Precisiamo che articoli, recensioni, comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.

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Lettera al Papa
di  Gianluca Cruccas

A Sua Santità Benedetto XVI
Palazzo Apostolico
00120 - Città del Vaticano

Segnalato da Gianluca Cruccas

     Abbiamo l'impressione che Papa, Vescovi e Preti in genere, in forza del loro ordine credano di poter fare quel che vogliono, anche ciò che la Rivelazione e la Tradizione vietano; in altre parole sembra che abbiano perso la Fede, che non credano più in Dio e che non Lo temano. Tant'è che spesso ci si domanda:
     – Ma ci credono che esiste Dio? che esiste l'inferno? Come può il Papa accogliere, abbracciare e benedire i predicatori di eresie? coloro che maltrattano e calpestano il Corpo e il Sangue di N.S. Gesù Cristo?
     E tutti, Vescovi e Papa, non possono dire di non sapere, infatti sono stati ripetutamente e dettagliatamente informati, anche con lettera raccomandata (con relativa ricevuta di ritorno), e questo è il caso del Sig. Cruccas: ha scritto e documentato, ma nessuno lo degna di una risposta, né per dovere né per semplice educazione...
     E tuttavia, quando scriviamo di queste cose, qualcuno ci rimprovera un attacco sistematico nei confronti del Papa (che però noi scriviamo sempre in maiuscolo) Benedetto XVI, di essere troppo duri con lui.
     Premesso che non lo facciamo con piacere, ma costretti dal dovere che incombe su                     ogni Cattolico che abbia a cuore Dio, nostro Signore Gesù Cristo, la Sua
                    Chiesa e la nostra santa Religione, domandiamo: come dobbiamo essere
     con chi non rispetta e non fa rispettare il suo e nostro Dio Gesù?
     con chi abbraccia gli eretici e disprezza la Tradizione?
     con chi pensa solo a ingraziarsi gli ebrei (*) a discapito della verità e pur sapendo                     che continuano a disprezzare e odiare Gesù Cristo?
     con chi plaude al laicismo?
     con chi plaude al massonico ONU?
     con chi chiama la "cena" di Paolo VI (di sapore protestante, fatta con l'approvazio-
                    ne dei protestanti e gradita ai protestanti) rito ordinario della Chiesa
                    Cattolica, mentre si permette di chiamare "rito straordinario" la S.
                     Messa degli Apostoli, detta di San Pio V o tridentina?
     con chi pratica un apparente quanto falso tradizionalismo e continua l'opera
                    nefasta di Paolo VI e di Giovanni Paolo II con il suo ecumenismo a tutti i                     costi?
     con chi, nonostante il suo Motu Proprio, non ha mai dato il buon esempio
                    celebrando una Santa Messa in rito tridentino?

     con chi pare abbia emesso il Motu Proprio con il solo fine di togliere fedeli ai
                    preti veramente tradizionalisti?
(infatti perché non si fa ubbidire dai
                    Vescovi che nella loro quasi totalità lottano sfacciatamente e
                     scandalosamente contro il Motu Proprio?)

     Da quanto esposto in questa lettera ricaviamo una serie di errori, di eresie e di pratiche sacrileghe e profanatorie che elenchiamo a parte. (**)

     Tutto questo disordine religioso e morale la Madonna de La Salette lo predisse nel 1846, nel suo famoso segreto affidato a Melania, ma si tratta ovviamente di un segreto scomodo per i tanti Giuda dei nostri giorni, che con zelo si affannano a tenerlo nascosto, mentre imperterriti continuano a tradire Cristo.

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

       e per conoscenza:
       al Segretario di Stato Card. Tarcisio Bertone

       al Pref. della Congr. per la Dottrina della Fede
              Sua Ecc. Rev. ma Mons. William Joseph Levada

       al Pref. della Congr. per il Culto Divino e la Disciplina dei
               Sacramenti
              Sua Ecc. Rev. ma Card. Francis Arinze

       al Pref. della Congr. per il Clero
              Sua Ecc. Rev. ma Card. Darìo Castrillòn Hoyos

       al Pref. della Congr. per i Vescovi
              Sua Ecc. Rev. ma Card. Giovanni Battista Re

       al Pres. del Pontificio Consiglio per i Laici
              Sua Ecc. Rev. ma Mons. Stanislaw Rylko

       al Vescovo della Diocesi di Terni, Narni, Amelia
              Sua Ecc. Rev. ma Mons. Vincenzo Paglia

 


(*) Che significa l'esagramma giudaico sulla mitra
di Benedetto XVI?


L'Esagramma, o Stella a 6 punte è un simbolo antichissimo. Presso gli Ebrei esso rappresentava il regno

Amatissimo Santo Padre,
       
[...] Dentro alla grande gioia [...] si annida la preoccupazione che suscita nel mio cuore, come in quello di molti altri, l’esistenza all’interno della Chiesa di una realtà inquietante come è il Cammino Neocatecumenale.
       Personalmente ho frequentato il Cammino per circa tre anni e sono grato al Signore per avermi presto tratto fuori da quella realtà.

  Giudaico. Come Chiave di Salomone è rappresentato nei più antichi trattati di Magia. Ancora oggi è presente come parte centrale dell'emblema nazionale dello stato di Israele, ed è un simbolo dell'ebraismo. È anche utilizzato dalla Massoneria, in particolare dalla Gran Loggia d'Israele e dal Rito del Sacro Arco Reale di Gerusalemme (http://angolohermes.interfree.it/ simboli_main.html).

        E’ noto, Santo Padre, che il 29 Giugno di quest’anno sono scaduti i cinque anni di tempo concessi ad experimentum da Giovanni Paolo II per gli Statuti del Cammino Neocatecumenale, e sono anche a conoscenza delle norme impartite a Suo nome, circa la correzione della celebrazione Eucaristica, da parte della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti agli iniziatori del Cammino, in data 1 Dicembre 2005 [...]

 

(**) Per un più facile riscontro dei passi, facciamo precedere le citazioni da un numero posto entro parentesi quadre, numero ugualmente riscontrabile nell'elenco fatto a parte.

       Poiché sono venuto casualmente in possesso dell’Annuncio di Quaresima del 22 Febbraio 2006, fatto da Kiko in Spagna, e soprattutto di un video “shock” realizzato in occasione di una catechesi sempre di Kiko alle Comunità Neocatecumenali Umbre, tenutosi il 26 Settembre 2006 a Perugia, contenenti entrambi affermazioni e decisioni annunciate che sono in netto contrasto con il discorso da Lei pronunciato a loro pochi mesi prima, oltre ad un’infinità di teorie dottrinali “non Cattoliche” che Kiko, con perseveranza, continua imperterrito (1) ad insegnare, mi permetto, per amore alla Verità, di allegare il tutto alla presente lettera.

 

 

 

 


(1)
C'è da chiedersi come! Come può permettersi tanto? O qualcuno lo protegge o il superiore non sa farsi ubbidire...

       Ora mi appresterò a darle la mia testimonianza dei tre anni di vita passati nel Cammino Neocatecumenale, degli [1ae] abusi liturgici, catechetici e psicologici che costituiscono normale amministrazione quotidiana all’interno della vita di queste comunità, prassi generale di tutto il Cammino e non spiacevoli fenomeni isolati, di cui io sono a conoscenza non per sentito dire ma per averli vissuti in prima persona, sulla mia anima, con inevitabili conseguenze anche nella mia vita. [...]

 

 

       Mi rivolgo a Lei, Santo Padre, come un figlio ponendomi fra le sue braccia, nella certezza (2) che ho dentro di me che Lei mi ascolterà. [...]
       Entrai nel Cammino Neocatecumenale, precisamente nella Parrocchia di San Valentino di Terni. [...]

 

(2) Una certezza evidentemente delusa, se dopo tanto tempo dal Vaticano non è arrivata un briciolo di risposta! Tutti sordi? Non ce n'è uno che faccia il proprio dovere?

       Durante le catechesi iniziali ci fu dato un questionario con la seguente domanda: “Si può offendere Dio senza offendere allo stesso tempo il prossimo e se stessi?” Io pensai e scrissi che Dio è sempre il principale offeso dal peccato, ma naturalmente i catechisti ci dissero che questa era un’eresia (3), perché [2ae] Dio per sua stessa natura non è offendibile e che l’offesa è solo rivolta a se stessi e agli altri; tutto ciò avvenne davanti ai Sacerdoti che non dissero nulla. (4) (Ma è il contrario di ciò che insegna la Sacra scrittura, il Magistero della Chiesa) [...] Io contestai la loro affermazione e rifiutai dentro di me la loro spiegazione. Considerando il fatto che ero digiuno da qualsiasi nozione di Catechismo della Chiesa Cattolica, non ebbi la capacità di contestare dottrinalmente la loro affermazione, e tenni il mio pensiero per me.[...]

 

 


(3)
... secondo la nuova dottrina del NC.

(4) Anche questo è peccato: peccato di omissione.

       Accadde che la sera della Vigilia di Pentecoste, io e la mia ragazza fummo invitati da un Sacerdote all’Eucaristia che lui presiedeva per una Comunità del Cammino.
       Quando arrivammo ci rendemmo conto che la comunità era la famigerata Prima Comunità di Campomicciolo, una delle più anziane di Terni, nota a tutti per la particolare chiusura, difatti in disubbidienza alle norme dello Statuto (5) del Cammino NC, che afferma che tutte le Eucaristie sono tassativamente aperte a chiunque, fummo con vari tentativi invitati ad andarcene, naturalmente questo avvenne davanti al Sacerdote che rimase sbigottito; appena mettemmo i piedi fuori dalla chiesa sbarrarono la porta e chiusero a chiave. [..]

 

 

 

 

(5) Evidentemente si tratta di norme per uso esterno... si vede che quelle per uso interno consentono (e forse consigliano) la chiusura.

       Durante l’Eucaristia io facevo servizio al cosiddetto [3ae] altare (quattro tavolini da campeggio), e mi occupavo anche della Purificazione, alla fine dell’Eucaristia, del Calice e del Piatto (patena), che il Sacerdote mai eseguiva, perché nel Cammino NC è prassi che sia fatto dai laici. (6)

 

 

(6) Questi siono i frutti della riforma di Paolo VI... e dei liturgisti vaticanosecondisti.

       Un sabato sera, mancando P. Ennio, venne eccezionalmente a celebrare per noi il Parroco. Prima dell’inizio della Celebrazione mi preoccupai di avvertirlo delle [4ae] parti del Messale che normalmente venivano omesse nelle nostre (7) liturgie, delle varie aggiunte (ambientale, monizioni, risonanze, S. Comunione fatta da seduti, ecc.), ma il parroco guardandomi fisso mi disse: “Ma voi queste cose non le potete fare…” (8)
Io rimasi interdetto ed ammutolii…

 

 

(7) Da Paolo VI in qua ognuno si crea la liturgia che vuole!... Così anche i NC hanno la loro...
(8) Grazie a Dio, ogni tanto si trova qualcuno che ricorda che certe cose non si possono fare...

       Durante una Purificazione, che stavo eseguendo dopo una Celebrazione Eucaristica, mi resi conto (9) che quello che stavo facendo proprio non lo potevo fare, poi cominciai a realizzare che forse quei “cambiamenti” erano dei veri abusi: cioè che [5ae] non si recitava il Gloria, né il Credo, che il Sacerdote mai procedeva alla purificazione delle mani durante l’Offertorio (10)

 


(9)
È il sensus fidei dei semplici, di quelli che ancora non hanno tacitato la propria coscienza .
(10) d'altronde non si trattava di Messa, ma di una semplice e volgare cena: non era il caso di fare i pignoli...

        (oggi so il perché: siccome [6ae] la “teologia” neocatecumenale (11) nega il Sacrificio Eucaristico (12) e il pentimento dei propri peccati, come potrebbero sopportare un’invocazione che recita: “Umili e pentiti accoglici o Signore, ti sia gradito il nostro sacrificio che oggi si compie dinanzi a Te” ?)

 

(11) Ah, perché? c'è una nuova teologia? quella neocatecumenale?
(12) Gravissima eresia! E come mai simili eretici non vengono scomunicati o almeno pubblicamente ammoniti?

      [7ae]  e per lo stesso motivo non pronunciava mai l'Orate fratres, né l'Agnus Dei (E già, perché, [8ae] secondo loro, l’Agnello di Dio non ha tolto nessun peccato del mondo, ma si è limitato a pagarli tutti in anticipo al posto nostro, cosicché noi possiamo continuare a peccare, tanto siamo già salvati!) . (13)

 
(13) Questo è peggiore del "pecca fortiter crede fortius" e fa diventare agnellini i peggiori eresiarchi! Pertanto, noi che non siamo e non vogliamo essere diplomatici, domandiamo: come può il Vaticano, e Benedetto XVI in primis, accogliere, abbracciare, incoraggiare e approvare simili eretici?

        [9ae] Si riceveva la S. Comunione sempre da seduti, con una totale mancanza di rispetto verso Gesù–Eucaristia, difatti durante una Celebrazione Eucaristica , al momento dell’Elevazione, io ed una sorella ci inginocchiammo e il P. Ennio, che ancora aveva le mani alzate col Corpo di Cristo, mi rimproverò aspramente dicendomi: “Che cosa stai facendo là per terra?! Tirati su!”

 

 

       Dopo poco meno di un anno mi resi conto che nella nostra comunità c’era un caso di [10ae] una persona divorziata e accompagnata, a cui veniva data tranquillamente l’Eucaristia e veniva amministrato il Sacramento della Penitenza, nonostante questa coppia rimanesse sempre nello stesso stato. (14) Chiesi spiegazioni di ciò e mi venne risposto dal responsabile della comunità che si sarebbe provveduto, ma questo avvenne solo dopo un anno, quando questi fratelli si sposarono in Comune (15). [...]

 

 

 

(14) Quindi sacrilegio su sacrilegio!
(15) Che significa? che il matrimonio civile ("in Comune") è uguale a quello religioso? che la convivenza è uguale al sacramento?

       Mi decisi a cercare le catechesi del Cammino Neocatecumenale su Internet e le trovai tutte sino al Secondo Passaggio, trovai anche tante testimonianze e qualche scritto del teologo Passionista Padre Enrico Zoffoli e dei Sacerdoti Elio Marighetto e Gino Conti, che Lei sicuramente conosce molto bene. (16)

 



(16)
Lo crediamo bene! pur tuttavia accoglie in vaticano e benedice simili eretici e sacrileghi!

       Cominciai a studiare i Documenti del Magistero della Chiesa in correlazione col Catechismo della Chiesa Cattolica, ma [11ae] era soprattutto la Parola di Dio che inchiodava le sopraccitate catechesi, come discostanti dal Magistero della Chiesa Cattolica. [12ae] Nella Comunità rinforzata entrarono anche una coppia di fidanzati già conviventi ed un'altra donna che conviveva con un uomo divorziato (che successivamente ottenne l’annullamento del Matrimonio da parte della Chiesa) ai quali venivano amministrati i sacramenti, (su quest’ultima sorella mi soffermerò successivamente). [...]

 

 

       Si formò la Seconda Comunità Neocatecumenale della parrocchia di San Valentino, anche [13ae] in questa nuova Comunità erano presenti persone divorziate e risposate in Comune, a cui venivano amministrati allegramente i Sacramenti.

 

 

       Partecipare ogni Sabato notte all’Eucaristia era ormai diventato un supplizio.
       Come accettare di vedere il Corpo e il Sangue di Cristo (realmente presenti) trattati in questo modo?
       Come accettare di vedere un presbitero della Chiesa Cattolica trattare i Sacramenti (Confessione ed Eucaristia) con tale sfrontatezza?
       Come accettare di vedere persone provenienti da un ateismo pratico (come ero io) mantenute volontariamente nell’ignoranza, così da aggiungere colpa su colpa?
       Come accettare il [14ae] peccato di Sacrilegio congiunto con abusi liturgici di ogni genere?
       Ormai ero cosciente e mi chiesi: “Come restare zitti?”.
       Come accettare un tale [15ae] insegnamento pernicioso?
        [16ae] Come stare inerti nel vedere la Misericordia del Signore (nel Sacramento della Confessione) abusata in quel modo, dato che mai niente cambiava? [...]

 

 

        Nel mio cuore avevo deciso come comportarmi: per prima cosa parlai col P. Ennio in privato e gli chiesi come era possibile usare dell’Eucaristia in questo modo, mi rispose che non voleva che questi fratelli se ne andassero dalla Comunità e [17ae] che a furia di dargli l’Eucaristia si sarebbero convertiti. (17)

 

(17) Bravo questo sacerdote: secondo la sua crassa e colpevole ignoranza è meglio calpestare il Corpo di Cristo e i sacramenti che non vedere andar via il peccatore: a furia di sacrilegi i peccatori si convertono! Ma chi gli ha insegnato dottrina e morale, Satana?

       Io allora ribattei che il Corpo e il Sangue del Signore non si potevano trattare ad uso e consumo delle proprie voglie e convinzioni dottrinali personali.
       Lo esortati a cambiare atteggiamento, nel senso che a queste persone dovevano svegliare la coscienza con ogni sapienza e carità, e che se poi avessero rifiutato la correzione… che se ne andassero pure. [...]

 

 

        La sorella che puliva sempre la Cripta dove celebravamo l’Eucaristia, mi disse che [18ae] raccoglieva a distanza di due o tre giorni anche grossi pezzi di Pane Consacrato gettati in terra, anche negli angoli.

 

 

       Inoltre [19ae] era prassi d’insegnamento comune, finita la Celebrazione Eucaristica, portarsi via, a turno, il Calice, il Piatto, i Purificatoi ed il Corporale, per lavarli con calma a casa propria. (18)

 

(18) Ecco cosa si ottiene a parlare di sacerdozio dei fedeli! Anche questo frutto marcio e velenoso del Concilio Vaticano II.

       All’inizio di una Celebrazione, accadde che non trovassi [20ae] il Calice ed il Piatto, mentre tutti erano già in Cripta; mi misi alla ricerca di essi e li trovai per terra, nel cortile esterno, sotto una panchina, chiusi in una borsa; aprii la borsa e vidi che il Calice e il Piatto contenevano ancora frammenti del Corpo di Cristo e macchie del Suo Sangue che risalivano alla Celebrazione del Sabato precedente. (19) Immediatamente corsi a purificarli. Io stesso, precedentemente a questo evento, una volta portai il Calice ed il Piatto a casa e li tenni per tre giorni senza purificarli.

 

 

 


(19)
Che orribile profanazione! Povero Gesù buttato e abbandonato! Oggi, ma domani, poveri coloro che permettono e commettono simili misfatti!

       Fui anche testimone, assieme alla mia fidanzata, durante un’ Eucaristia in un'altra Parrocchia di Terni di quanto segue: durante la distribuzione del Calice [21ae] una sorella bevendo sbadatamente rovesciò una grossa quantità del Sangue di Cristo sui suoi vestiti e per terra davanti a sé. Mentre il Sacerdote continuava tranquillamente la distribuzione e i cantori continuavano i canti, qualcuno asciugò sommariamente il pavimento con un purificatoio lasciandovi evidenti tracce fresche.
       Dopo la benedizione finale anziché preoccuparsi sollecitamente di completare la rimozione da terra del Sangue di Cristo, cominciarono subito la danza finale, cantando “Tu sei il più bello tra i figli di Adam” e calpestandoLo con i piedi.
       Io e la mia fidanzata non prendemmo parte alla danza ma, appena terminata, chiedemmo subito un purificatoio e cominciammo, al posto degli ostiari incaricati, a pulire. Mentre pulivamo alcune sorelle si risentirono della nostra iniziativa, dicendo che ci avrebbero pensato poi loro.

 

 

       Tutto questo è la riprova, in base alla loro dottrina perniciosa, del fatto che [22ae] non credono alla Presenza Reale di Cristo nelle Sacre Speci (20), sia durante la Celebrazione che dopo,
e soprattutto è la conferma dei [23ae] gravi delitti contro l’Eucaristia che avvengono nelle Comunità Neocatecumenali. [...]

 

(20) Ciò nonostante il Vaticano e il Papa li accoglie a braccia aperte! Sì, perché tutto il rigore lo hanno riservato solo contro i Tradizionalisti!

       Nel frattempo trovai gli scritti del teologo protestante Dietrich Bonhoeffer (Vita comune e Sequela – quest'ultimo rigorosamente riservato ai soli catechisti) ed il Catechismo Olandese (21), [24ae] sul quale Kiko affermò di essersi formato a suo tempo ( questo lo asserì in una convivenza che fece a Porto S. Giorgio con gli itineranti, nel 1998, a cui era presente anche la mia fidanzata , in cui disse: ”Mi sono preparato sul Catechismo Olandese perché…. perché…beh, perché sì…”).

 




(21)
Ma chi ha permesso e mai condannato il Catechismo Olandese?
– Paolo VI ! Quello che gli insensati vorrebbero proclamato Beato!

        [25ae] Trovai nei libri di Bonhoeffer la sorgente ispiratrice (1) di tutta la concezione strutturale delle Comunità Neocatecumenali:
       – dalla frequenza delle celebrazioni settimanali,
       – alla concezione protestante della Confessione secondo cui è la Comunità ( in senso lato “è il fratello” ) che rimette i peccati (23), cosa che loro attuano subdolamente attraverso il fenomeno degli scrutini in cui fanno raccontare tutta la propria vita, peccati compresi, davanti a tutta la comunità;
       – dalla concezione protestante dell’Eucaristia intesa non come Sacrificio (Non sia mai! Il sacrificio è un atto pagano!…) ma solo come cena commemorativa del passaggio da Morte a Vita, piena di allegria e canti e balli;
       – al modo di concepire i rapporti tra fratelli improntati alla totale mancanza di carità e rispetto, perché siamo finalmente liberi di essere noi stessi, senza ipocrisie bigotte, finalmente liberi di essere i peccatori che siamo…finalmente liberi di vivere la “Comunità dei peccatori”. (Bonhoeffer)
       – dalla struttura della Convivenza Mensile
       – alla prassi delle risonanze e monizioni e ambientali alla Parola, frutto del concetto protestante per cui ognuno può interpretare le Scritture,
       – [26ae] l’assoluta mancanza di silenzio durante la S. Comunione, per impedire volutamente il Ringraziamento personale, che è considerato un devozionismo sentimentale,
       – eccetera, eccetera, eccetera.

 


(22)
Presunti cattolici ispirati da un protestante!

 

(23) Altra eresia.

       Lessi poi [27ae] nel Catechismo Olandese moltissimi dei principi contenuti nelle Catechesi del Cammino che avevo trovato, e cominciai a collegare tante cose… Inoltre [28ae] notavo un certo spirito vagamente ebraicizzante, che da un po’ l’impressione di tornare all’Israele prima di Cristo:
       - candelabro ebraico a sette bracci –la minorah– spesso messo in sostituzione del Cero Pasquale,
       - la danza biblica, con quel suo tipico movimento circolare ossessivamente ripetitivo, che mai manca alla fine dell’Eucarestia, proprio in sostituzione del Ringraziamento personale;
       - certi canti realizzati con melodie ebraiche originali o con testi tratti da riti ebraici come brani del Seder Pasquale,
       - certa mala interpretazione della Scrittura secondo cui Dio è causa prima del bene e del male… Dio indurisce i cuori, come col Faraone…(che conduce molti al giudizio su Dio).

 

 

       A quel punto [...] mi resi conto che ero finito in [29ae] una realtà “sotterraneamente” protestante, infarcita di ebraismo e travestita da “cattolicesimo”! (24) [...]

 

(24) Azzeccata definizione della setta Neocatecumenale!

       Quando nel pomeriggio arrivò il momento del giro di esperienze, tutti fummo a turno interrogati dai catechisti su come stavamo vivendo, fino a quel momento, questo cammino di fede; arrivò il turno della sorella di cui ho accennato sopra (conviveva con un uomo divorziato, il cui precedente matrimonio era stato annullato dalla Chiesa, e con la loro figlia di quattro anni ), a cui il Sacerdote, di propria iniziativa, in linea con la prassi del Cammino, concedeva sempre i Sacramenti.

 

 

       Lei giustificò la sua condizione di vita sostenendo che: il Signore (25) stava ritardando il Matrimonio, perché “induriva il cuore” del suo compagno affinché attraverso l’accettazione di quella croce lei si convertisse.

 

(25) Attenzione! Il Signore, non la signora convivente in peccato mortale: vedete un po' che mezzo contorto e... peccaminoso viene attribuito a Dio!

       Aggiunse che era cosciente di commettere Sacrilegio (era infatti stata istruita dalla Chiesa in proposito per circa sei anni ), ma che aveva il permesso (26) del Sacerdote, il quale, a suo dire, si prendeva la responsabilità di tutto ciò davanti a Dio. Quando i catechisti (27) le risposero candidamente: “Se il Presbitero ti ha detto così, vai pure avanti…”

 

(26) Quindi i sacerdoti possono autorizzare il sacrilegio?! Ma di che razza di preti stiamo parlando?

(27) E i catechisti NC sono infallibili... "vai pure avanti" nel peccato!

       A quel punto sentii dentro di me ardere un fuoco, presi la parola e mi inserii dicendo alla sorella che se non smetteva di fare sacrilegi rischiava l’Inferno, e che con queste disposizioni di cuore, cioè volendo rimanere nel peccato, a attribuendo alla Volontà di Dio questo stato, il Signore non le avrebbe mai concesso di sposarsi!

 

 

       Poi rivolgendomi ai catechisti li apostrofai dicendo:
       – Ma che state facendo? Vi rendete conto che questo è commettere sacrilegio?
       Essi risposero:
       – Sì, lo sappiamo che secondo la Chiesa è Sacrilegio. (28)

 


(28)
Quindi hanno piena avvertenza e deliberato consenso al peccato.

       Gli contestai pure il fatto di [30ae] averci “consegnato” il libro di Bonhoeffer “Vita comune”, con grandi e commossi elogi (29), senza avvisare i fratelli che era il libro di un Protestante, soprattutto in riferimento al capitolo che parla della Remissione dei peccati e li invitai a comprarsi il Catechismo della Chiesa Cattolica (30) e a studiarselo! [...]

 

(29) In altri termini, l'imbroglio è voluto!
(30) Se si riferisce a quel mattone del 1992, non condividiamo il consiglio, perché quello non è altro che il nefasto Concilio Vaticano II esposto in forma di catechismo; se invece si riferisce a quello di S. Pio X, condividiamo in pieno il consiglio.

       Aggiunsi anche che stavo leggendo il libro “Sequela” dello stesso autore, cosa che li mandò su tutte le furie. A questo punto mi aggredirono tutti insieme accusandomi violentemente di non avere nessuna misericordia per la sorella e di presunzione nei confronti di loro catechisti, permettendomi io , così giovane di cammino, di insegnare a loro. [31ae] Mi rimproverarono anche di giudicare il Sacerdote, perché in quanto tale i suoi giudizi sono insindacabili. (31)

 

 

 

(31) Da quando in qua? Perché non gli attribuiscono anche l'infallibilità?

        Replicai loro che il Sacerdote aveva chiaramente preso una cantonata, mettendo a rischio la salvezza propria e della sorella.

 

 

       Uno dei catechisti mi contraddisse sostenendo che [32ae] l’Eucaristia è il Sacramento della Misericordia e che la Chiesa la concede perfino agli indemoniati. (32) Allora io risposi che il Sacramento della Misericordia è la Confessione e che nel caso di questa sorella, quando lei si confessava, probabilmente l’assoluzione non passava, perché non c’era in lei il proposito di cambiare vita.

 

(32) Evidentemente i catechisti sono veramente preparati..., ma non nella dottrina cattolica!

       Tutti allora mi gridarono contro scandalizzati, alzai anch’io la voce e dissi ai catechisti: ”Voi, che tutti i sabati, ci ponete con tanta superficialità il Corpo del Signore sulle mani, quando comparirete al cospetto di Dio e vi chiederà : - “Che ne avete fatto del Corpo e del Sangue del mio Figlio?” – che cosa gli risponderete?!”
Si fece silenzio assoluto.

 

 

       Allora aggiunsi che se questa situazione non si interrompeva non il giorno seguente, ma immediatamente, io rompevo (33) in quel momento la comunione con loro per non essere compartecipe ai loro delitti e che il giorno seguente sarei andato dal Vescovo a denunciarli. [...]

 

(33) È esattamente quello che dovrebbe fare il Vaticano per non essere compartecipe ai loro delitti!

       Monsignor Piergiorgio Brodoloni [...] Mi chiese di informarmi dal Responsabile della zona di Terni per il Cammino, Carlo Giorgini, se il comportamento dei miei catechisti fosse “prassi” di tutto il Cammino oppure no;

 

 

       io accettai ed incontrai questa persona, gli parlai apertamente dei gravi fatti che avvenivano nella mia comunità, rispetto all’amministrazione dei Sacramenti ai conviventi e divorziati, che è Sacrilegio, e lui mi rispose:

 

 

       ”Ah, sì, la Chiesa dice così…” e mi aggiunse anche che se lui fosse stato come me (intransigente (34)) avrebbe dovuto chiudere tutte le sue Comunità, specialmente le più giovani, dove (35) [33ae] i ragazzi fanno un libero uso della sessualità e poi vanno all’Eucarestia
        [34ae] e che era prassi di tutto il Cammino NC, a livello mondiale, lasciarli in tale stato fino al Secondo Scrutinio (almeno quattro o cinque anni di Cammino), momento in cui si ritiene opportuno cominciare a svegliare le coscienze. [...] Don Brodoloni [...] diceva che quei catechisti andavano fermati; allora gli riferii che Giorgini mi confermava che tutto ciò era prassi generale del Cammino NC. [...]

 

(34) Questa è la teoria moderna: se sei intransigente perdi i giovani, se sei di manica larga li conquisti! Ma i fatti dicono che è una teoria errata.
(35) Quindi nelle Comunità dei NC "i ragazzi fanno un libero uso della sessualità e poi vanno all'Eucarestia": hanno abbolito loro il 6° Comandamento? Hanno forse cestinato quel "chi mangia e beve indegnamente il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna"?.

       Mi fece intendere che per prudenza non voleva prendere provvedimenti, per timore che “scoppiasse una bomba” e aggiunse che per la risoluzione di tutto il problema neocatecumenale, confidava nell’intervento di questo Papa (36) (cioè Lei, Santo Padre). [...]

 


(36)
È bello confidare nel Papa, ma ciò non ci esime dal fare il nostro dovere: anche ciascuno di noi deve fare la sua parte.

       Naturalmente ebbi verso la mia persona delle ritorsioni sotto tutti i punti di vista. [...]

 

 

      [35ae] Chiunque, avendone l'autorità, non avrebbe preso posizioni, ne avrebbe poi risposto davanti a Dio. [...]

 

Giusto! Chi ha orecchie da intendere, intenda.

       Venni allontanato dal corso di Accolitato (che a tutt’oggi mi viene negato) con varie false motivazioni [...]

 

 

       Dopo qualche tempo fui ricercato dai catechisti [...] Io chiesi loro qual’era la vera Chiesa Cattolica, quella che aveva precedentemente fermato per sei anni quella sorella, o loro che le avevano permesso di fare come voleva.
       Mi venne incredibilmente risposto: [36ae] “La vera Chiesa siamo noi.” (37) [...]

 

(37) Oltre che eretici sono anche scismatici? o è sufficiente dirli settari? In ogni caso il Papa non può benedirli, perché non si benedice lo scisma né la setta. E comunque i NC dicono: tu non sei il capo della vera Chiesa!

        Contestai loro che ci avevano fatto il Primo Scrutinio usando i “mamotretos” delle catechesi, che avevano la dicitura: ”Catechesi non corrette” (da me personalmente viste nelle loro mani). [...] Non ci fu alcuna risposta…

 

 

       Dissi loro chiaramente che [37ae] la loro dottrina è perniciosa ed eretica e che quelle catechesi andavano buttate in blocco nella spazzatura (38) e per dimostrazione di ciò proposi loro di confrontarle col Catechismo della Chiesa Cattolica, ma mi risero in faccia.

 

(38) Se questo lo ha capito un semplice fedele, il Sig. Cruccas, come fanno a non capirlo in Vaticano?

       Appena usciti, il responsabile mi inseguì e mi chiese perché avessi cercato le catechesi del Cammino, quando è vietato conoscerle in anticipo [..]

 

 

       Ho parlato di questi delitti anche all’allora Vicario del Vescovo, Monsignor Antonio Maniero, che molto freddamente mi ringraziò, ma a tutt’oggi dopo due anni tutto tace. [...]

 

 

       Ora come si può pensare che sia la verità quella che vanno annunciando i Signori Karmen e Kiko e tutti i loro catechisti?

 

 

        [38ae] Essi affermano, tutti e due, di aver visto la Vergine Santa. A Kiko la Vergine Maria, avrebbe detto: “Bisogna fare piccole comunità come la Sacra Famiglia di Nazaret, che vivano in umiltà, semplicità e lode, dove l'altro è Cristo”

 

 

        [39ae] La Karmen invece racconta: “Io pensavo di fondare, con alcune amiche, qualcosa di nuovo, ma ho sentito dalla Madonna: “No …, è la Chiesa: benedetta tu fra le donne, sarà la Chiesa”.

 

 

       Forse che la Vergine Santa avrebbe loro detto di [40ae] andare contro la Dottrina e il Magistero della Chiesa Cattolica?
       Forse che la Vergine Santa avrebbe loro detto di [41ae] mistificare e distorcere a proprio tornaconto la Parola di Dio, che si è fatta Carne in Lei, ed è suo Figlio?
       Forse che la Vergine Santa avrebbe loro detto di
[42ae] distruggere in vari modi il Sacerdozio Ministeriale?
       Forse che la Vergine Santa avrebbe loro detto di
[43ae] formarsi dottrinalmente con i Protestanti e sul Catechismo Olandese?
       Forse che la Vergine Santa avrebbe loro detto di
[44ae] devastare la Liturgia e negare il Sacrificio Eucaristico di suo Figlio, con abusi, Sacrilegi e peccati di ogni genere?
       Forse che la Vergine Santa avrebbe loro detto di
[45ae] togliere dai cuori il senso del pentimento del peccato, cioè il Santo Timore di Dio, scardinando così a lungo andare la Confessione Sacramentale individuale?
       Forse che la Vergine Santa avrebbe detto loro di
[46ae] distruggere le coscienze di tutti i suoi figli, con ogni sorta di menzogne e violenze psicologiche? [...]

 

 

       Dove sono le comunità come la Santa Famiglia di Nazareth?
       Dove sono l'umiltà, la semplicità e lo spirito di lode?
       Dove si vede che “l'altro” in comunità è “Cristo”?
       Ogni commento è superfluo.

 

 

       Come accettare per buone le loro presunte Rivelazioni, se i frutti di “questa pianta” sono questi?

 

 

       A chi ha frequentato e a chi frequenta queste comunità (tutte le comunità del mondo) [47ae] i catechisti insegnano da subito, fin dalla seconda catechesi iniziale,
       che la Pastorale della Chiesa Cattolica ha fallito;
       inoltre, annullando 1800 anni di storia della Chiesa, da Costantino al Concilio Vaticano II, rigettano tutti i Concili (particolarmente odiato è quello di Trento, che li inchioda al muro),
       ignorano i documenti dei Papi e gli scritti dei Santi Padri, le devozioni ai Santi, soprattutto le maggiori devozioni a Nostro Signore (S. Cuore, Corpus Domini, ecc.) e sopra ogni altra l’Adorazione Eucaristica.

 

 

         [48ae] Mai si vedrà un “vero catecumeno” genuflettersi nemmeno per sbaglio davanti al Santissimo Sacramento e guai ad inginocchiarsi durante un’Eucarestia al momento dell’Elevazione
       e non è permesso pregare Maria Santissima se non dopo almeno 12 anni di cammino, salvo “omaggiarla” coi canti mariani di Kiko.

 

 

       E che ne è stato di tutte quelle persone uscite dal Cammino Neocatecumenale con la vita distrutta da questa gente?
       E [49ae] che fine ha fatto la giustizia per i tanti casi di suicidio avvenuti in queste belle comunità?
       Chi restituirà a tanti il tempo perso dietro a questi presunti profeti? Questo tempo non tornerà più.
       Chi fascerà tutte le loro sofferenze?

 

 

       Questo popolo uscito dal Cammino Neocatecumenale è molto grande, nettamente superiore al numero del Cammino Neocatecumenale militante, molti di essi erano entrati in buona fede, sinceramente attratti da quello che credevano essere un serio cammino di santificazione, una scelta radicale, dove sembrava che “si facesse sul serio”… ora essi giacciono silenziosi ai crocicchi delle strade, forse pregando e gridando in cuor loro al Signore, o forse non pregando più, sofferenti e disgustati persino della Chiesa Cattolica che purtroppo identificano col Cammino, o peggio provando odio contro Dio.

 

 

       E chi è “militante” non sta meglio di chi è uscito...

 

 

       E che dire dei [50ae] Consacrati (in particolar Padre Mario Pezzi, corresponsabile attivo di questi personaggi, essendo lui il terzo componente dopo il duo Kiko–Carmen, fondatori di questo movimento) che hanno svenduto la loro Unzione Sacerdotale, scendendo a patti o addirittura propagando una tale piaga? (39) [...]

 

(39) La stessa domanda la poniamo al Vaticano: che dire del Vaticano...

       Come è possibile che nonostante tutto questi due “profeti” abbiano potuto, fino a ieri, entrare più o meno liberamente nelle Stanze Vaticane, come se fossero i più grandi benefattori della Chiesa Cattolica e dell’umanità, considerando il fatto che da dieci anni sono ormai note le loro dottrine sia ai “grandi”, che sono stati preposti a pascere il gregge, sia ai “piccoli” che ne hanno fatto le spese?

 

 

       Note sono anche le loro “opere”, dal momento che (si sa) le Sacre Congregazioni sono piene di testimonianze arrivate da ogni parte! [...]

 

 

       O peggio ancora: come si spiega che, in quarant’anni di operato a livello mondiale, con manifestazioni popolari di massa, [...] tutta questa azione sia potuta passare nel quasi assoluto silenzio da parte dei mezzi di comunicazione (come televisioni, radio, giornali) [...] ?! Si potrebbe forse spiegare con l’utilizzo delle spaventose quantità di denaro raccolte ininterrottamente dalle oltre 18.000 comunità sparse nel mondo [...] con cui possono comprare il silenzio di chiunque…

 

 

       E come è possibile che sia stato permesso in seno alla Chiesa cattolica, di fondare i Seminari “Redemptoris Mater”, che solo apparentemente appartengono alla giurisdizione delle varie Diocesi dove sono impiantati, [...] ma di fatto fanno capo ai vari super-catechisti, che a loro volta sono comandati dalla triade Karmen, Kiko e Padre Mario?

 

 

       Infatti lo stesso Kiko conferma questa tesi dicendo non molto tempo fa, come da documenti allegati:“Cioè abbiamo bisogno di presbiteri, DI UN NUOVO CLERO, SOLAMENTE UN NUOVO CLERO SALVERÀ LA CHIESA.” [...]

 

 

       Kiko stesso lo spiega nello stesso documento e dice: “Cominceremo una specie di parrocchia personale [...] E' necessario dare, presentare una nuova forma di parrocchia “una nuova presenza di Chiesa”.

 

 

        In realtà basterebbe sentire come predicano questi Presbiteri e come stanno sovvertendo le varie Parrocchie dove operano, per capire chi e cosa sono… (40)

 



(40)
Perché, chi di dovere, non segue questo prezioso consiglio?

       C’è un fondo di verità quando quelli del Cammino NC, rispondendo alle critiche, dicono: “se non fai il Cammino non puoi capire” (ebbene io l’ho fatto [...]) e ciò porta ad una duplice considerazione:
       la prima è che [...] [51ae] la loro dottrina [...] è in maniera evidente discostante dal Magistero della Chiesa Cattolica, quindi eretica;
       la seconda [...] è che i capi e la maggior parte dei loro catechisti non si correggeranno mai, perché sono convinti di stare più nella Verità loro che non la Chiesa. [...]

 

 

       E come può essere possibile concedere loro di accedere ai Sacramenti, dato che da quarant’anni stanno impugnando in maniera evidentemente ed impenitente, la Verità conosciuta, commettendo peccato contro lo Spirito Santo? (41) [...]

 


(41)
Bella domanda! Ma fino ad oggi nessuno ha risposto.

       Si ha il timore da parte di molti, che prendere una decisione forte nei riguardi del Cammino Neocatecumenale (e in particolar modo dei fondatori), possa creare una scissione, (42)
ebbene questa scissione è gia avvenuta da molto tempo, eresia molto pericolosa, perché colpisce dall’interno della Chiesa Cattolica, non dall’esterno.

 

(42) Timore illecito (perché contro Dio) e sciocco (perché di fatto i NC la scissione l'hanno già attuata: predicano eresie e formano una chiesa (in minuscolo) a sé, una setta!

       Kiko [...] si è creato (e gli è stato permesso di farlo) la sua gerarchia, al vertice della quale naturalmente c’è lui,
che [52ae] non si è accontentato di paragonarsi al Papa, troppo poco per lui, ma addirittura a Cristo stesso.

 

 

       Difatti la struttura gerarchica del Cammino Neocatecumenale è pressappoco così composta:
       – Responsabile dell'equipe internazionale: Kiko
       – Equipe internazionale: Kiko – Carmen – Padre Mario
       – Cerchia dei Dodici: (Apostoli) Inteneranti più anziani, Responsabili nazionali
       – Cerchia dei settantadue: (Discepoli) Responsabili Nazionali di zone e Resp.                                                          Regionali
       – Equipe Nazionali: Resp. Nazionale, con moglie, un presbitero, socio
       – Equipe Regionali: Resp. Regionale, con moglie, un presbitero, un                                            seminarista
       – Equipe Provinciale (di zona): Resp. Provinciale, con moglie, altre coppie                                                    anziane nel CN
       – Equipe Parrocchiali: Resp. Equipe, con moglie, un presbitero, altre coppie
      – Comunità: circa 18000 (in aumento) Popolo neocatecumenale
       – oltre settanta seminari “Redemptoris Mater” sotto il loro controllo

 

 

       Ora la storia insegna che chi si è paragonato al Papa è stato un “Antipapa”,
ma chi si paragona a Cristo, chi è?… (43) [...]

 


(43)
Semplice: un miserabile anti-Cristo!

        [53ae] Sostengono inoltre che [...] il loro sarebbe lo spirito originale delle prime comunità cristiane dei primi tre secoli, ma questo è un insulto ai Santi Martiri che amavano Cristo fino al totale sacrificio di se stessi e che ubbidivano a Pietro; [54ae] queste comunità invece altro non sono che la realizzazione integrale dell’insegnamento di Bonhoeffer. (44)

 

 

(44) Seguaci non di Cristo, ma di un protestante: non cristiani, ma protestanti!

       A dimostrazione di ciò, riporto uno stralcio del foglio settimanale “il Cristiano Fedele”di ciò che è accaduto [...] in San Giovanni in Laterano, sotto gli occhi di Sua Eminenza il Cardinale Cammillo Ruini:

 

 

        [55ae] “Il sacerdozio nel cristianesimo non esiste; gli altari non esistono. Per questo l'unico altare del mondo tra tutte le religioni che ha tovaglie è il cristiano, perché non è un altare, è una mensa. [...]

 

 

        [56ae] Un altare non può avere tovaglie perché l'altare è per fare sacrifici di capre e di vacche”(1° Scrutinio, p. 54). [...]

 


         [57ae] Nelle celebrazioni liturgiche i NC seguono i riti fissati dai loro “liturgisti”, senza tener in alcun conto quanto stabilito dal Vaticano [...]

 

 

        [58ae] Aboliscono il Gloria e il Credo (Oientamenti, p. 328) [...]

 

 

        [59ae] Le monizioni che si possono premettere alle letture, anziché essere “brevi, semplici, fedeli al testo, [...] sono spesso improvvisate e prolisse.

 

 

        [60ae] Dopo la proclamazione delle Letture seguono le “Risonanze” fatte dai presenti (vecchi e bambini compresi) nelle quali ognuno può dire ciò che crede d’aver capito.
       Escono così, sovente, affermazioni gratuite ed errate, senza che alcuno possa replicare. Il sacerdote conclude le risonanze, ma senza commentare o correggere le altre. [...]

 

 

       Anche quando vi sono banchi che consentono d’inginocchiarsi senza difficoltà, [61ae] i NC non si inginocchiano alla consacrazione (com’è stabilito dalle rubriche del Messale) né davanti al SS. Sacramento e ricevono la Comunione stando seduti.

 

 

       Così hanno fatto nella Basilica di S. Giovanni in Laterano in Roma [...]
       Cinquemila persone, circa, si sono comunicate stando sedute al loro posto tenendo fra le mani il pane consacrato fino al termine della distribuzione del medesimo a tutti i partecipanti. A queste norme s’è adeguato anche l'eminentissimo celebrante ed il suo delegato. [...]

 

 

       L'uso del pane distribuito sulla mano inevitabilmente comporta la formazione e la dispersione (pur involontaria) di frammenti eucaristici che possono cadere sugli abiti o per terra.
       Per ovviare a questa profanazione, [62ae] prima di raccogliere e gettare i frammenti nella spazzatura, i NC fanno fare ad un "Ostiario" la preghiera di sconsacrazione. (45)

 


(45)
Semplicemente assurdo! pazzesco! Quindi hanno inventato anche la sconsacrazione?!!!

       Questo è avvenuto più volte anche nella Basilica Cattedrale di Roma, S. Giovanni in Laterano, dove sono stati raccolti i frammenti lasciati per terra dopo le celebrazioni dei NC. Nonostante che il fatto sia stato ampiamente dimostrato ai dirigenti del Vicariato di Roma (ben 13 volte), con testimonianze e foto, la cosa continua a ripetersi senza che alcuno vi ponga rimedio; (46)
ma il Papa ricorda (47) a tutti che la presenza di Gesù nelle specie consacrate perdura fintanto che sussistono le specie del pane e del vino: come ha insegnato il Concilio di Trento e tuttora insegna il CCC al n. 1377 (Ecclesia de Eucharistia, 25).

 

 

 

 

(46) E che provvedimenti ha preso il Papa? Uno solo: se n'è stato zitto!

(47) Non basta ricordare: occorre agire, correggere, castigare...

       Se questo accade in San Giovanni in Laterano, quale sarà il loro prossimo passo: San Pietro? (48) [...]

 

(48) Non è affatto improbabile.

       Santo Padre, con il cuore in mano le chiedo di confermare la nostra Fede! (49) C’è un popolo sommerso, ferito, abbandonato che come l’emorroissa sanguina da anni in silenzio e attende che Lei, come Gesù, passi accanto a loro e che attraverso la conferma della loro Fede, possano ricevere la guarigione delle ferite ricevute in questo Cammino. Santità, Le sto scrivendo in ottemperanza agli articoli 183 e 184 dell’Istruzione “Redemptionis Sacramentum” (50) [...]

 


(49)
Questo è il primo dovere del Papa.

(50) Ma in base agli stessi articoli, sarebbe doverosa (oltre che educata) una risposta!

       Con infinito rispetto e obbedienza al Suo Ministero Petrino e con amore filiale (51), le porgiamo i nostri saluti.

Terni, 1 Ottobre 2007.
Gianluca Cruccas

 
(51) Fin qui ci associamo.

       Dichiaro in coscienza, davanti a Dio e agli uomini, che quanto è riportato da Gianluca Cruccas nella sua testimonianza di vita, corrisponde in toto alla verità dei fatti accaduti, essendone stata io testimone oculare, o per averne ricevuto da lui dettagliato racconto, immediatamente dopo l’accaduto. Aggiungo inoltre di aver condiviso con lui, giorno dopo giorno, le dolorose conseguenze esistenziali, reazioni giunte sia dal Cammino che da certa Chiesa consenziente, a seguito della nostra scelta di prendere apertamente posizione, scelta convinta che ripeteremmo subito ed altre mille volte. Dopo questa ulteriore e finalmente pubblica dichiarazione da parte nostra ci aspettiamo ancora di peggio (52), ma se ciò accadesse saremo ben lieti di essere maltrattati per amore del Nome di Gesù e della Verità (53). [..], invoco su di noi la sua Paterna e Santa Benedizione.

Anna Rita Onofri

 

 

 

 

 

(52) Anche noi.

(53) Pure noi: sarebbe una grazia immensa.

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