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WOJTYLA santo? - Approfondimenti
di Claudia Marus

      Santo subito?
      — No, grazie!

Invitiamo la Congregazione delle Cause dei Santi a prendere in seria considerazione quanto detto in questo articolo per verificare l' impossibile santità di GPII (ovviamente ci riferiamo sempre alla santità da altare).

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

       Ho letto con interesse l'articolo (doppio) (1), riguardante Woityla. Sapevo di questa storia già in giugno, ma volevo aspettare eventuali sviluppi, che ovviamente, almeno pubblicamente non sono stati diffusi.

 

(1) Karol Wojtyla e la sua amica del cuore   e    L'amica del cuore di Karol Wojtyla

       Comunque si sappia che la vera natura di questo legame non era sulla base di quello che si insinua, (tra l'altro bisogna solo guardare le foto di quella donna!) bensì molto peggio, ovvero di natura esoterica. D'altronde i bene informati sanno, che il "nostro" ha preso lezioni di recitazione (2), che ha applicato alla grande durante il suo nefando operato, con molto successo e il suo maestro era un seguace della famosa e famigerata "strega" Helena Blavatsky, creatrice della Teosofia (che negli ultimi tempi è sfociata nella New-Age) e adoratrice di Satana.
       Non sono fatti nuovi nel panorama ecclesiale e cattolico, se pensiamo a Hans Urs von Balthasar, teologo eretico, e Leon Bloy, scrittore che ha influenzato non poco il cattolicesimo nel '900.
       C'è sempre la stessa tipologia di donna vicina, con varianti sociali e/o culturali.

 


(2) vedasi a tal proposito l'articolo Karol Wojtyla attore

 

 

 

 

       Sempre di più, in molti siti internet a livello internazionale, si levano voci che hanno il coraggio di dire la verità storica, cioè a CHI dobbiamo dire grazie da 2000 anni, per le atrocità commesse allora come ora, cioè all'eterno perseguitato-persecutore, di cui Wojtyla (ebreo) e compagni sono stati e sono gli squallidi servitori.        Durante la sua visita in Terra Santa, Wojtyla-G.Paolo II scelse di sedersi su un trono con una croce capovolta gravata sullo schienale. Questo avvenne il 24 marzo del 2000, nella chiesa delle Beatitudini, a Korazim, il luogo dove Nostro Signore Gesù Cristo ha tenuto il “Discorso della Montagna”.

 

       Sedersi su un trono con la croce capovolta, invia un messaggio dalla simbologia contraddittoria.
       Da un lato, nonostante nessun Papa abbia mai usato questo simbolo, S. Pietro ha voluto essere crocefisso a testa in giù, esprimendo così la sua umiltà.
       Dall’altro, la croce capovolta rappresenta un classico simbolo usato dai peggiori nemici della Chiesa cattolica per schernire la Redenzione data da Cristo.
       Questo è il simbolo maggiormente usato dai Satanisti.

 

       Rimane il dubbio, come mai Wojtyla abbia usato questa straordinaria innovazione simbolica, senza dare alcuna spiegazione ai cattolici.
       Un adagio latino recita: “In dubio, libertas”. In altre parole, potrebbe essere affermato, che questo comportamento di Wojtyla-G.Paolo II dia un supporto indiretto al satanismo.

       Wojtyla durante una predica dinanzi a una folla di giovani di c.a 100.000 persone, ha ribadito la necessità del dialogo tra le tre religioni monoteiste (un chiodo fisso per promuovere “l’Illuminato” progetto di una sola religione mondiale , cioè nessuna, soprattutto non quella cristiana N.d.r.).

Claudia Marus

 


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