[Indice delle lettere]   [Home]

RICEVIAMO, 24-04-2007
da Matteo Castagna

 

       Ho letto sul sito
       www.salpan.org le prese di posizione del sig. Siffi a nome della Catholic Anti Defamation League (CADL) in merito all'"abrogazione" del Limbo ed alla difesa del Pontefice dagli attacchi di ecologisti e laicisti vari.
      La scorsa settimana mi ero associato alle perplessità del prof. Antonio Diano sull' apparente "modus operandi" di questa CADL.
I due comunicati in questione avvalorano le mie diffidenze iniziali

 

       Egr. Sig. Castagna,
       la ringraziamo della sua mail e le accenniamo una risposta, non per mania di polemica, ma per chiarire ancora una volta il nostro pensiero e le nostre posizioni.
       Non conosciamo il Sig. Siffi e abbiamo pubblicato una "nota della Presidenza" e un "comunicato stampa"  della CADL, non del Siffi.


       Non ci sono note le sue perplessità né quelle del prof. A. Diano sul modus operandi della CADL e quindi non possiamo esprimere a loro riguardo un nostro giudizio.

       Precisiamo che appresso scriveremo "Papa" tra virgolette, non perché siamo sedevacantisti (infatti crediamo che Benedetto XVI è Papa), ma per evidenziare che intendiamo riferirci all'altissima dignità di cui gode il Vicario di Cristo.

      Non voglio fare polemiche o suscitare malumori, ma semplicemente esprimere un personale dissenso, in particolar modo per quanto riguarda l'articolo in cui il sig. Siffi sostiene che l'attribuzione al Pontefice della "abolizione" del Limbo sarebbe un errore giornalistico perchè la Commissione teologica avrebbe solamente un ruolo consultivo.
      Mi esprimo, perchè anche io ho scritto recentemente sull'ar-gomento.
      In primis, la difesa d'ufficio di Ratzinger mi pare inoppo-rtuna, sempre e comunque. Lui, se vuole, ha mezzi e possibilità sicuramente maggiori dei nostri (nostri nel senso di noi tradizionalisti) per difendersi da solo e per chiarire le Sue posizioni...
       In secondo luogo l'argo-mentazione addotta dal sig. Siffi potrebbe essere vista come una sota di sviolinata a Benedetto XVI (che certamente Egli, in questo momento, non merita!), pur riconoscendo sicuramente la buona fede dell'autore.

 

       Fa bene a chiarire che il suo è un personale dissenso, ma consenta al Siffi e a noi di pensarla diversamente. Secondo noi il termine "abolizione" non è corretto, perché la Chiesa non può abolire il Limbo: per abolirlo occorre che esso esista, e se esiste è là perché Dio lo ha creato, e ciò che ha creato Dio non può essere abolito dal Papa: per farlo, il Papa dovrebbe essere superiore a Dio... Quindi l'espressione usata dai media è frutto di superficialità e di faciloneria, se vogliamo escludere una crassa ignoranza in materia religiosa. Ma si sa, oggi discutono di religione sempre più persone impreparate e assolutamente digiuni della materia (se non addirittura ostili e scioccamente prevenute).
       Nei due comunicati non si parla di Ratzinger, ma del "Papa" e di offese alla Religione Cattolica, ed anche se Ratzinger ha tutti i mezzi per difendersi da solo, noi pensiamo che sia anche nostro dovere difendere il "Papa" e la la nostra santa Religione, ed oltre a ciò difendere chi sia ingiustamente accusato o preso in giro, chiunque egli sia, pensiamo che sia doveroso giusto e lodevole, non siamo come certi politicanti che dicono male degli avversari, solo perché appartengono ad un partito diverso dal loro.
      L'argomentazione addotta dal Siffi non la vediamo come una sviolinata a Benedetto XVI, ma, riconoscendo sicuramente la buona fede dell'autore, appunto, la consideriamo un atto dovuto da ogni buon cattolico nei confronti della Religione e del "Papa".

      Se per il mancato merito lei allude al tanto promesso Motu Proprio sulla Messa Tridentina, noi crediamo che prima o poi verrà concesso, quanto meno al solo scopo di togliere fedeli alla Fraternità San Pio X: liberalizzata la Messa, infatti, i fedeli si rivolgeranno ai loro preti diocesani e non avranno più motivo di andare a cercare i Sacerdoti di Mons. Lefebvre. Vista così la cosa, il Motu proprio potrebbe connotarsi più di cattiveria e meno di bontà...

      Se è vero che la Commis-sione teologica internazionale ha un ruolo consultivo, è altrettanto vero che essa è un organismo della Congregazione per la dottrina della fede che ha pubblicato un documento approvato da Benedetto XVI. Sarebbe difficile, da ingenui pensare o lasciare intendere che la Commissione si sia espressa il contrasto con Benedetto XVI! Non va, invece, minimizzata in questo modo la gravità e la portata del documento, per le conseguenze che potrebbe avere, Ratzinger compiacente, volenti o nolenti.
       Vorrei avvalorare questa proposizione dicendo che questa storia del Limbo è da sempre un "pallino" di Ratzinger. Infatti, in linea con l'espressione della Commissione, nel 1984, nel libro "Rapporto sulla Fede" scritto con Vittorio Messori, il Card. Ratzinger affermava che "il limbo non è mai stato una verità definita di fede. Personalmente lascerei cadere quella che è sempre stata soltanto un'ipotesi teologica".

 

       Il fatto ci ha offerto l'occasione per chiarire che in questo caso si tratta di Tradizione della Chiesa! E la Tradizione equivale a dogma, è verità di fede. La Tradizione afferma chiaramente l'esistenza del Limbo (vedasi Si sì no no del 15-03-2006, a firma di Hirpinus). La Commissione teologica potrà esprimere pareri pastorali (sul come porgere tale verità ai fedeli) o di altro genere, ma non mai esistenziali: la verità non è soggetta a Commissione di sorta!

       Stentiamo a credere che Benedetto XVI abbia approvato la lamentata risultanza della citata Commissione (ovvero l'abolizione del Limbo), se lo ha fatto, è andato contro la Tradizione e siccome il Magistero non può andare contro la tradizione, se lo ha fatto, Benedetto XVI non ha agito da Papa ma da semplice dottore (esprimendo quindi una sua personalissima opinione) e il suo Magistero da Ordinario è scaduto in quello Autentico che, come ognun sa, è fallibilissimo.
       Quindi la gravità e la portata del documento va ridimensionata: è un'erronea "opinione" che va contro la Tradizione!

       I "pallini" di Ratzinger a noi non interessano. Ci dispiace per lui, infatti noi continuiamo a credere quel che Santa Romana Chiesa da sempre ci insegna, non le novità dei palloni (altro che pallini) gonfiati.
L'esistenza del limbo la si ricava dal Vangelo e dalla Tradizione apostolica, e non da una polemica antipelagiana, né tanto meno ha origine nel 1300, come falsamente qualcuno vorrebbe sostenere. A tal fine rimandiamo all'altro articolo pubblicato in questo nostro sito: Limbo: ipotesi teologica o verità di Fede?

      Se si considera quella del limbo una ipotesi teologica, esso può essere abrogato eccome! Può esserci una definizione della materia, che metta a tacere l'opinione teologica. Il documento della Commissione teologica è il primo passo verso una definizione "magisteriale" da parte di Benedetto XVI che sancirà che tutti i bambini morti senza battesimo vanno direttamente in Paradiso per l'infinita Misericordia di Dio che desidera la salvezza di tutte le Sue creature.
Ahimè, in linea con il Ratzinger-pensiero di sempre.

 

       Ribadiamo che il limbo non è un'ipotesi teologica, bensì una conclusione teologia ovvero una verità di fede, che nessun Papa può abrogare o cancellare.

 

       Non crediamo che Dio permetterà un tale inganno: se atto magisteriale c'è o ci sarà, si tratta o si tratterà di Magistero Autentico, e giammai di Magistero Ordinario, e men che mai di quello Straordinario!

       Che Ratzinger la pensasse male, lo si sapeva, ma noi speriamo che Benedetto XVI la pensi diversamente e, convertito, custodisca e tramandi integro il Depositum Fidei.

Che sia docile all'illuminazione dello Spirito Santo e all'assistenza di Maria Santissima!

       Matteo Castagna

 

Cordialmente, in Gesù, Maria e Giuseppe,
la Redazione

 

 

Riferimenti:
Limbo: ipotesi teologica o verità di Fede?
La «nuova teologia» contro il Limbo
Tentativo di conciliazione
Caos postconciliare

[Indice delle lettere]   [Home]