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Dalla Spagna

Al Dott. Vittorio Feltre, Direttore di "Libero"
Lettera della Prof.ssa Pia Mancini


Segnalato da: Gesmar

      La combattiva prof.ssa Pia Mancini scrive al Direttore di "Libero", protestando contro l'inserimento dei tradizionalisti "lefebvriani" nei "Divieti" perché eretici, apostati e scismatici. La scrivente dimostra che l'inserimento è frutto d'ignoranza e superficialità dal momento che inconfutabilmente i tradizionalisti non sono né eretici né apostati né scismatici, e tutto ciò secondo il vocabolario e secondo i fatti.
      Come logica conclusione la Prof.ssa Macini chiede regolare smentita sul Quotidiano.

la Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazione

      Eresia: errore contrario alla fede cattolica e ai dogmi palesemente sostenuto;
      Apostasia: rinnegamento e abbandono pubblico della fede cattolica per abbracciarne un’altra;
      Scisma: divisione di una parte della Chiesa dall’altra
.

 

 

      Le su citate definizioni sono tratte dal dizionario della lingua italiana; spieghi, ora l’Autore dell’elenco dei “DIVIETI” riportati da codesta Testata il 17 marzo 2007, alla pag. l5, come mai l’eresia, l’apostasia e lo scisma, come dati di fatto acclarati siano imputati ai tradizionalisti “seguaci di Mons. Lefebvre”.
Atteso che oggi laici, sacerdoti e religiosi conformi alla Dottrina secolare della Chiesa Romana sono definiti, sic et sempliciter, lefebvriani dalla massa dei progressisti conciliari,
      ci si dica quale dottrina contraria ai dogmi cattolici propaghino i tradizionalisti per essere accusati di eresia.
      Ci si dica, inoltre, quale rinnegamento della fede cattolica essi abbiano manifestato per essere annoverati tra gli apostati.
      Dov’è, infine, il loro disconoscimento del ministero Petrino e quindi lo scisma?

      Mons. Lefebvre non ha enunciato nuove verità dottrinali né nuova norme liturgiche e morali rispetto al passato, tantomeno ha fondato una chiesa parallela facendosi ispiratore della frangia oltranzista dei sedevacantisti.
      Egli, al fine di garantire la celebrazione della S.Messa tridentina che, pur essendo stata codificata dalla Bolla del Papa S. Pio V, è stata cancellata con un colpo di mano in aperto contrasto ai dettati di un Romano Pontefice, si è limitato a ordinare
vescovi senza giurisdizione che consacrassero sacerdoti in grado appunto di perpetuare l’antico rito che, altrimenti, sarebbe stato dimenticato

 

 

      È noto, infatti, che la S. Messa-Sacrificio è stata trasformata in semplice cena, perdendo il suo profondo significato teologico, tanto inviso al protestantesimo.
      Va precisato che i Sacerdoti e i fedeli tradizionalisti pregano sia per il Papa sia per i Vescovi della loro diocesi, mostrando perfetta unione con la Chiesa.
      Chi è, dunque, il disobbediente?
     Chi è il separato dal Corpo Mistico di Cristo?

      A causa dell’abolizione del regno sociale di nostro Signore, la società umana è spiritualmente devastata; ciascuno può constatarlo, anche se il diffuso, superficiale ottimismo tende a far credere il contrario.
      Ciò denota, senza ombra di dubbio, la colpevole carenza conoscitiva dei fondamenti del Cattolicesimo accentuata, non poco, dal sistema mediatico che propaga notizie imprecise.
      Prima di diffondere valutazioni calunniose e diffamatorie, si farebbe bene ad approfondire, onestamente e prescindendo dai pregiudizi scaturiti da una nefasta secolarizzazione, le complesse e sofferte motivazioni che hanno spinto un Pastore autorevole e stimato, quale è stato Mons. Marcel Lefebvre, a prendere una decisione così grave oltre che lesiva della sua reputazione e della sua posizione, soprattutto agli occhi di chi ignora le problematiche ecclesiali.
      Tutti dovrebbero aprire gli occhi sull’attuale, rovinosa teologia riformatrice per capire come mai la Chiesa Latina, ridotta a mero organismo terreno, abbia perso identità ed autorità, uniformandosi alle richieste dei suoi irriducibili avversari.
      La moderna linea di certo Clero fa comodo a molti che trovano nel compromesso con la Verità assoluta la via più agevole per il personale appagamento quietista, ma non può essere accètta ai cosiddetti tradizionalisti, cui interessa la Volontà dell’Altissimo, il Solo al quale è dovuta obbedienza, non già il parere peregrino di tanti Suoi ministri, ormai avviati sulla strada dell’apostasia con le loro storture teologiche orientate agli accomodamenti ecumenici contra-fidem.

 

 

      L’andare a braccetto con il Giudaismo, l’Islam ed il Luteranesimo, di là dal rispetto reciproco imposto dalla convivenza civile, abiurando i principi secolari della Tradizione Cattolica, non porta la pace né salva.
      Se è vero che un solo Dio ha creato tutti, è altrettanto vero che i Cattolici credono nel Dio UNO E TRINO ovvero nella SS.MA TRINITA’.
      La giustizia, che non si basa su arbitri soggettivi, esige da codesta Testata una pubblica ritrattazione di quanto indebitamente asserito a danno di chi ancora testimonia Cristo ed il Vangelo.

 

 

      Sorge il dubbio che dietro la persecuzione in atto vi siano occulte manovre di chi ha tutto l’interesse ad eliminare Cristo Signore dalle coscienze e dal mondo, al solo scopo di globalizzare perverse idee sinarchiche, in sintonia con il paganesimo imperante ed in sostituzione della sola religione che annuncia la Verità.

Pia Mancini
Boiano, 28/03/07

 

 

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DOTT.VITTORIO FELTRI
QUOTIDIANO “LIBERO”
Viale L.MAJNO n.42
20129 MILANO

 

 

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