RASSEGNA STAMPA

Su segnalazione del Centro Studi Federici

"Santo Stefano, emblema d'oggi"
(Da La Padania del 29 dicembre 2003,
rubrica "Sciur Curat")

Le nostre case sono ancora intrise del fragrante profumo del panettone, le luci dell'albero e del presepe ci ricordano la nascita di un bambino straordinario tanto che anche gli angeli si sono messi a cantarne la venuta. Sembra che tutti gli uomini in questo giorno siano più buoni, un'atmosfera che ci dovrebbe accompagnane per tutto l'anno; invece la Chiesa subito il giorno dopo ci chiama a riflettere su un fatto di sangue, viene da dire una sporca questione di clan, un giovane viene incastrato solo perché è uno che parla chiaro e testimonia fuori dai denti che il popolo ebraico, in particolare nelle persone dei suoi responsabili, ha fatto assassinare nientemeno che il Messia.
Come vedete, la tradizione della Chiesa non si ferma a lungo a festeggiare; ma subito dopo il Natale ci pone di fronte alla testimonianza di un discepolo che non esita a dare la propria vita per servire il Signore. Io ho l'impressione che la Chiesa d'oggi stia più dalla parte del Natale delle luci, feste, profumi di panettone. Ha dimenticano i "Santi Stefano" che l'hanno resa grande e che mai come ora servono come emblemi di una nuova società."