Precisiamo che articoli, recensioni,
comunicazioni, eventi, appuntamenti... e quant'altro vengono da noi
pubblicati non in base ad una adesione ideologica o morale, ma
solo se ce ne viene fatta esplicita richiesta (anche con una
semplice comunicazione fatta alla nostra Redazione a scopo di
pubblicazione), pur rimanendo noi liberi di soddisfare o meno i desiderata.
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La corrispondenza Mazzini-Pike del 1870 di Epiphanius |
La Segreteria del CTI ci ha scritto
invitandoci a mettere in evidenza una pagina tratta dall'ormai famoso
testo di Epiphanius (1), invitando tutti
a fare attente riflessioni: Qualcuno potrà considerarli fantasiosi
vaneggiamenti, ma, sono documenti che circolano da diversi decenni,
quando ancora non esisteva alcun pericolo islamico. |
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[...] Il
15 agosto 1871 Pike disse a Mazzini che alla fine della Terza Guerra
Mondiale coloro che aspirano
al Governo Mondiale provocheranno il più grande cataclisma sociale
mai visto. Si citano qui le parole scritte dallo stesso Pike nella lettera
che si dice catalogata presso la biblioteca del British Museum di Londra: |
"Quando
Mazzini morì nel 1872
- prosegue ancora il Carr - nominò
suo successore un altro capo rivoluzionario,
Adriano Lemmi. A Lemmi più tardi sarebbero
succeduti Lenin e Trotzkij. Le
attività rivoluzionarie di tutti costoro vennero finanziate da
banchieri inglesi, francesi, tedeschi e americani. |
(1) Epiphanius:
Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia, seconda
edizione, pagg: 125-127. Editrice Ichthys, via Tirlussa 45, 00041 Albano
Laziale (Roma).
(2) W. G. Carr, Pawns in thè Game, cit., I cap., pp. XV e XVI. Il testo originale del Carr è riportato anche alla fine del Tomo II dell'opera citata La cara oculia de la historia moderna, di Jean Lombard, dove si riferisce che William G. Carr era membro del gruppo dell'ammiraglio Barry Domville, direttore del British Naval Intelligence (lo spionaggio della Marina) dal 1927 al 1930. Dornville fu messo a riposo nel 1936 e quindi incarcerato da Churchill con l'accusa ufficiale di avere formato organizzazioni a favore della pace con la Germania, in realtà per la "fuga" dell'originale del documento in questione, archiviato come "off limits" a Washington, D.C. (cfr. op. cit., p. 545). |