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Benedetto XVI. Il pontificato di uno pseudo restauratore
Breve antologia

di   Little Jo

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature
e quanto scritto nello spazio giallo sono della Redazione

        Nel corso della Messa per le esequie di Giovanni Paolo II, undici giorni prima di essere eletto papa, il cardinale Ratzinger ha dato la Comunione in mano al fratello Roger Shultz, di Taizé, ben sapendo che si trattava di un protestante. In diversi articoli in cui si è parlato dell’avvenimento si è fatto notare che non era la prima volta che il cardinale Ratzinger praticava l’intercomunione con dei non cattolici. (1)

(1) Per ora "Povero Cristo in mano di Beppe...", ma domani "Povero Beppe in mano di Cristo!"

       (1) J. Vennari , “Pope Benedict XVI and Eucharistic Sacrilege”, in Catholic Family News, settembre 2005. Disponibile su internet: http://www.cfnews.org/RatzRoger.htm . L’autore dimostra anche che, contrariamente alle false notizie diffuse in precedenza, fratello Roger non s’era convertito al Cattolicesimo, ma è morto protestante. La cosa è stata confermata all’autore in occasione di due diverse conversazioni telefoniche con la comunità di Taizé, una prima ed una dopo la morte di fratello Roger.

Catholic Family News

        Nel corso della stessa Messa, il cardinale Ratzinger ha parlato di Giovanni Paolo II come “affacciato alla finestra della casa del Padre”, intendendo con questo che Giovanni Paolo II si trovasse già in Paradiso, saltando d’un balzo il Purgatorio e presentando di fatto una sorta di canonizzazione istantanea. (2)

(2) Evidentemente Ratzinger gode d'informazioni televisive speciali...

        (2) Omelia del cardinal Ratzinger durante la Messa esequiale per Giovanni Paolo II, Zenit, 8 aprile 2005

        Nella sua prima omelia papale, Benedetto XVI ha dichiarato: “Anch’io, pertanto, nell’accingermi al servizio che è proprio del Successore di Pietro, voglio affermare con forza la decisa volontà di proseguire nell’impegno di attuazione del Concilio Vaticano II”, e ha promesso di proseguire il dialogo ecumenico di cui il papa Giovanni Paolo II s’era fatto campione. (3)

(3) Quindi, niente restauratore! Non conservatore!

        (3) Messaggio di Papa Benedetto XVI nella sua prima Messa con i Cardinali elettori, Zenit, 20 aprile 2005

       Nel maggio del 2005, Papa Benedetto ha nominato l’arcivescovo liberale William Levada, Prefetto della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede. Ora, non solo Levada è conosciuto per aver coperto dei preti omosessuali nelle diverse diocesi che ha occupato negli Stati Uniti, ma è uno dei prelati più ecumenici di questo paese. Fu il primo vescovo americano a visitare una sinagoga, dopo la prima visita in sinagoga fatta da Giovanni Paolo II nel 1986. Egli ha anche sostenuto, nella sua cattedrale, delle manifestazioni incentrate sullo “ spirito di Assisi ”, alle quali hanno partecipato Giudei, Musulmani, Buddisti, Indù e rappresentanti di altre sette. (4)  Egli è anche l’arcivescovo che ha spiegato a padre Eugene Heidt che la Transustanziazione è “ una parola lunga e difficile ” e “ noi non impieghiamo più questo termine” (5). Con tutto ciò Levada è l’uomo accuratamente scelto da Papa Benedetto come presunto “cane da guardia della dottrina” della Chiesa nel mondo. Levada fu anche autorizzato a nominare il suo successore a San Francisco? Il vescovo George Niederauer, un personaggio che proprio recentemente ha fatto l’elogio del film omosessuale Brokeback Mountain.

(1) Se la Fede dovrà essere difesa da un tale campione, si salvi chi può...

(5) Alla prova dei fatti... appare appropriata la definizione di “cane da guardia della dottrina”

       (4)Ecumenical Archbishop Levada to Head Sacred Congregation for the Doctrine of the Faith”, J. Vennari, Catholic Family News, June, 2005. Disponibile su internet: http://www.cfnews.org/ LevadaCDF.htm. Si veda anche “New San FranciscoArchbishopThinksGayPropagandaFilmBrokebackMountain is ‘Very Powerful’ ”, Lifesite, February 13, 2005. Disponibile su internet: http://www.lifesite.net/Idn/2006/feb/06021306.html
       (5) Si veda “Priest Where is Thy Mass? Mass Where is Thy Priest?” (Kansas City, Angelus, 2004), p. 64

      Il 13 maggio 2005, Papa Benedetto ha accelerato la beatificazione del papa Giovanni Paolo II eliminando il tempo di attesa per l’inizio della causa, prudentemente fissato in cinque anni. Questo può solo servire a "canonizzare" la disastrosa politica pan-religiosa di Giovanni Paolo II:  in tal modo la rivoluzione si appresta a canonizzare uno dei suoi.

 

       Il 9 Giugno 2005 Benedetto XVI alla Delegazione del Comitato Ebraico Internazionale per le Consultazioni Interreligiose, afferma: “Il nostro incontro ha luogo in questo anno in cui ricorre il quarantesimo anniversario della Dichiarazione Nostra Aetate del Concilio Vaticano II, il cui insegnamento è stato, da allora, la base dei rapporti tra la Chiesa ed il popolo ebraico. Il Concilio ha affermato la convinzione della Chiesa che, nel mistero dell’elezione divina, gli albori della sua fede si trovano già in Abramo, in Mosè e nei profeti. Basandosi su questo patrimonio spirituale e sull’ insegnamento del Vangelo, ha rivolto un appello ad una maggiore comprensione reciproca e alla stima tra cristiani ed ebrei ed ha deplorato ogni manifestazione di odio, persecuzione o antisemitismo.
Sono convinto del fatto che il 'patrimonio spirituale' custodito dalla Chiesa e dal popolo ebraico sia in se stesso fonte di saggezza e di ispirazione capace di guidarci verso ‘un futuro di speranza’, secondo il piano divino (cf. Geremia 29:11). (6)
       E' importatnte e significativo che Ratzinger sottolinei come i rapporti tra Chiesa e popolo ebraico siano mutati a partire dal Vaticano II.
       Il Papa, sembra poi ignorare il fatto che il Vangelo è il completamento naturale dell'Antico Testamento, il quale, senza il Nuovo, non ha ragione di esitere. Dunque il "patrimonio spirituale" costituito dall'Antico Testamento, ha ragione d'essere solo se completato dal Nuovo Testamento, cioè dal Vangelo rifiutato dal popolo ebreo.

(6) Evidentemente Ratzinger possiede un vangelo diverso dal nostro: su quale insegnamento si basa? potrebbe citarcene il passo?
Il popolo ebraico ha custodito il "patrimonio spirituale" di quel Gesù che ha crocifisso e che ancora oggi non riconosce come Messia?
"Secondo il piano divino", ma di quale Dio stiamo parlando?
" Voi avete per padre il diavolo, e volete soddisfare i desiderii del padre vostro"!
(Gv 8, 44)

       Il 17 agosto, nel corso dell’udienza generale, Papa Benedetto ha praticamente canonizzato il protestante fratello Roger, di Taizé, da poco assassinato, definendolo un "fedele servitore" del Signore che si trova adesso "nella mani della Bontà Eterna". (7)

(7) E la Giustizia Infinita di Dio che fine ha fatto? Allora non è vero il dogma che "fuori della Chiesa non c'è salvezza"?!!

        (7) Parole di cordoglio del Papa per l’assassinio di Frère Roger Schutz, Zenit, 17 agosto 2005

        Il 19 agosto Papa Benedetto si è recato in visita in una sinagoga di Colonia per intrattenere delle relazioni interreligiose, non per esortare i Giudei a convertirsi a Gesù Cristo. E questo mentre nella stessa Colonia convergevano un milione di giovani da tutto il mondo per la Giornata Mondiale della Gioventù (come valutare un tale scandalo prodotto ad un tale livello?).

 

        Lo stesso giorno, nel corso di una riunione ecumenica, Papa Benedetto ha parlato dell’ecumenismo come di una buona cosa, il cui scopo non è il "ritorno" dei non cattolici all’unica vera Chiesa di Cristo, smentendo così l’infallibile dogma cattolico "fuori dalla Chiesa non v’è salvezza". (8)

 

        (8) Papa Benedetto ha detto: “D’altra parte questa unità non significa quello che si potrebbe chiamare ecumenismo del ritorno: rinnegare cioè e rifiutare la propria storia di fede. Assolutamente no!” Incontro ecumenico nell’Arcivescovado di Colonia, il 19 agosto 2005. Disponibile su internet, nel sito del Vaticano: http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2005/august/documents/hf_ben-xvi_spe_20050819_ecumenical-meeting_it.html

        Nell’ottobre del 2005, Papa Benedetto ha elogiato il padre Hans Urs von Balthasar, nel corso di una conferenza tenuta in onore di questo teologo liberale. (9)  Ora, von Balthasar, in contraddizione con il chiaro insegnamento delle Scritture, insegnava che un cattolico può "sperare" che tutti gli uomini siano salvati. Di modo che il Papa ha lodato senza riserve l’uomo che di fatto fu uno dei più celebri teorici della salvezza universale.

 

        (9)Messaggio di Sua Santità Benedetto XVI ai partecipanti al Convegno internazionale in occasione della celebrazione del centenario della nascita del teologo Hans Urs von Balthasar, 6 ottobre 2005.
Disponibile su internet, sul sito del Vaticano: http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/messages/pont-messages/2005/documents/hf_ben-xvi_mes_20051006_von-balthasar_it.html

        Sotto Benedetto XVI si sta incominciando a " ri-studiare " la dottrina cattolica del Limbo, che verrà verosimilmente accantonata perché considerata un insegnamento sorpassato. Questa iniziativa, presa da una commissione di teologi dipendenti dalla Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, gode del pieno appoggio di Papa Benedetto. La cosa non ha niente di sorprendente: lo stesso cardinale Ratzinger aveva già dichiarato di non credere nel Limbo e di ritenere che tale dottrina dovesse essere "lasciata cadere". La notizia della creazione di una commissione papale sul Limbo ha scosso perfino i più conservatori tra i preti conciliari. (10)

 

        (10) Si veda per esempio “Can Limbo Be Abolished?”, Father Brian Harrison, The Remnant, 31 Dicembre 2005. Su internet: http://www.remnantnewspaper.com/Archives/archive-2005-1215-limbo.htm

       Il 29 novembre 2005, Papa Benedetto ha pubblicato un penoso documento sulla formazione nei Seminari, in cui si dice, per la prima volta nella storia della Chiesa, che coloro che si dànno ad una attività omosessuale devono essere “profondamente rispettati”; questo documento autorizza un omosessuale a diventare prete, posto che abbia rispettato il celibato per almeno tre anni. La cosa ha indotto un certo numero di cattolici conciliari a considerare Benedetto XVI un papa ancora più liberale di Giovanni XXIII, il quale, in un documento del 1961 vietava il sacerdozio agli omosessuali in forza delle loro "tendenze malvagie".

 

       Il 16 Gennaio 2006 (11)  il Papa ha inviato una lettera a Riccardo Di Segni, Rabbino Capo di Roma. I passaggi più scandalosi sono i seguenti:
       "[...] Il popolo di Israele è stato liberato varie volte dalle mani dei nemici [...] Sempre la predilezione del Dio dell’Alleanza lo ha accompagnato, dandogli forza per superare le prove. Di questa amorevole attenzione divina può rendere testimonianza anche la vostra comunità ebraica, presente nella città di Roma da oltre duemila anni.
       In Cristo noi partecipiamo della vostra stessa eredità dei Padri, per servire l’Onnipotente «sotto uno stesso giogo» (Sof 3,9), innestati sull’unico tronco santo (cfr Is 6,13; Rm 11,16) del Popolo di Dio. Ciò rende noi cristiani consapevoli che, insieme con voi, abbiamo la responsabilità di cooperare al bene di tutti i popoli, nella giustizia e nella pace, nella verità e nella libertà, nella santità e nell’amore.
[...] L’Eterno vegli su di Lei e sull’intera comunità ebraica di Roma! [...] Shalom!"
      Quindi, secondo il Papa, Israele è ancora il popolo eletto (se l'alleanza non è stata revocata....noi cristiani cosa siamo?). Sorprendente quando prega l'Eterno di vegliare sul popolo di Israele. Mi chiedo quale Dio prega, se il Dio Vero, Uno e Trino, o il FALSO DIO talmudico!
      Da notare la chiusa della lettera "Shalom", non c'è che dire, proprio la firma di un Papa tradizionalista!

(11) Quindi Dio, nonostante gli avessero ucciso il suo unico Figlio e nonostante il CASTIGO profetizzato dal Figlio, ha continuato a prediligere gli ebrei, accompagnandosi a loro e dando loro la forza per superare le prove? Ma allora perché Gesù ha fondato la sua chiesa? non bastava quella degli ebrei? Perché istituire dei "fratelli minori"? Non bastavano i "maggiori"?

       Il 19 gennaio 2006 (12)  Benedetto XVI ha ricevuto una delegazione ecumenica della Finlandia guidata dal "Vescovo" luterano di Espoo, Mikko Heikka, e dal Vescovo cattolico di Helsinki, Józef Wróbel.
       In quell'occasione il Papa ha affermato: “Queste visite sono un’occasione [...] per approfondire l'«ecumenismo spirituale» che incoraggia i cristiani divisi ad apprezzare quanto già li unisce
      Inoltre, in quell'occasione, il Papa ha ricordato con piacere i risultati della Dichiarazione Comune sulla Giustificazione”, firmata il 31 ottobre 1999 ad Augsburg (Augusta, Germania). Questa dichiarazione permette di superare una delle ragioni teologiche che hanno dato origine allo scisma promosso da Martin Lutero.

 

       16 Marzo 2006 (13) - Il Papa chiede "il rispetto per Dio, per le religioni e i loro simboli, per i luoghi sacri e per i luoghi di culto" e chiede "un dialogo sincero" fra le religioni per "la pace nel mondo".
       L'appello è stato fatto alla Delegazione dell'American Jewish Committee.
      In quell'occasione Benedetto XVI ha pure affermato che "l'ebraismo, il cristianesimo e l'Islam credono in un solo Dio. [...] Le tre religioni monoteistiche sono chiamate a collaborare reciprocamente per il bene comune dell'umanità, contribuendo alla causa della giustizia e della pace nel mondo. [...]".
      Gravissimo esempio di sincretismo religioso! Benedetto XVI, ancora una volta, si è rivelato più liberale di Giovanni XXIII!

(13) Come si vede, pare che il vero dio ora si chiami "umanità": vivere e operare per l'Umanità! Pare che BXVI abbia dimenticato che non c'è giustizia senza verità e che la pace, quella vera, non è quella del mondo, ma quella di Gesù Cristo, quella che solo N.S.G.C. ci può dare.

        (13) Fonte: Apcom

        Il 28 Maggio del 2006, durante la visita al campo di concentramento di Auschwitz, Benedetto XVI intona il Kaddish (14)  la preghiera ebraica, che chiede a Dio (quale Dio?), pace e prosperità sul Popolo di Israele. In tal modo egli giustifica il sionismo, snaturando (se non annullando), la Redenzione di Nostro Signore Gesù Cristo.

 

        (14) http://www.korazym.org/

       Sempre il 28 Maggio del 2006 Benedetto XVI nel suo discorso al campo di concentramento ha affermato: «Dove era Dio in quei giorni? Perché Egli ha taciuto?[...]
       I potentati del Terzo Reich volevano schiacciare il popolo ebraico nella sua totalità; eliminarlo dall'elenco dei popoli della terra. Allora le parole del Salmo: "Siamo messi a morte, stimati come pecore da macello" si verificarono in modo terribile. In fondo, quei criminali violenti, con l'annientamento di questo popolo, intendevano uccidere quel Dio che chiamò Abramo, che parlando sul Sinai stabilì i criteri orientativi dell'umanità che restano validi in eterno. Se questo popolo, semplicemente con la sua esistenza, costituisce una testimonianza di quel Dio che ha parlato all'uomo e lo prende in carico, allora quel Dio doveva finalmente essere morto e il dominio appartenere soltanto all’uomo – a loro stessi che si ritenevano i forti che avevano saputo impadronirsi del mondo (15)
      
"Perché Egli ha taciuto?”: è vergognoso che una frase del genere sia uscita proprio dalla bocca di un Papa!
      
E' altresì curioso dover constatare come Ratzinger, in modo improprio e arbitrario, applichi agli attuali ebrei le parole del Salmo 43 ("Siamo messi a morte, stimati come pecore da macello"). Nel suddetto Salmo, infatti, vengono elencate una serie di persecuzioni subite anticamente dagli ebrei, quando era ancora vigente l'Alleanza tra questo popolo e Dio (ed infatti, al versetto 18, il Salmo recita: "Tutto questo ci è accaduto e non ti avevamo dimenticato, non avevamo tradito la tua alleanza). Ma attualmente, tale Alleanza è stata rotta, tradita dallo stesso popolo ebreo, e Dio lo ha rigettato proprio per la sua infedeltà, stringendo una Nuova Alleanza con il “piccolo resto” di Israele fedele a Cristo, e con tutte le Genti pronte ad accogliere il Vangelo, e maledicendo il popolo ebreo, ingrato, per il quale ha profetato numerosi castighi.
      
Infine, se il popolo ebreo "costituisce una testimonianza di quel Dio che ha parlato all'uomo", gli apostoli cosa costituiscono?...
      
E non sa forse papa Ratzinger che il Dio degli ebrei non è il medesimo dei cristiani, i quali adorano l'unico vero Dio nella Trinità delle Persone, Trinità rigettata e rifiutata dal popolo ebreo?

 

        Il 14 Giugno 2006, durante l'udienza generale il Papa afferma che "Roma e Costantinopoli sono Chiese veramente sorelle", (16)  pertanto contraddice in maniera palese gli insegnamenti di Santa Romana Chiesa che ha sempre insegnato che UNA è la Chiesa, perché UNO è il Suo Fondatore!

 

        (16) AsiaNews del 14-06-2006

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