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Il regime democratico vieta la Santa Messa di sempre!
Vietato festeggiare San Marco. I centri sociali cantano vittoria.
Notizie da La Torre

Fonte: La Padania , 25 Aprile 2007
Segnalato da: La Torre

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono generalmente della Redazion

Verona. 25 aprile 2007
Festa di San Marco

   

      Dopo l’assalto dei centri sociali e dell’ultrasinistra dell’anno passato, l’usuale Santa Messa in lingua latina e in rito romano antico che si celebrava tutti gli anni all’aperto nel centro storico di Verona in onore del Patrono principale della Serenissima Repubblica e dei caduti delle Pasque Veronesi del 1797, quest’anno non si farà.
      Questa la volontà del Questore di Verona, che ha vietato la Santa Messa in onore del Santo Evangelista.
      Clamorose sono le motivazioni di questo “stop” da parte del questore di Verona, che, fra le altre cose, dice testualmente: «il 25 aprile dello scorso anno, l’analoga pubblica manifestazione è stata interpretata da altri cittadini come provocatoria e lesiva dei valori fondanti della resistenza, determinando aspre contrapposizioni che dovettero necessitare dell’intervento della forza pubblica, anche per evitare scontri fisici fra i vari manifestanti».
      Si tenga conto che gli altri cittadini, sono i centri sociali, che hanno impedito lo svolgersi di una Messa.
      Non si capisce come questa celebrazione possa essere provocatoria.
      Il messaggio che viene lanciato all’opinione pubblica è oggettivamente il seguente: gli aggressori hanno avuto ragione e gli aggrediti, torto.
      A distanza di un anno dagli scontri tra forze dell’ordine e assaltatori dei centri sociali, che mandarono poliziotti all’ospedale e danneggiarono irreparabilmente la manifestazione autorizzata, cioè la Santa Messa marciana; nonostante la solidarietà espressa allora agli organizzatori (il Comitato celebrativo delle Pasque Veronesi) da Sindaco e centro-sinistra (con l’eccezione dei due partiti comunisti e dei verdi), da tutto il centro-destra, dal Prefetto, dal Questore ecc., chi deve farsi da parte sono gli aggrediti, per non disturbare le sinistre e per non dare incomodo alle forze dell’ordine in un giorno festivo di meritato riposo.
      Chi mette a repentaglio l’ordine pubblico sono le vittime non i violenti.
E la polizia, venendo meno alla sua stessa ragion d’essere, lungi dal consentire a tutti il legittimo diritto di manifestare, impedendo ai violenti di recare disturbo ad altri, consente ai primi la piazza che vieta a pacifici cittadini e fedeli cattolici.
      Nel frattempo il Comitato organizzatore ha già interessato alcuni deputati veronesi di tutta la vicenda per gli opportuni passi da compiere in sede parlamentare.
      Già il 14 marzo 2007, nella massima assise cittadina riunita il consigliere comunale di Rifondazione Comunista Fiorenzo Fasoli aveva attaccato l’amore del Comitato celebrativo delle Pasque Veronesi per la Serenissima e per lansien resim (sic! rectius: Ancien Régime), la dottrina cattolica del potere che proviene da Dio e non dal popolo ecc. e minacciato «manifestazioni in risposta a questa inaccettabile manifestazione» di cui la sinistra moderata avrebbe portato la responsabilità, ove avesse concesso la piazza per il 25 aprile.
      Da qui la precipitosa fuga davanti ai violenti da parte di coloro che pure avevano preso le distanze da loro un anno fa: Comune, Questura, Prefettura, Curia.

La Padania

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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