levada, Prefetto alla Congregazione per la Fede, che legge: “Il Papa si augura così di rispondere al desiderio di numerosi anglicani che si rivolgono alla Chiesa cattolica, e nel contempo vogliono preservare il loro patrimonio anglicano” [non lo mettiamo minimamente in dubbio: il patrimonio, in senso di usi, costumi e ricchezza].
       Ulteriore commento: “L’unità della Chiesa, come lo mostra la sua storia (?), non richiede un’uniformità che ignori la diversità culturale”. Macchiavelli puro.

 

 

       L’ecumenismo, leggi sincretismo religioso, va avanti a gonfie vele. Benvenuti nella casa della tolleranza comune. Fuori gli uni , i cattolici, dentro gli altri.
       Küng, il teologo eretico entrato a far parte della massoneria tedesca (3), l’ha definita “il Commonwealth delle religioni”.
       Il Commonwealth è l’associazione volontaria di 53 Stati indipendenti e sovrani che si consultano e cooperano nell’interesse comune dei loro popoli, per promuovere la comprensione internazionale e la pace del mondo (L’abbiamo notato!).

 

(3) COLONIA. Il teologo e scienziato delle religioni Hans Küng è stato insignito ieri ( 18.05.07 ) a Colonia del “premio della cultura dai massoni tedeschi“. Il Gran Maestro Jens Oberheide ha onorato Küng in quanto libero, coraggioso pensatore e per il costante impegno nel dialogo delle culture. Küng è l’iniziatore della fondazione “Etica mondiale” che ha alla base i valori per una comprensione generale delle religioni in un mondo globalizzato. “Lei interpreta il nostro profondo sentire massonico”, così Oberheide,poiché l'ideale comune di un fondamento etico basato sui diritti dell'uomo, l'incoraggiamento alla libertà, uguaglianza e fraternità, è fondamentale per noi massoni” (= Rivoluzione francese = rivoluzione permanente).
Un altro massone, Pleigten, disse di Küng: “Egli conserva l'origine e la primitiva forza attiva del giovane cristianesimo quando era ancora un movimento e non costruzione e mausoleo”.
Il premio è incoraggiamento e onorificenza. La speranza é l’ ultima a morire, e sta alla base di ogni grande nuovo inizio”, così Küng.

 

CONCLUSIONE

       Gli scopi principali sono stati raggiunti:
       • Lo stravolgimento della formula della trasunstaziazione: “Questo è il mio sangue che verrà versato per voi e per TUTTI (non per MOLTI, come appunto dicono da 2000 anni il Vangelo e la formula del Rito Romano)
       • Le negazione della Redenzione (per bocca di Zöllitsch)
       • La negazione del ruolo di Maria Santissima come Corredentrice

 

 

 

SIAMO STUFI...

       Siamo stufi dello sconquasso sociale e spirituale provocato dal collasso della ormai ex Chiesa cattolica, in tutti i campi, compresi quelli istituzionali.
       Siamo stufi di quelli che l’hanno provocato.
       Siamo stufi di scandali pedofili nel “seno” della Chiesa cattolica, che dal 2006 sono addirittura aumentati del 54%.
       Siamo stufi di leggere sulla stampa anche straniera, il London Daily Mail, che il maestro delle cerimonie... è stato colto dalla polizia nella zona a luci rosse dei travestiti e, imbestialito, ha investito con la propria auto quella della polizia, facendo danni per 80.000 € e ferendo tre poliziotti (ma gli anglicani leggono i loro quotidiani?).

 

 

       Siamo stufi di leggere, come sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung del 21 ottobre, il più prestigioso quotidiano tedesco, che Levada, attuale Cardinal Prefetto per la Congregazione della Fede, ha lasciato in tutta fretta gli Stati Uniti con un passaporto diplomatico fornitogli dalla Santa Sede, perché un giudice federale vuole rendere pubblica la sua deposizione giurata nell'ambito dell'inchiesta che riguarda  l’arcidiocesi di Portland, Oregon, inquisita per scandali sessuali contro bambini e di bancarotta, accusandolo (in quanto Arcivescovo di quella  arcidiocesi dal 1986 al 1995) di aver coperto i presbiteri  colpevoli.

 

 

       Siamo stufi di personaggi alla Cardinal Schönborn, Arcivescovo di Vienna, che permette e tollera le mostre blasfeme nel museo diocesano, scatenando le ire di moltissimi cattolici, anche a livello internazionale, tanto da “dover” dare l’ordine di chiuderle. Ma non pago ha di nuovo fatto parlare di sé con una messa (?) in una delle più vecchie abbazie austriache, accompagnata da un’orchestra rock, dove lui ha distribuito, al posto delle ostie, dei pezzetti di un biscottone e alla fine ha permesso che le antiche e sacre volte fossero invase da una moltitudine di palloncini colorati.

 

 

       Siamo stufi di templi massonici camuffati, e neppure troppo, da chiese, come il nuovo santuario di Fatima o la chiesa a San Padre Pio (in S. Giovanni Rotondo) o la chiesa parrocchiale di Padergnone (in provincia di Brescia).
       Siamo stufi dei Papi che corrono nelle Sinagoghe o a Gerusalemme per prendere ordini dai LORO “cari fratelli maggiori”.
       Siamo stufi di sentire frasi di circostanza che esprimono “costernazione, stupore, rammarico, deplorazione da parte di un Card. Bertone o di un Mons. Lombardi, come UNICO commento a quella nefandezza tutta massonica, uscita dalla corte di giustizia di Strasburgo, che vuole proibire il Crocefisso nelle scuole e nelle sedi pubbliche italiane.
       Siamo stufi di una CEI che aveva espresso “contrarietà” nei confronti di una sentenza ideologica. Ideologica? Solo quello? Già, ma loro non possono andare oltre! Già, ma loro non possono andare oltre contro l’irresponsabile (come lo definisce Mons. Paglia) giudice della corte di Strasburgo, ove risiede un Parlamento TUTTO IMPRONTATO AL LAICISMO MASSONICO, AL QUALE UBBIDISCONO I GOVERNI EUROPEI! A questo punto NOI CATTOLICI vogliamo chiedere all’OCSE una dichiarazione internazionale che tuteli i nostri diritti, per proteggerci da forme di razzismo, di odio ideologico, di discriminazione, attacchi fisici...

 

       Siamo stufi di vedere famiglie distrutte, delitti, stupri, diffusione e consumo a livelli esponenziali di droghe e alcolici, di vedere la corruzione diventare endemica in tutti i settori, la volgarità diffusa e gratuita, la dissacrazione arrogante e irridente dei luoghi sacri...
       Siamo stufi e costernati nel constatare il silenzio assordante della Chiesa riguardo al criminale intento di diffondere una pandemia secondo il progetto malthusiano dei “fratelli” per la riduzione della popolazione mondiale.

 

 

 

       ECCO QUESTI SONO I MOTIVI, Dr Zöllitsch e Dr Marx, PER CUI TANTI CATTOLICI, disgustati da una Chiesa nella quale non si riconoscono più, VI HANNO VOLTATO LE SPALLE.

 

 

 

       Vogliamo la Chiesa di Cristo, quella del “TU ES PETRUS e su questa pietra IO edifico la MIA Chiesa”, NON la TUA! Voi, uomini di Chiesa, dovevate essere l’«alter Christus», dovevate pascere le anime, NON ucciderle.
       Noi vogliamo quella Chiesa, faro di luce per il mondo intero, che per secoli ha fatto grande l’Europa.

 

 

       Sento il ruggito della Bestia sopra le nostre teste, ma sento ancor più forte il grido di Santa Caterina da Siena rivolto ai veri responsabili del degrado spirituale, morale e politico: MALEDETTI !!!

Claudia Marus

 

 

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