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Sacrum Imperium
Movimento Legittimista


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COMUNICATO STAMPA

I tradizionalisti cattolici chiedono al Papa di privare della berretta cardinalizia e di destituire il Cardinale “islamico” Renato Martino, dopo le sue prese di posizione filo-castriste e pro Corano nelle scuole italiane

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

       Con una lettera a Benedetto XVI i tradizionalisti cattolici di Sacrum Imperium chiedono che il Cardinale Renato Martino sia privato della berretta cardinalizia e destituito, dopo le sue prese di posizione filo-castriste e pro Corano nelle scuole italiane. Ricevuto nel febbraio scorsoa L’Avana dal despota comunista, carnefice di tanti anticomunisti cubani, molti dei quali cattolici, l’Eminentissimo ha avuto un lungo e cordiale colloquio con Castro, durante il quale gli ha regalato il Compendio dell’insegnamento sociale della Chiesa, dichiarando che “Fidel Castro conosce la Dottrina Sociale della Chiesa” e che la Chiesa a Cuba non è più perseguitata (Ansa, 3 marzo 2006).
       Ieri, di fronte alle richieste della consulta islamica, infelicemente istituita presso il Ministero dell’Interno da Giuseppe Pisanu (il miglior Ministro dell’Interno che la sinistra abbia avuto nel Gabinetto di centro-destra), il Cardinale Martino ha espresso il suo favore per l'introduzione nelle scuole dell'ora alternativa di religione islamica, dando luogo a una plateale dimostrazione d’indifferentismo e di relativismo religioso, che sconfina nell’apostasia.
       I tradizionalisti biasimano inoltre il pacifismo unilaterale del Cardinale, che in un’intervista a L’Unità (18 gennaio 2003) addebitò all’Occidente le cause del terrorismo musulmano, nel disperato tentativo di assolvere l’Islam (“non si può accusare nessuna religione di fomentare la violenza”).dalle sue responsabilità e di salvare così il dialogo interreligioso, suicida e impopolare, voluto dal Concilio Vaticano II. In quella stessa intervista il Cardinale separava la Chiesa dall’Occidente, dimostrando un’avversione per il Primo Mondo, per gli Stati Uniti e per l’Europa che avrebbe trovato fertile discepolato nella sinistra radicale, quella che nei cortei urla “dieci, cento, mille Nassiriya”.
       Nel dicembre 2003 il Cardinale si levava a difesa del dittatore iracheno Saddam Hussein, "trattato come una vacca" dalle truppe statunitensi, ferendo la sensibilità dei cattolici d’Oltreoceano, degli alleati degli Stati Uniti e imbarazzando la stessa diplomazia vaticana.
       Benedetto XVI deluderebbe gravemente le speranze suscitate dopo la sua elezione di un’attenuazione dell’interminabile processo di autodemolizione della Chiesa, se non intervenisse prontamente contro questo “cardinale islamico”, le cui prese di posizione sono di gravissimo detrimento per la Fede cattolica; sono irrispettose della Chiesa, sola arca salvifica e di nostro Signore Gesù Cristo, unico Salvatore; costituiscono un oggettivo tradimento dei cristiani che soffrono la persecuzione del comunismo ateo e dell’Islam osservante; seminano sconcerto e scoramento tra i fedeli.

Il Coordinatore
Maurizio-G. Ruggiero

 

 

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